mergladiatore:
Scusate ma vi faccio la domanda più stupida del mondo.
Ma come faccio io ingenuo, normale e comune cittadino a sapere in quale comune vige il divieto senza opportuna segnaletica/cartellonistica? Cioè se poniamo che avvicinare una pay non sia illegale secondo il nostro ordinamento (che dovremmo conoscere a menadito), come facciamo a sapere che ciò lo sia invece nell'ambito di un singolo comune?
Credo che questa sia la motivazione migliore alla base di qualsivoglia ricorso
Anche questo, oltre naturalmente i principi generali dell'Ordinamento, nei quali si deve limitare il relativo divieto!
Difatti, la Cassazione con la Sentenza n. 19995 del 2004 ha stabilito che questi divieti antiprostituzione su strada devono essere segnalati agli utenti delle vie, in rispetto dei dettami dell'articolo 5 comma terzo del Codice della Strada con anche un cartello non tipicizzato. Però, in questa pronuncia non è stata appurata l'esistenza in merito degli articoli 38 comma 8 e 45 comma 1 della suddetta branchia normativa, i quali rispettivamente vientano di aggiungere ai cartelli stradali od ai relativi sostengni qualsiasi cosa che non sia prevista dal Regolamento dello Stesso Codice e nessuna indicazione dettata da Decreti Ministeriali. Il tutto allo scopo di mantenere un'uniformità della segnaletica su tutto il territorio nazionale. Alcuni Comuni hanno utilizzato un singolo cartello, indicante solo a lettere minuscole il divieto OTR, che è stato messo su sostegni indipendenti dalla segnaletica stradale. In questo caso si ha avuto la violazione dell'articolo 45 comma 1 del Codice della Strada, ma anche il principio generale dell'Ordinamento di comunicazione in merito, visto che il connesso divieto prefigura un'interdizione di sosta/fermata per i veicoli ed anche i pedoni sulle vie e quindi in tal caso sarebbe obbligatorio il corrispondente logo tipico previsto dal Regolamento dello stesso codice, al quale però inesorabilmente non si può indicare nulla che non sia previsto dalla suddetta norma regolamentare nazionale, come la scritta: "Per contrattare prestazioni sessuali a pagamento". In altre parole, in nessun modo sarebbe lecito porre il divieto antiprostituzione su strada, soprattutto per le leggi locali permanenti, come le Ordinanze Sindacali e Prefettizie del Codice della Strada ed i Regolamenti di Polizia Locale, a causa proprio di questa vacanza normativa di regolazione.
Franco