E’ una sera come tante , la cantina sta diventando opprimente,
oggi due omicidi , e 200 bottiglie di whisky hanno attraversato il confine ,
certo finché dura sono tanti soldi , entrano ed escono e rientrano quasi sempre nelle tasche delle ragazze,
Jack sta russando sul divano , il televisore propone il solito gioco a quiz, non è la serata giusta.
Perchè Jack fumi nella cantina,
il puzzo e il rischio di incendio mi innervosiscono , lo squillo del telefono mi riporta alla realtà,
“cazzo” penso altro lavoro a quest’ora no , devo rispondere , vado nell’altra stanza, cerco , continua a squillare , sposto la cassa del rum,
eccolo , rispondo , “Ciao John “ una voce dall’altra parte mi è familiare , “ Frank maledetto bastardo sei tu, pensavo fossi ancora all fresco“ ,
“ no John mi hanno appena rilasciato per buona condotta , ho fatto fuori la moglie del direttore” ,
Frank sa sempre come uscire con classe da qualsivoglia situazione, “ Ho preso un battello e sono al porto , ed è un anno che non vedo donne, ti aspetto al molo”
Cerco di svegliere Jack tra il puzzo di whisky e sigarette , è ubriaco , prendo la fedele colt, chiudo la cantina e sono sulla Troyota,
penso alla povera ragazza che capiterà sotto le grinfie di Frank , arrivo al molo , una leggera foschia , ma sotto un lampione lo vedo ,
con il suo immancabile cappello e il sigaro spento.
“ Ciao John ti vedo bene “ “ lo credo Frank hai messo gli occhiali finalmente” sale “ hai qualcosa per me ? “ so cosa voleva, la sua immancabile Magnum,
“ no Frank sei appena uscito ed i federali sono peggio che le piattole , andiamo che questa città riserva delle sorprese “,
Partiamo facciamo il solito giro , la Troyota non ha bisogno di indicazioni , sa dove andare , prende la via Cantore e li dove si fermano i tram ,
la Troyota si imbizzarrisce , non riesco a tenerla, scalpita , e si ferma davanti a lei , io rimango basito , a Frank casca il sigaro dalla bocca ,
alta magra , due seni enormi , mi ricorda la Vecchia cara Naida, ci guardiamo ed entrambi sappiamo come finirà , lei già traballa al mio sorriso ,
si vede che le tremano le gambe , a me pure ma sono un duro , non se ne accorge , Le chiedo il nome , Raluca dice , ossia raggio di luce ed anche nome di principessa della terra dell’impalatore,
sto per sfoderare il mio immancabile mazzo di rose per farla cadere ai miei piedi , ma Frank salta giù dalla Troyota le dice qualcosa all’orecchio e la porta via ,
bastardo ,la voglia di prendere la colt e finirlo li nella via del generale era forte , ma è un collega e mi ha salvato il culo più di una volta .
Passa il tempo ed eccolo tornare ha la faccia paonazza ed un sorriso da ebete , capisco che si è divertito , sale sulla Troyota ,
mi guarda ride e mi fa vedere il sigaro frantumato fra le mani , rido , “ racconta” chiedo, “ Ok John , scendo e le dico quante rose per una sonatina a pelle , e anche un pochino di movimento , 50 rose mi dice e quindi andiamo , devo dire che mezza nuda è uno spettacolo , vedere questi suoi seni enormi davanti alla mia faccia mi fa impazzire , mi appoggia al muro mi cala i pantaloni , si inginocchia ed incomincia un lavoro magistrale , non resisto faccio fatica , stringo il sigaro che avevo in tasca , lo distruggo , la fermo, devo farlo , la faccio alzare , le palpo i suoi incredibili seni , mi piace, è davvero bella, brava , non mi nega quasi nulla , mi faccio coprire cerco il suo frutto ,riesco a entrare in lei ma poco tempo , sto per esplodere , le chiedo se può inginocchiarsi ancora lei sorride toglie la camicia e riprende guardandomi negli occhi , qualche secondo e li concludo , John mi tremano ancora le gambe “ “ Frank fottiti ti volevo sparare” ride e fa bene , seguo la fanciulla con lo sguardo mentre attraversa la strada , è davvero bella , sarai mia la prossima volta penso.
Guardo Frank e non lo biasimo , del resto un anno in gattabuia fa venire i brividi , penso se mai capiterà a me .
Prende il suo secondo sigaro dalla giacca , lo accende , butta fuori il fumo mi guarda , “ ti devo un favore John “ “ lo so Frank “.
La mia Troyota riparte per la cantina , “ ho ancora il colpo in canna” penso , ma è un piacere guardare Frank che fissa i lampioni con un mezzo sorriso ,
mentre sfrecciamo per le strade di questa dolce ma dura città.
“Ospedali, gattabuie e meretrici: queste son le uniche e vere università della vita.
Ho preso ben tre lauree merito d’esser chiamato dottore.”
THAT'S ALL FOLKS !!!
THAT'S ALL FOLKS !!!