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@giulia@
Pay girl (11 post)
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Azz...deve essere bella storia ma ho finito le ferie....
Il sesso e' come il cibo: se mangi sempre lo stesso menù...prima o poi cambi ristorante.
Dindi
KING (2355 post)
K+ 674 | K- 511
TRIPOLI 3 - LA TIGRE DEL TIGRAI
La spia che avevo al campo , un berbero che mi era stato imposto dal regime del colonnello Gheddafi,per monitorare le attivita’ mie e della mia azienda ,mi aveva preannunciato la visita del capitano Mohamed Hassan , il tirapiedi del comandante dei Signal Corps, colonnello Zikri .
Sapevo gia’ di cosa mi voleva parlare…..mi  era stato chiesto gia’ diverse volte di vendere alcuni macchinari a persone di fiducia del colonnello,naturalmente a prezzi calmierati……fin dall’inizio avevo detto che non era nelle mie possibilita’ accogliere tale richiesta, in quanto il consiglio d’amministrazione della Holding aveva gia’ approvato un prezziario minimo(che avevo proposto io ,naturamente,ma i libici non lo sapevano)e quindi ero obbligato ad effettuare la vendita al miglior offerente sul mercato. La mia risposta non era stata molto gradita,poi erano arrivate delle larvate minacce…..tipo “..attenzione al Disco Nero ,ti obbligheranno a consegnare tutto a loro se ci tieni alla pelle…” etc…etc…
In realta’ il Disco Nero era la copertura sotto cui agivano i Signal Corps nelle operazioni sporche….così nel pomeriggio avevo detto a Bashir , un Sick che mi faceva da guardia del corpo , di mettersi nelle stanze posteriori della mia villa e di ascoltare quello che avrebbe detto il capitano Hassan…..se fosse stato scoperto,lui stava facendo le pulizie…..di Bashir mi fidavo , perche’ era forte come un toro e , come tutti i Sick ,portava sempre con se’ un coltellaccio che sapeva usare con  furia sanguinaria….
Come prevedevo ,Hassan ,dopo qualche convenevolo , entro’ subito in tema chiedendomi se avessi ricevuto l’autorizzazione ad affidargli la vendita dei macchinari…..al mio diniego , rispose che ai servizi era arrivataa la voce che qualcuno stava per fare delle pressioni su di me per costringermi a consegnare tutto e gratis…….non si era nemmeno preso la briga di parlare “in codice “o di guardarsi intorno , tanta era la sicurezza di essere il piu’ forte……sapeva che nessuno in Libia poteva opporsi ai Signal Corps ,che erano la longa manus di Gheddafi……..
Arrivo’ anche al punto di dirmi “…..se ripassi dalla Valletta la prossima volta che torni in talia , stai attento quando esci dall’hotel , perche’ c’e’ in giro della brutta gente a Malta….e’ meglio che mi avvisi,magari sono li anch’io,così andiamo a divertirci da qualche parte…..”(sapevo che i Servizi libici avevano una “base “ a Malta, e Hassan ne era il coordinatore).
Aveva voluto farmi sapere che era al corrente dell’itinerario che avevo seguito l’ultima volta che ero rientrato a Tripoli dall’Italia,in aereo da Roma a Malta,e l’indomani avevo continuato il viaggio dal porto della Valletta con il traghetto per Tripoli(in quel periodo c’era l’embargo aereo per la Libia).
Ci lasciammo con una certa freddezza .
Un paio di giorni dopo la segretaria dell’ambasciata somala fece sapere che Marino mi aspettava a casa sua l’indomani . Mi apre il cancello la domestica libica , che mi accompagna nel soggiorno , dove mi attendono Marino ed Aberrasha….. Stavolta indossava uno scialle bianco sopra i jeans…alta , imponente,occhioni neri e capelli corvini lunghissimi raccolti a treccia , mi ricordava Zeudi Araya….mi sentivo la gola secca….cercavo di deglutire e non riuscivo……Marino ci offre il chai , poi dice che deve uscire,mi chiede di accompagnare Aberrasha……lei mi guarda con un sorriso misterioso……accetta il passaggio . Nel congedarmi , il somalo mi prende in disparte,e mi dice “ …io ho rispettato il mio impegno,,,,,,adesso devi fare la tua parte……entro settimana prossima devi sistemare Mohamed…..lo contatti tramite Aberrasha……” poi , mettendomi una mano sulle spalle mentre mi fissa negli occhi, continua “ …stai attento a Mohamed……ricordati sempre che io ti ho avvisato…….”.
Propongo alla mia ospite di venire a cena al mio campo…..rifiuta…dice che deve avvisare la sua amica,che l’aspetta a casa……allora la invito a fare uno spuntino al ristorante terrazza dell’hotel Mehari,li vicino,…..poi l’accompagno a casa……accetta…
Al Mehari siamo i primi …..non c’e’ ancora nessuno al ristorante ……scegliamo un tavolino adiacente la finestra panoramica……..ai nostri piedi tutta Tripoli illuminata dalle prime luci della sera….le  chiedo come e’ arrivata in Libia , e perche’…..inizia a parlare con la sua voce profonda , sensuale ,guardandomi con quegli occhioni scuri e lucidi……E’ originaria di Macalle’ ,nel Tigrai ,ma ha sempre vissuto ad Adua con la famiglia ……suo nonno era un guerriero tigrino ed aveva sconfitto gli Italiani nella famosa battaglia, mi annuncia con aria fiera….ma ad Adua non si puo’ piu’ vivere….Menghistu ha instaurato un regime di terrore…..i suoi sgherri possono prendersi quello che vogliono impunemente…..non c’e’ possibilita’ di lavoro……così si era trasferita ad  Addis Abeba ,e quando suo cugino  aveva dovuto scappare per un’epurazione nei ranghi dell’esercito , le aveva chiesto di accompagnarla con se’…..via dall’Etiopia,in qualche posto in Europa , o in America……a Tripoli viveva in una casa della periferia insieme ad un’amica etiope,che aveva attraversato il Sudan insieme a loro ,ed aspettava di ottenere un visto per arrivare in Grecia,o in Italia….mi  chiede di me…le dico qualcosa,resto un po’ sul vago…..lei mi guarda sorridendo,poi allunga una mano sul tavolo e l’appoggia sulla mia….mi interrompe “..mi puoi aiutare a venire in Italia con te ?…a me interessa solo quello…..poi me la cavo io….” ….mi sento a disagio,forse mi legge nel pensiero ? Comunque le sue condizioni mi paiono accettabili……incrocio le mie dita con le sue e le rispondo “ per il tuo visto ci penso io….quando e’ pronto ti porto a Roma….d’accordo ?” ( per me non e‘ certo un problema procurarmi un visto per l‘Italia…sia il console che l‘ambasciatore con la moglie sono stati miei ospiti a pranzo un paio di volte)Aberrasha mi guarda fissa con uno sguardo profondo , serio ,e mi dice “ Si..”
Non ho bisogno di dirle altro,e nemmeno ho bisogno che lei mi dica altro……io ho capito chi e’ lei e cosa vuole, e lei ha capito me…….e cosa voglio….
