Nel 2009, abitavo a Caselle, e quasi tutti i giorni andavo a fare delle commissioni a Torino. Percorrendo Strada aeroporto dopo Borgaro, poco prima del ponte dello Stura, c'era un campo nomadi, che adesso, non abitando più in Piemonte dal 2011 non sò se ci sia ancora. Ogni volta vedevo alla fermata del bus che si trovava nelle immediate vicinanze, alcune zingarelle che aspettavano il mezzo per recarsi ai semafori di Torino a chiedere l' elemosina o a vendere fazzolettini di carta. Un giorno di quell' estate rientrando intorno alle 18.00, al semaforo dell' incrocio di via Stampini e via Veronese, mi si avvicina una di queste zingarelle , bella ragazza sui 20 anni , mi chiede se volevo dei fazzolettini, al mio diniego, mi chiede se le dò un passaggio dicendomi che mi aveva già visto parecchie volte passare per quella strada. Titubante la faccio salire e ci avviamo verso Borgaro. Durante il tragitto si sventola la gonna dicendo che faceva un gran caldo, mostrando un paio di gambe da sballo. Glielo faccio notare, mi ringrazia. Mi dice che purtroppo lei si sente già vecchia, che ha due figli, che il marito in carcere a Roma e che vive in quel campo perchè adesso sta con i suoi genitori. Le rispondo che non è assolutamente vecchia e che io un peccato con lei lo avrei fatto volentieri. Mi chiede quanto le offrivo per fare il peccato... Sparo 30 Euro e mi dice che va bene , ma non quella sera. Scambio di numeri di telefono e devo aspettare che mi chiami lei. Mi va bene perchè non devo rendere conto di niente a nessuno. Due giorni dopo, ricevo un messaggio che mi dice che è disponibile per quel pomeriggio alle 15, e mi chiede di passare a prenderla al semaforo dove l' avevo fatta salire la volta del passaggio. Abitando da solo, la porto a casa mia a Caselle, anche perchè di Sabato pomeriggio in piena estate non avrei saputo dove andare ad imboscarmi. Devo dire che se non fosse per la cicatrice sovra-pubica che indicava un parto cesareo, aveva un fisico stupendo. Dopo i lavori, parlando , vengo a sapere che in quel campo non era l' unica che ogni tanto univa l' utile al dilettevole, e che in Lungo Stura Lazio, c' erano delle sue amiche che lo facevano come lavoro esclusivo. Importante che al campo nessuno sapesse niente altrimenti sarebbero state ripudiate. Da quel giorno con Zara (Che nella loro lingua significa zucchero) ci siamo frequentati diverse volte.