Arrivano le portate…..mentre iniziamo a mangiare qualcosa , vedo con la coda dell’occhio che si avvicina un gruppetto di persone…una donna con due bambine insieme a due uomini…..uno e’ alto e biondo…….il cuore mi da’ un sobbalzo,ma resto calmo e non lo do a vedere…..la donna mi saluta,al che anche l’uomo mi nota e mi fa un cenno di saluto,un po’ imbarazzato…..e’ il residente della Ericcson Lme con famiglia… erano stati miei ospiti al campo non piu’ di 2 settimane prima…….quando si dice la sfiga !
Si siedono 2 tavoli piu’ in la’…….la privacy e’ finita…..Aberrasha mi guarda con un sorriso vagamente ironico……e’ un po’ troppo intuitiva , la ragazza…sta incominciando a spiazzarmi…..
Così chiedo il conto e ce ne andiamo,seguiti dagli sguardi indagatori e dai commenti sottovoce degli ericssoniti…….In auto , prima di partire,chiedo ancora ad Aberrasha di fermarsi da me al campo , per la notte…….” Va bene , ma prima portami da Marian….devo avvisarla”…….il cuore mi batte all’impazzata…….mi sento onnipotente……passero’ la notte con la donna dei miei sogni………
La casa delle etiopi e’ in un sobborgo periferico della citta’,sulla strada per Zwara……conosco Marian, mi guarda sospettosa….parlotta con Aberrasha……ma lei rimane tranquilla,le parla brevemente in amarico e si congeda…..” Andiamo“,mi dice .
Al campo sveglio il guardiano con 2 colpi dii clacsson…….esce dalla gatitta,mi scruta con la torcia e apre la sbarra……mi dirigo alla parte residenziale riservata agli Italiani e parcheggio davanti alla mia villa….ci sediamo sui divani del Living , le offro una tazza di caffe’ che trovo ancora bollente nel Cooleman…..mi dice che quello che fanno nel Tigrai e’ molto meglio…..e che forse un giorno lo preparera’ per me…..per entrare in tema le chiedo se era fidanzata in Etiopia….mi guarda con quei suoi occhioni spendenti come stelle sotto le ciglia nere e lunghissime ,con le folte sopracciglia nerissime che accentuano l’espressivita’ del suo volto…..il suo sguardo mi sembra vagamente ironico mentre mi risponde “ Si , ho avuto altri uomini….”….mi sento un po’ pirla ,ho indirizzato il discorso in una direzione potenzialmente pericolosa….metto un po’ di musica , una cassetta di  Lenny Kravitz  , che scopro essere uno dei preferiti della mia ospite…..
Mi siedo piu’ vicino ….le chiedo usi e costumi del Tigrai…..intanto che mi racconta  appoggio un braccio sullo schienale del divano e le accarezzo la guancia con 2 dita…..lascia fare continuando a raccontarmi……..ha la pelle calda e liscia…..i capelli profumano di femmina…..fisso le sue labbra turgide che,parlando,si muovono con un movimento ipnotico…..non sento piu’ le sue parole….le accosto il viso alle labbra e la interrompo baciandola….e’ doolce e arrendevole,mi lascia l’iniziativa,assecondandomi in tutto cio’ che desidero…..mentre le assaporo la lingua(il frutto degli dei….e come loro e’ eterno,come il mare,che ti lambisce con l’onda per poi ritrarsi,pronto a riavvolgerti nuovamente….)la mia mano si insinua nella scollatura dello shamma ,avida di carpire il favoloso seno che ho intuito sotto i suoi abiti…….la mia mano accarezza la meravigliosa morbidezza delle sue tette tiepide,dall’aromatico sentore di donna……i suoi occhi da dea si socchiudono mentre  lei mi dona tutta la profondita’ della sua bocca,l’umidita’ della sua lingua……….col pollice sondo la protuberanza del capezzolo,gia’ erto e corrugato…..lo stringo tra indice e medio con dolce violenza , mentre le afferro e stringo con l’lintera mano tutta la sua tetta………non riesco a toccarne la base , tanto  e’ imponente….non riesco nemmeno ad estrarla dallo shamma,così scendo freneticamente ai jeans,che apro velocemente per insinuarvi golosamente la mia mano vorace……mi faccio strada in una serica foresta , finche’ le mie dita vengono inghiottite da una calda e scivolosa umidita’ ,ostacolate solo da un erto e morbido(ma imperioso)spuntone,mentre Aberrasha si inarca contro la mia mano ed emette rochi e profondi  gemiti dalla gola …per quanto puo’,perche’ la mia lingua non le da’ tregua tendendo a penetrarle sempre piu’ profondamente le sue intime precordia…..il ritmo del mio massaggio digitale aumenta sempre di piu’,e la mia compagna inizia a sobbalzare dandomi prepotenti colpi di pube,accompagnati da sospiri sempre piu’ profondi e frequenti ,finche’ quasii involontariamente,le mie dita vengono assorbite in una profonda e scivolosa cavita’,dove vengono come imprigionate in una morsa possente,e dove istintivamente cerco di penetrare sempre piu’ profondamente,fino ad arrivare alla sua erta cervice ,aperta allo spasimo ad accogliere l’intera prima falange del mio medio……..
Mi bacia freneticamente,mentre i suoi umori scorrono veloci…….accompagnati dalle contrazioni della sua vagina intorno alle mie dita…….giacciamo l’uno sull’altra,mentre ci respiriamo addosso,i  battiti dei nostri cuori che decelerano lentamente……..ma io non sono soddisfatto,al contrario mi sento in preda ad un furore irrazionale(forse inconsciamente la voglio punire perche’ ha goduto prima di me ?)….la prendo per un braccio e la faccio alzare dal divano …..mi guarda con la bocca socchiusa,come spaventata….le abbasso i jeans e glieli sfilo…..mi si rivela in pieno la muscolatura slanciata ed affusolata delle gambe,dalle caviglie sottili alle cosce dai lunghi muscoli in rilievo…..il colore ambra-antica della sua pelle mi affascina…… esercita su di me uno strano effetto ipnotico….in ginocchio sulla moquette,davanti a lei,le lecco le gambe cm per cm daalle ginocchia fino alle cosce…e’ in piedi davanti a me a gambe leggermente divaricate,entrambe le mani posate sulla mia testa che accarezza voluttuosamente……quando le lecco l’interno delle cosce i miei sensi vengono inebriati dall’afrore femmineo del suo sesso ……..non posso piu’ resistere,le strappo le mutande e le sfilo lo shamma…..e’ davanti a me ansante , col petto rigoglioso che si solleva ritmicamente ad ogni suo respiro…..i suoi capezzoloni erti ,dalle larghe e scurissime areole,puntano orgogliosamente verso l’alto ……la sua vita sottilissima sovrasta il dolce,profondo e misterioso ombelico ed i fianchi prepotenti …..il nero triangolo isoscele del pube , in rilievo tra le cosce ambrate,mi presenta la sua impudica offerta….. Le metto le mani sulle spalle,fissandola intensamente negli occhi, e la costringo a sdraiarsi sulla moquette appoggiandovi le spalle ……mi posiziono tra le sue cosce,che divarico a fondo,le apro il sesso con ambo i pollici mettendo allo scoperto il prepotente clito gia’ completamente bagnato,ed inizio a leccarglielo alla base e “sul filo del rasoio “…..riaccendo velocemente in lei i fremiti del piacere,che si trasformano in orgasmo quando persisto pervicacemente e ripetutamente ad aspirarne la punta ……mi serra la testa fra le cosce……me la sbatte su e giu’ al ritmo del suo piacere…….inizia a vibrare come un compressore Atlas/Copco,non sento piu’ nessun altro suono,sono in sua completa balia…..emergp dal suo sesso come il tuffatore riemerge dai flutti dopo essersi lanciato dal trampolino di 10 metri……ma sento la necessita’ inderogabile di reimmergermi in ben altre profondita’…….mentre ancora geme tra le ultime contrazioni del suo orgasmo ,  la penetro brutalmente…..non ne posso piu’…..la chiavo ferocemente mentre lei ricomincia a godere…..l’attrito e’ un lontano ricordo….il presente e’ la lubrificazione forzata…..
Svuotarmi completamente dentro di lei e’ come una catarsi , e’ il raggiungimeento dell’estasi , il nirvana…..giacciamo nella moquette,mano nella mano,forse ore…..mi risveglia dalla mia apparente catalessi la sua mano che mi accarezza il viso,mentre mi sussurra “..ti sono piaciuta ? “….sento di amarla ….
Come e’ continuata la nostra relazione e se Aberrasha e’ venuta con me in Italia ve lo diro’ nella prossima puntata….
Beati coloro che sanno ridere di se stessi perché non finiranno mai di divertirsi. ( Tommaso Moro )
Dindi
KING (2355 post)
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TRIPOLI 1

Ero da poco arrivato a Tripoli , e gia’ il posto mi era venuto in odio…..dal punto di vista lavorativo nulla da eccepire , posizione prestigiosa ,accomodation ottima , trattamento economico piu’ che soddisfacente,contatti ai massimi livelli nei ministeri ,nelle banche , alla nostra ambasciata,alla polizia………ma niente tempo libero,e, soprattutto,se mai fossi riuscito ad averne,le prospettive che mi aveva preparato il mio predecessore nel periodo di affiancamento erano il torneo di bridge a squadre,la nuotata nella piscina privata dell’ambasciatore la domenica mattina ,la gita in elicottero alla piattaforma di estrazione dell’Agip al largo di Bengasi ,le partite a tennis con vari personaggi presso il campo del nostro compound,la visione del telegiornale italiano tramite un’antenna satellitare standard C che avevamo installato nelle baracche morteo adibite a recreation…..tutte cose che mi lasciavano abbastanza indifferente .
Così quando il medico palestinese al quale mi ero rivolto nel vicino ospedale per  convenzionare il personale del nostro campo mi aveva presentato Wilma , la sua impeccabile infermiera filippina , l’avevo invitata a venirmi a trovare , per verificare se la nostra infermeria era adeguata .
Wilma non era la tipica filippina ,ma era di carnagione leggermente ambrata , altezza decisamente superiore alla media , viso da santarellina con gli occhi a mandorla ,e, nonostante l’abbigliamento superpudico , lasciava intuire un corpicino molto sexy .
La prima volta che ero andato a prenderla all’ospedale,le avevo fatto visitare il campo con tutte le sue strutture,poi l’avevo invitata a pranzo nella mia villa,dove servivano le portate preparate dal nostro cuoco italiano 2 camerieri filippini ;nel pomeriggio ,nonostante i miei tentativi di incastrarla sul divano , aveva assolutamente voluto fare l’inventario delle attrezzature mediche e farmaci presenti nelle baracche adibite ad ambulatorio/infermeria ,  ed alla fine le avevo proposto un contratto di collaborazione part-time che prevedeva la sua presenza al campo un paio di volte a settimana .La mia posizione di Mudir La’ non aveva mancato di impressionarla , infatti quella sera aveva accettato il mio invito ad essere ospite nella mia abitazione,con la promessa di riportarla in ospedale prima delle 5 della mattina successiva ,perche’ aveva il turno alle 6 .
Dopo cena ,sul divano,mentre ascoltavamo un po’ di musica,si era lasciata dare qualche bacetto a fior di labbra,ma insisteva per ritirarsi nella camera degli ospiti…….così avevo dovuto raccontargli la storia degli scorpioni…….questi graziosi animaletti infatti infestano la maggior parte del territorio libico …….Così , dopo 10 minuti che l’avevo sistemata nella sua camera,la vedo presentarsi in punta di piedi,abbracciata al suo cuscino, con la testa chinata in segno di contrizione ,sulla porta di camera mia….mi faccio da parte per farle posto nel letto,ed appena  si siede l’afferro delicatamente per le spalle ,la corico e inizio a leccarmela tutta……lei finge di opporre resistenza,ma poi risponde in pieno alle mie sollecitazioni,fino a contrarre i muscoli del ventre e ad inarcarsi quando le allargo le cosce ed inizio a slinguacciarle il sesso…….il clito scurissimo e carnoso si erge come un vessillo sul monticello del suo pube,e mi inonda di succhi afrodisiaci  dopo qualche minuto che lo succhio,mentre il mio medio ,infilato a fondo in vagina,le sollecita le delicate e piu’ intime labbra che danno adito al suo utero…..
E’ molto stretta , ed ho ritegno a forzare con due dita il suo sesso , finche’ il flusso dei suoi umori diventa così intenso ,che riesco agevolmente ad infilarle dentro prima le dita  e poi quasi tutta la mano ,agevolato da Wilma che asseconda i miei tentativi avvolgendomi la mano con spinte ritmiche del suo sesso ,accompagnati da gemiti rochi e sensuali…….
Ma il pezzo forte delle filippine , notoriamente , e’ il sederino ………..la giro a pancino in giu’ ,mettendole sotto due cuscini , le allargo le gambe e mi posizione tra di esse , allargandole i glutei con le mani e leccandole appassionatamente( e capziosamente) lo sfintere……quando inizia a muovere i fianchi , prelevo un po’ di vaselina dal tubetto che conservo all’uopo nel cassetto del comodino ,ed inizio la digitalizzazione,delicatamente ma fermamente….lei mi asseconda , inarcandosi ed impalando il suo meraviglioso culetto sulle mie dita che la penetrano in profondita’……….non potendo piu’ resistere al suo appeal , le infiilo nell’ano il mio fedele collaboratore , teso fino a scoppiare,e leggermente incurvato sulla sx…….tendenzialmente avrei resistito in quella invidiabile posizione a tempo indeterminato,se non fosse stato per le contrazioni e le spinte del Wilmabottom , che mi obbligarono a venire in pochi minuti……. 
Con Wilma avevo instaurato una relazione semistabile , che  prevedeva  2 pernottamenti settimanali da me , in corrispondenza delle sue presenze diurne presso l’ambulatorio del mio campo……il venerdi , giorno festivo in tutti i paesi di religione musulmana , l’andavo a prelevare io direttamente all’ospedale,dov’erano gli alloggi delle infermiere (o mandavo a prelevarla il mio segretario filippino),e passavamo la giornata facendo escursioni (a Sabratha ,dove c’erano  le rovine romane , o presso la spiaggia di Tajura , o visitando la citta’ vecchia presso laa piazza Verde ).
Avevo incominciato a diradare gli incontri con Wilma solo quando ebbi l’occasione di conoscere Aberrasha , una tigrina nativa di Macalle’……..ma questo sara’ l’oggetto del prossimo racconto .


TRIPOLI 2 ( ABERRASHA) IL PRIMO INCONTRO

Il Board of Directors  della Holding mi aveva autorizzato a programmare la ripresa dei lavori nell’arco dei successivi 6 mesi , in vista della cessazione dell’embargo alla Libia da parte degli USA ,come ci aveva comunicato l’ unita’ di crisi della Farnesina .
Così avevo incominciato a muovermi per reperire manovalanza per i lavori civili , che avrebbero dovuto essere eseguiti su tutto il territorio della Jamahirya ,dai confini del Sudan a quelli del Ciad ,da Kufra a Bengasi e da Tripoli a Sheba .
All’ambasciata somala avevo incontrato il vecchio ambasciatore Osman Dirye Suleiman ,uno dei nove fondatori della repubblica democratica somala insieme a Siad Barre ….il suo ufficio era in pratica il centro di smistamento dei profughi provenienti dalla Somalia,attraverso i territori dell’Ogaden ,del Ciad ,dove erano accompagnati dai guerriglieri fino a un campo di raccolta nel deserto a Est di Sheba , con la connivenza delle guardie di frontiera libiche ,che oltre a prelevarre il baghcich  usufruivano a loro piacimento dei servizi che potevano loro rendere i ragazzini e le ragazzine somale presenti nelle carovane . 
Il vecchio Osmane mi aveva rivelato che si era rifugiato a Tripoli , ospite di Gheddafi , anche l’ammiraglio Said Abdallah , ex capo di stato maggiore della Marina somala……
Il mio amico “Marino “ , che mi ospitava presso la sua villa di Brava quando vi facevo tappa viaggiando da Mogadiscio a Kisimayo , aveva dovuto fuggire dalla Somalia pochi mesi prima , quando i ribelli si erano impadroniti del potere scacciando il vecchio presidente “ AF WENO “….ed ora viveva in un alloggio che gli aveva messo a disposizione Gheddafi alla periferia di Tripoli , sbarcando il lunario vendendo i passaporti ai profughi somali……
Durante la cena che avevo offerto ad Osman ed a Said  nella mia villa al campo, avevamo raggiunto un accordo su come utilizzare i somali di passaggio in Libia per i lavori del mio progetto,in attesa di preparare i documenti di cui necessitavano per proseguire il loro viaggio…..
Per celebrare e perfezionare l’accordo,Marino mi aveva invitato ad una festa a casa sua…….ovviamente il vecchio Osmane(80 anni suonati&hellipnon era presente all’incontro…
Lì avevamo passato una piacevole serata cenando con chorba preparata dalla domestica libica ,  capretto da latte allo spiedo farcito con riso ,preparato da due ragazze somale, e cous cous con zighinì cucinato da una ragazza etiope,che era stata accompagnata a casa di Marino da un ex sgherro del dittatore etiope Menghistu , che era stato costretto all’espatrio quando il despota era stato deposto…
Le due somale erano state gentili e provocanti durante tutta la serata…..mi preparavano piccoli bocconcini selezionati che poi mi introducevano delicatamente in bocca….ed io,in base alle regole della buona creanza , non potevo esimermi dal fare altrettanto con loro…..dopo aver bevuto il chai ,mentre Fardusa e Barlin sparecchiavano ,avevo tentato di scambiare qualche parola con Aberrasha….ovviamente non capiva una parola di italiano , e parlava un pessimo inglese…..oltre a cio’,l’antipaticissimo sgherro che l’accompagnava(quando gli avevo chiesto il nome,mi aveva risposto che potevo tranquillamente chiamarlo Mohamed&hellipinterveniva a rispondere per lei quando le rivolgevo la parola…
Ma a me ,Aberrasha, mi aveva lasciato senza fiato dal primo momento che l’avevo vista…..naso sottile,labbra carnose , capelli corvini sciolti sulle spalle , occhioni scuri scintillanti , sguardo da assassina …….la classica bellezza etiope…..si muoveva con ll’eleganza e la sensualita’ di una tigre….la pelle del colore dell’ambra scura….il seno rigoglioso , le caviglie sottilissime che conntrastavano con la pienezza dei fianchi,sostenuti da due cosce slanciate……a ogni parola che proferiva con la sua voce profonda e sensuale ,io ricevevo un richiamo sessuale inequivocabile,che mi turbava profondamente…..
Con Mohamed si era creato una sorta di istintivo antagonismo,che mi spingeva ad ignorarlo quando prendeva la parola,ed a cercare di coinvolgere sempre piu’ direttamente la sua compagna…..finche’ Marino , immagino per evitare spiacevoli sviluppi della situazione , l’aveva chiamato in disparte,parlandogli sottovoce,e dopo poco l’etiope si era congedato portandosi via Aberrasha, ostentando un atteggiamento di possesso che non mi era piaciuto per niente……
Il mio ospite mi chiese di fermarmi da lui per  la notte…..tentai di sganciarmi con una scusa…..
Non avevo altro per la mente che la ragazza etiope…..” Ascolta “ mi dice Marino guardandomi negli occhi “…per quanto riguarda Aberrasha ci penso io….dammi qualche giorno e te la faccio trovare qui…ma stasera dobbiamo festeggiare……tu hai vissuto 3 anni in Somalia e sai quali sono le nostre usanze…….adesso andiamo dalle ragazze….”
Fardusa e Barlin ci stavano aspettando nella “stanza del sudore “ rosicchiando chad , sedute sui materassi posizionati intorno alle pareti……si erano gia’ messe in “ divisa “ (avevano solo un panno intorno alla vita……si sa che mangiando chad si suda….); la vista delle tette delle 2 somale,che parevano animate da vita autonoma mentre loro si muovevano,modificando la loro morfologia in base ai movimenti delle due donne , mi affascinava……notavo il curioso ed eccitante contrasto tra quelle di Barlin,piccole e sode come quelle di un’adolescente,con una larga e gonfia areola scura intorno ai capezzoli conformati come il filtro di una sigaretta king size , e quelle di Fardusa , gonfie come 2 bocce con 2 capezzoloni carnosi e rugosi , sproporzionate in confronto alla magrezza del busto,che lasciava intravedere il rilievo delle costole……nera di carnagione e con i capelli cortissimi e ricci Barlin , albina e con i capelli rossicci Fardusa…anch‘io e Marino ci mettiamo la “futa” e ci inginocchiamo accanto alle ragazze ,che ci hanno gia’ preparato le tovagliette con i mazzetti di chat fresco ,e ce ne porgono una porzione,mentre si strusciano , come casualmente , contro le nostre membra……..Barlin si inginocchia alle mie spalle , mi appoggiaa il seno contro la schiena , e mi imbocca con la destra , mentre con la sx mi fa un masssaggio ipnotico dalle tempie al petto……quando inserisce le sue dita sottili sotto il vello del mio petto ,mi sussurra all’orecchio che quello e’ il giardino delle donne…..quello che il testo sacro promette alle donne pie quando andranno in paradiso…….poi simette a leccarmi le orecchie , e ….in paradiso mi ci sento io…….Fardusa nel frattempo ha preparato le cartine con il brown mischiato al tabacco , le accende e le fa girare…..un tiro Marino….uno io…..un tiro Barlin,che poi passa a Fardusa…si incomincia a cazzeggiare……ridiamo tutti come scemi….nella stanza intanto aleggia una nuvola di fumo,creata dai bastoncini d’incenso , dall’ ashisha ad acqua che Marino ogni tanto fa gorgogliare , e dal brown………tutto assume una colorazione rossiccia , Barlin mi fa sdraiare sulla schiena e poi mi viene sopra a cavalcioni,come una gattina……mi porge le sue labbra carnose,del colore delle more mature…..mi fa saettare in bocca il rosa della sua linguetta…..gliela succhio appassionatamente,mentre le massaggio il suo culetto tostissimo…….sento le punte delle sue tettine che mi pungono il petto,mentre i riccioli ispidi e nerissimi del suo sesso mi fanno l’effetto di una spugna abrasiva sul mio glande,ormai spasmodicamente eretto…….un gemito proveniente dal vicino materasso mi fa girare lo sguardo…..e’ Fardusa ,con la schiena inarcata e le ginocchia sulle spalle(come un cammello&hellipche va in orgasmo mentre Marino la penetra…….vengo invaso da una frenesia strana,mi sento furente…..afferro Barlin per le spalle e la ribalto,prendendo posto tra le sue cosce che divarico a forza e  con la lingua le sondo la profondita’ del sesso,degustandone gli umori gia’ abbondantemente sgorgati…..non ho tempo per la digitalizzazione : e’ gia’ piu’ che pronta,anche se l’infibulazione faraonica non le ha lasciato altro che uno stretto buchetto,che mi affretto ad infilare col mio fido collaboratore,con la punta che spara a sinistra , come una scimitarra……..
Emette teneri lamenti da gattina mentre la penetro,e come una gattina in calore dimena le gambe a guisa di pedalata…..i suoi movimenti mi disturbano,così le afferro saldamente le sottili caviglie con le mani e,inginocchiato davanti al suo meraviglioso pube ,meno degli affondi spettacolosi con la frequenza di un trapano a percussione……….la scurissima membrana interna della sua vagina forma un manicotto che circonda il mio pene durante la fase di estrazione ,quasi a volerlo trattenere,impedendogli di svuotarla…….
Mentre la  scopo furiosamente,mi guarda negli occhi ….tiene le braccia all’indietro,appoggiate al pavimento con le mani aperte a palmo in su…….con voce dolce e lamentosa,che interrompe solo quando deve deglutire , mi prega “….Abboe mahan , sil was….”(dolce fratello,scopa questa figa&hellip
E’ la classica goccia che fa traboccare il vaso……..mi svuoto completamente dentro di lei,senza rendermi conto dei colpi furenti che le sto dando col mio corpo…..ha il corpicino delicato e tenero di un’adolescente,anche se il suo desiderio e’ quello di una donna……
Fardusa e’ andata alla toilette…..Barlin la raggiunge…….io e Marino beviamo chai e mangiamo dolcetti al pistacchio ,serviti dalla domestica libica………Marino mi strizza l’occhio e mi fa “..adesso mi ringrazi ?? “ …..intanto rientrano le ragazze e si sdraiano in mezzo a noi….riprendiamo a mangiare chat,finche’ mi sembra che mi sia venuta l’orchite……le palle grosse e  gonfie come un pompelmo,e un piccolo scolo trasparente dall’uretere….Barlin mi tasta con le mani,come se cercasse l’uovo…..ma i galletti non fanno l’uovo…..allora si china con la faccia tra le mie gambe,mi circonda ad anello la “wallera “con ambo le mani e incomincia a leccarmi doviziosamente…mi rovescio all’indietro e finisco con la testa presso quella di Fardusa,che mi guarda con occhi languidi,e con una mano giocherella tra i riccioli del mio torace……lancio uno sguardo per scrupolo a Marino,che mi fa cenno di procedere col pollice alzato e contemporaneamente mette una mano sullo stretto culino di Barlin,strizzandomi l’occhio…..gli mostro il pollice a mia volta,poi afferro per i capelli Fardusa e me l’attiro sulla mia bocca……le assaggio delicatamente le labbra,poi le caccio senza tanti riguardi mezzo metro di lingua in gola ,finche’ tira indietro le mani spalancate respirando a fondo col naso …la stavo soffocando…..la tiro sopra di me ,ed inizio a succhiarle i capezzoloni turgidi e rugosi,che reagiscono alle mie aspirazioni crescendo di volume…………con la coda dell’occhio vedo Marino che , posizionatosi strategicamente dietro il culo di Barlin,la sta digitalizzando di brutto,tanto che lei deve interrompere il cunnilinto che mi sta elargendo per voltarsi in segno di larvata protesta verso di lui , cercando di afferrargli il polso con una mano per fermarlo…..emette un lamento sofferente guardandolo con occhi supplichevoli….dice:…brucia !!…..realizzo che Marino le ha digitalizzato il culo con la pasta di BessBess ,il peperoncino verde piccante …..e’ un’usanza somala , un po’ barbara : fa dilatare anormalmente l’ano,ma le povere ragazze devono andare in giro a gambe larghe per 3 giorni…..incurante delle proteste di Barlin , Marino incomincia ad analizzarla brutalmente……ma io vengo richiamato all’ordine da Fardusa,che nel frattempo si e’ sostituita a Barlin nel sollecitare il mio inguine…..pero’ non e’ piu’ tempo da pompini ,sono troppo eccitato così afferro la mia nuova compagna  di giochi per le spalle e la ribalto con la schiena  sul pavimento,mi insinuo tra le sue gambe e la penetro brutalmente ,avendola trovata gia’ abbondantemente lubrificata…… .mi viene bene applicare la regola del  “ mille “ che con le somale non fallisce mai……dato che al secondo round io sono un po’ lungo a venire…..(si tratta di un’antica massima Abigail,che dice come vanno trattate sessualmente le donne di quella etnia per essere apprezzati come maschi…..dice in pratica che una scopata deve comprendere almeno 1000 colpi,completi di andata e ritorno…….io in genere me la cavo in 3 quarti d’ora,mediamente) .
Si tratta di una necessita’ per queste donne , che ovviamente non possono raggiungere l’orgasmo clitorideo…..
La serata si conclude in gloria…..mi congedo da Barlin e Fardusa,mentre Marino mi accompagna al cancello…..gli ricordo l’impegno che si e’ preso……mi assicura che entro la settimana mi fara’ trovare Aberrasha a casa sua……pero’….c’e’ un pero’…..devo trovare un lavoro per  Mohamed,qualsiasi cosa,anche una guardiania……
Al momento non mi rendo conto del rischio al quale andro’ incontro…..probabilmente ho sottovalutato Mohamed…..non mi sembra un grosso problema sistemarlo come guardiano al mio campo…sono sotto forza minima….potro’ riaprire la garitta del passo carraio del parco containers…….
Ma un ex-agente delle forze speciali di Menghistu non poteva che crearmi problemi……..come intendo raccontarvi nella prossima puntata….



Beati coloro che sanno ridere di se stessi perché non finiranno mai di divertirsi. ( Tommaso Moro )
GUSWENO
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SOGNO O REALTA’  ?
Ero da poco arrivato in un paese africano,dove avrei dovuto risiedere per lavoro alcuni anni……mi ero stabilito in albergo , ed un amico mi aveva invitato quella sera ad una festa a casa sua.
Per un piccolo inconveniente(mi avevano consegnato troppo tardi l’auto che avevo noleggiato,un Suzuki 4WD )arrivo alla villa del mio ospite quando tutti gli altri convitati erano gia’ entrati :5 o 6 coppie miste,7 o 8 singles(tra maschi e femmine).
Quando mi viene presentata Feisa,la compagna del mio amico,rimango senza fiato….una bellezza allo stato puro,una languida gazzella nera con il fisico di Naomi Campbell,ma con i lineamenti del viso piu’ fini….Cerco di mascherare come posso l’effetto che mi ha fatto,ma lei lo nota…..lo capisco dall’occhiata significativa che mi lancia,che finisce con un sorriso enigmatico mentre abbassa lo sguardo…
Si mangia , si beve(forse troppo&hellippoi ci si raduna in giardino a parlare di lavoro
,mentre le donne aiutano la “padrona di casa” a rassettare…
A tarda sera alcune delle coppie si congedano,alcuni dei singles,che hanno fatto amicizia tra di loro,si ritirano nelle stanze per gli ospiti(e’ un’usanza locale,per dimostrare al padrone di casa che l’ospitalita’ e’ stata gradita&helliped io mi attardo con Tonino per pianificare le nostre attivita’(io saro’ il suo contractor e lui sara’ il mio consultant).Si fa tardi ,e dopo 2 o 3 cocktail  io non reggo piu’ e mi congedo : Tonino si rifiuta  categoricamente di lasciarmi guidare in queste condizioni (effettivamente sono un po’ brillo).Mi obbliga a fermarmi da lui per la notte , dicendo che non vuole venire a recuperarmi domattina in saldiga pagando il bagshish alla boliska ; mi sistema in una delle stanze per gli ospiti,dove mi addormento di schianto.
Vengo svegliato da una luce che mi abbaglia(una torcia , una candela ?)…..sento qualcosa di umido all’inguine,mentre qualcosa di morbido mi sollecita ritmicamente “ ‘a wallera”(io non vedo nulla,tranne il chiarore abbacinante di ‘sta luce&hellipfaccio per parlare…non riesco,o non mi sento….all’improvviso la fonte di luce viene sostituita da un viso ,con i lineamenti stravolti e grondante sudore….l’apparizione mi mormora,con voce ansimante “ Ma tu….sei sempre così ?”. Adesso distinguo chiaramente i lineamenti fini e sensuali di Feisa ,che continua a cavalcarmi ansimante,con il viso che si abbassa sempre dii piu’ verso il mio…..percepisco l’umido scivolare del suo sesso attorno al mio,che si erge all’infinito fino(mi sembra)ad essere risucchiato completamente dentro di lei….
Mi risveglio il giorno dopo….e’ pomeriggio inoltrato….la boiessa mi dice che Tonino mi aspetta in ufficio….nonostante il furioso mal di testa,mi rivesto rapidamente,passo dal patio dove trovo Feisa che mi congeda educatamente ma (mi pare)un po’ freddamente……sono un po’ cconfuso…combattuto tra dirle qualcosa e far finta di niente(Tonino e’ il mio consultant,inoltre la boiessa e’ presente&hellipma la freddezza di Feisa comunque mi trattiene.
Nei giorni che seguono mi occupo del mio progetto,lavoro a stretto contatto con Tonino,tutto procede per il meglio finche’ il mio amico parte per le ferie…stara’ in Italia 1 mese ,mentre Feisa rimane qui,ovviamente…
Una sera non resisto, il ricordo di quella notte mi ossessiona……il viso di Feisa sul mio era così reale,ed anche il suo sesso che aspirava il mio lo era…..d’altronde la sua freddezza mi aveva sconcertato….mi aveva sfiorato l’idea che si fosse trattato di un sogno…
Così entro al Blue Marlin , dove mi dicono lei e’ di casa quando il mio amico si assenta….la individuo subito,lei mi saluta distrattamente….si intrattiene con altri amici…entra ed esce dal locale….non mi calcola neppure di striscio…..poi sale in pista quando e’ sola,incomincia a dimenarsi in quella sua tutina aderente….sembra a  tratti una gazzella ferita….a tratti una pantera che si muove rapida e sinuosa….non riesco a staccare gli occhi da lei,e mi pare che anche lei continui a fissarmi……
Così quando scende dalla pista  e si accosta al bancone del bar prendo il coraggio a due mani e l’abbordo….””..balli bene….ci sediamo da qualche parte mentre riposi….se vuoi ti accompagno a casa …dopo…”.
Lei quasi mi ignora,poi mi guarda fissa negli occhi,seria, e mi dice”Quando non c’e’ Tonino non mi faccio accompagnare a casa  da nessuno….prendo il taxi”……Avvampo dalla vergogna,mille pensieri mi agitano(si e’ offesa…adesso lo dice al mio amico e crea casino…che cazzone sono stato….tentarci con la donna del mio consulente…bisogna proprio essere pirla….).
Forse lei mi legge nel pensiero, perche’ mi prende una mano tra le sue,lo sguardo le si addolcisce,mi guarda sorridendo e “ …..tanto tu mi conosci gia’…..”si volta con una risatina sbarazzina e si allontana con lunghe falcate che la fanno ondulare come una indossatric sulla passerella..si gira un attimo e mi soffia un bacio sulle dita….. 
GUSWENO
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Dindi
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LA METROPOLITANA NEL VENTRE
Da: capezzoli d' acciaio di Dindi-risposta #1


Hai detto delle cose che collimano notevolmente con esperienze e sensazioni che ho avuto in passato:
un'amica ivorense ,pur avendo le tette quasi completamente svuotate(per il resto un fisico fantastico) aveva dei capezzoloni rugosi grossi come un dito,e quando glieli succhiavo,mi incitava a farlo sempre piu' violentemente(quasi me li mangiavo)finche' veniva in un lunghissimo e interminabile fremito del ventre,con un rumore e una vibrazione che sembrava la MM
Ciao
GUSWENO
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Dindi
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NUOVO GRAFFITO- PARTE SECONDA

…Era da alcune settimane che Akumo non voleva pranzare al Blue Marlin ,per questo mi era sembrata strana la sua insistenza nel volerci andare proprio quel giorno…Comunque ci dirigiamo verso il Lido col mio Suzuchino 4wd,parcheggiamo davanti alle pagode del ristorante ed entriamo nella terrazza sul mare…era presto,e, come di solito a quell’ora,era occupato solo il tavolo di Yulka e Dahabo…Andiamo a sederci al tavolo piu’ vicino alla veranda,e passando noto una certa tensione nello sguardo tra le due ragazze&hellipahabo si immobilizza un attimo con la forchetta sollevata,mentre Akumo le dice sorridendo”Poi noi dobbiamo parlare,tu lo sai….”.Io e Yulka ci salutiamo un po’ freddamente.
Piu’ tardi,dopo aver ordinato,Akumo si alza,guarda verso Dahabo per attirare la sua attenzione,(mi dice che scende un attimo in spiaggia con lei per parlare)e si dirige verso la scala che collega la veranda alla spiaggia….Vedo Dahabo alzarsi,mormorare qualcosa a Yulka(che pare contrariato,rovescia gli occhi, fa per alzarsi..poi desiste sbuffando..)per poi raggiungere la sua amica/nemica e scendere insieme a lei sulla spiaggia.
Ho un brutto presentimento……..confermato dalle esclamazioni che sento provenire dalla spiaggia: “Shermuta !!……Abbaus !!….” mi affaccio alla balaustra e vedo lo spettacolo piu’ morbosamente affascinante che un maschio possa immaginare:le due ragazze si sono raccolte le lunghe capigliature nere con una sorta di nodo,hanno annodato i dirah attorno alla vita,lasciando scoperte le natiche rampanti(africane),i sessi depilati(non portano mai le mutande….)e le mammelle ballonzolanti,meno quelle di Akumo (non per niente e’ famosa come Nas Mahane),e molto di piu’ quelle di Dahabo,dalla femminilita’ piu’ piena e matura(gli amici dicevano che grondava sesso da tutte le parti&hellipmentre la femminilita’ di Akumo,decisamente particolare,ti entrava nel sangue come una droga e ti rendeva dipendente per sempre….
Si scagliano l’una contro l’altra con le mani dalle lunghe dita affilate protese in avanti a graffiare,a strappare i capelli,nel tentativo di segnarsi la pelle,per lasciare il loro marchio alla rivale……..Yulka nel frattempo si precipita verso la scaletta,per intervenire tra le due ragazze,ma io lo intercetto afferrandolo per un braccio(so quanto e’ manesco,e ne sa qualcosa anche Dahabo,che me l’ha riferito…per questo non intendo lasciarlo avvicinare ad Akumo&hellip.
Inferocito,Yulka mi sferra un pugno,che evito istintivamente abbassandomi(era un pugile semiprofessionista),ed altrettanto istintivamente gli afferro il  DX con il mio SX e,serrandogli il collo con il mio braccio DX,lo proietto sul tavolo vicino con una mossa istintiva di Judo(devo sempre ringraziare il mio mitico maestro cintura nera IGIO,che mi ha portato fino alle soglie degli esami di KATA&rsquo.
Il tavolo si rovescia,Yulka cade a terra rovesciando i tavoli vicini,io lo seguo a terra facendogli un’immobilizzazione,per evitare di perdere il vantaggio(se si rialza e riesce a mettere a segno un pugno mi manda knock-out).Incredulo per essere stato immobilizzato,cerca invano di rialzarsi,urlando e dimenandosi….attirati dal frastuono,arrivano gli inservienti ed i camerieri,che ci afferrano per separarci….di fatto,immobilizzano me e lasciano il mio avversario,che accecato dall’ira mi sferra calci e schiaffoni,finche’ altri amici ci separano definitivamente…nel frattempo,richiamate dalle urla e dal frastuono dei tavoli rovesciati e delle stoviglie frantumate,risalgono le ragazze ,scarmigliate,insabbiate e grondanti sudore ……Akumo mi vede insanguinato,con gli abiti strappati,e,pur essendo anche lei conciata male(ma pensavo peggio)mi prende per un braccio e “ Andiamo via “ mi dice piangendo…Anche 2 o 3 camerieri che conosco mi dicono di andare via in fretta intanto che loro trattengono Yulka…Così ci avviamo all’uscita,sostenendoci a vicenda, ma vediamo Dahabo che si e’ posta lungo il percorso che dobbiamo seguire per andare alla maccchina,ha in mano una grossa pietra e sta per scagliarcela contro….Mi faccio avanti a riparare Akumo col mio corpo,e rivolto alla mia ex ,con le braccia aperte in segno di pace,”…Bess abbaio,ghedaff  ….”; Dahabo mi fissa a bocca aperta,scuotendo la testa,poi inizia a piangere e lascia cadere lentamente la pietra…Guadagnato il Suzukino,io e Akumo rientriamo a casa.
Akumo manda un guardiano a chiamare il nostro amico Abdullahi(e’ medico)che arriva di li a poco e ci rimette in sesto(Akumo ha un graffio sul petto,fortunatamente non arriva oltre la base del seno….Dahabo ha voluto sfregiarla…io ho un occhio praticamente chiuso…dove mi ha colpito un calcio di Yulka …e un ematoma al fianco). Abdullahi e’ anche amico di Yulka(com me , del resto)e si offre di fare da mediatore per comporre la diatriba…discutiamo fino a sera su questa possibilita’….io sono piuttosto scettico circa la possibilita’ di comporre la contesa,dato che sono coinvolte le donne….). Nel frattempo arrivano la madre ed i fratelli di Akumo,avvisati dai guardiani….attorniano 
Akumo che racconta tutto nei minimi dettagli,forse esagerando un po’……Oio Fadumo mi guarda e mormora qualcosa in tono grave rivolta ai figli,che mi vengono ad abbracciare ad uno ad uno …..si offrono di mettersi a mia disposizione per organizzare una spedizione punitiva contro Yulka…..dicono che gli devo buttare per aria il Blue Marlin….vogliono far arrivare gli altri membri della kabila,
Ringrazio ma rifiuto decisamente le loro offerte…gia’ mi sono esposto fin troppo….una rissa al Blue Marlin avra’ risonanza in tutta la capitale…..potrei essere chiamato dalla nostra ambasciata, dal ministero per cui lavoro….insomma le ripercussioni potrebbero essere imprevedibili.
Alla fine,molto tardi,non prima delle 3 di notte , veniamo lasciati soli io ed Akumo,con la benedizione di Oio Fadumo…..:finalmente possiamo leccarci le ferite…….e non in senso metaforico….le esploro con la lingua ognni cmq di pelle,mi da la sua lingua….gliela aspiro fin in gola lasciandola senza fiato….non mi basta leccarle le tette e succhiarle i capezzoli….li vorrei mangiare,sono preso da una furia erotica senza fine ,perche’ la sento mia,e come tale la tratto…lei lo sa, e me lo lascia fare,perche’ riconosce il mio diritto su di lei…..si apre completamente,apre il suo fiore di carne ad accogliere il mio glande,che la percuote senza pieta’,come un ariete infuriato,ma non facendo altro che esaudire i suoi voti,in fondo…..le urlo che voglio un figlio da lei…mi incita a farlo,subito !!!……………………...
10 giorni prrima della conquista della citta’ da parte dei ribelli, ho lasciato Mogadiscio con uno degli ultimi aerei che sono riusciti a partire….Akumo e’ rimasta ancora in citta’ per 2 anni(non so come sia riuscita a sopravvivere in mezzo ai ribelli,agli integralisti musulmani,agli avventurieri di tutte le nazioni,ai terroristi,alle bande di predoni……alla fine ,insieme ad una comune amica,Egland al Jamila,e a 2 occidentali,e’ riuscita ad arrivare in Kenia con un fuoristrada passando da Merka,Brava,Kisimaayo,fino ad arrivare a Mombasa,dove lei col suo nuovo compagno sono riusciti a partire per la Svizzera;Egland invece e’ stata meno fortunata,ed e’ annegata a Malindi per colpa del suo amante geloso…..
Abdullahi l’ho rivisto a Roma alcuni anni dopo…era diventato un mullah,vestiva una mantella grigio azzurra ed aveva un cappellino dello stesso colore….aveva atteggiamenti da esaltato,ma quando siamo rimasti da soli e’ riemerso il sorriso dell’amico di sempre e lo ssguardo brillante da Punter….non l’ho piu’ ne’ visto ne’ sentito…gli amici dicono che e’ andato in Afganistan dove si e’ unito agli estremisti islamici…. 
Yulka e’ rientrato a Roma : l’ho visto 2 o 3 volte,cerca sempre di rimanere in contatto con l’ambiente dei rifugiati ……
10 anni dopo il mio rientro da Mogadiscio, mi ha contattato Akumo…..aveva avuto il mio n° di cell da una comune amica……l’ho subito individuata,mentre scendeva dal treno alla Centrale….era insieme a un ragazzo che l’aiutava a portare il borsone a 2 manici…..vedevo che stavano discutendo animatamente…..lei gli diceva che non poteva….che era gia’ impegnata….gli avrebbe telefonato lei l’indomani….lui era sempre piu’ infuriato,diceva che una donna non poteva illudere così un uomo,e dopo liquidarlo così……(dentro di me pensavo…si,proprio come una p….).Sorridevo divertito…pochi conoscono le somale,e quelle come Akumo sono un’eccezione,inoltre,e il poveretto non poteva immaginare che lenze sono…..
Noi espatriati le chiamavamo …le libere donne di Mogadiscio; tu potevi credere di avere scelto quella che ti piaceva di piu’,ma…in realta’ alla fine ti rendevi conto che eri tu ad essere stato scelto…..se lei stava con te,era perche’ ti aveva PUNTATO e ti aveva scelto….mentre scrivo queste righe , mi viene in mente Dulcemuchacha,che in questo senso assomiglia alle somale……………………………...
Beh,il ragazzo se ne va infuriato,lasciando a terra il borsone di Akumo,che in quel momento mi vede….sorrisone…..abbraccio….il marciaapiede con la fiumana dei viaggiatori svanisce come sfuocato,e rimaniamo noi col nostro inteerminabile bacio…qualcuno forse ci urta,passando…ce ne accorgiamo a malapena….e’ il mio turno di aiutarla a portare il suo borsone fino all’hotel in via Tonale….In stanza ci rifacciamo le presentazioni,nudi,come a volerci sottoporre all’esame del tempo…lei lo supera a pieni voti….e’ piu’ bella di prima,se possibile….quando finiamo di far l’amore,o meglio negli intervalli fra le diverse riprese, mi racconta che abita in Svizzera,e sta viaggiando in Italia per rivedere gli amici…..Mi guarda interrogativa….c’e’ una muta domanda nei suoi occhi….dentro di me so gia’ che ho perso la mia utima chance….non avro’ mai il coraggio  di farlo…così verso mezzanotte mi congedo….ho degli impegni…devo rientrare…le ritelefonero’ l’indomani,intanto lei puo’ rimanere ……mi guarda in silenzio mentre mi congedo….al bureau pago tutto e dico che la signora lascera’ la camera la mattina dopo…….
A meta’ della mattina dopo squilla il mio cell,un carabiniere mi chiede se sono il signor tal dei tali,e se e’ vero che sono il garante di Akumo ?Si perche’ la signora ha fatto durante la notte telefonate in tutto il mondo dal telefono dell’hotel,per un  ammontare di oltre 600 euro…..
Naturalmente non puo’ paagare,il portiere dell’hotel chiama i carabinieri,ed eccoci qui…Se accetto di far da garante(e pago)tutto bene , altrimenti portano Akumo in centrale e scatta la denuncia contro di lei……
Li rassicuro(e’ chiaro che non voglio casini,ci mancherebbe altro&hellipmi precipito all’hotel,arrrampicandomi sui vetri per trovare una scusa in ufficio,pago in contanti….mentre lei mi guarda seduta nella poltrona d’angolo della hall….riprendo il famoso borsone e insieme ritorniamo alla Stazione Centrale…..
Non le dico una parola circa quello che ha fatto….non c’e’ proprio niente da dire,e’ tutto fin troppo chiaro tra me e lei….mi ha voluto dare un supplemento di “ultima chance”…..non che lei avesse problemi a trovare altro,figuriamoci….una come lei cade sempre in piedi….pero’ aveva voluto farmi capire che avrebbe preferito scegliere me….
Non l’ho piu’ ne’sentita ne’ vista…..pero’ ogni tanto si presenta nei miei sogni ad occhi aperti,come un fantasma…di quelli che non si decidono ad andarsene……
Beati coloro che sanno ridere di se stessi perché non finiranno mai di divertirsi. ( Tommaso Moro )
Dindi
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NUOVO GRAFFITO-PARTE PRIMA(...TUTTO NON CI STA..)COSTA AFRICANA DELL’OCEANO INDIANO-TRA MOMBASA E BOSASO (ANNI FA&hellip
Akumo aveva dato la giornata libera a Jasmine…era da tanto che la “boiessa” mi chiedeva di poter tornare a salutare “oio“..…così era partita la mattina presto col pulmino per Afgoi,il suo villaggio natale ,e sarebbe tornata solo l’indomani.
Praticamente tutte le faccende di casa venivano effettuate da Jasmine,ma Akumo si era autonominata supervisore(sospetto per avere la possibilita’ di tenermi sotto controllo tramite la boiessa anche quando si assentava).
Durante una di queste assenze,infatti,io avevo imbarcato due “kalifa all’Allah” (specie di suore musulmane),mentre percorrevo la Gidka Soddonka tornando dal ristorante dell’hotel TALEH,e me le ero portate a casa(in realta’ queste ragazze sono tutto fuorche’ suore;si atteggiano a integraliste islamiche per avere l’opportunita’ di velarsi completamente anche il viso,per non essere riconosciute,ma indossavano un dirah attillatissimo che disegnava il loro corpo nei minimi dettagli,evidenziandone la snella eleganza felina).
Nel giro di un’ora avevo esplorato ogni recondito orifizio dei loro corpi lussureggianti,l’una con le tettine appena abbozzate da ragazzina con i capezzoli all’in su,l’altra con le tipiche mammelle allungate di molte somale,ma ambedue con i grossi sessi carnosi parzialmente depilati,ad evidenziare l’assenza di clito,che impedisce loro di raggiungere l’orgasmo in tempi normali.
Dopo averle riaccompagnate “downtown”,lasciando loro come “ricordo”una cassa di birre in lattina,sui gradini della loro “guriga”di Shangani, ritorno a casa e,gia’ mentre i guardiani mi aprivano il cancello,mi rendo conto del pericolo imminente(uno mi fa un cenno con gli occhi e mormora…Akumo&hellip.
Entro in casa e la trovo elegantissima e seducente ,col “guntino” che le lasciava una spalla scoperta,seduta con nonchalance su una poltrona sistemata proprio davanti all’ingresso…..mi chiedo come mai e’ rientrata così presto,avrei  dovuto andare in tarda serata a prelevarla a casa di un’amica a Medina…..mi fa cenno con un sorriso regale, strizzando l’occhio,di sedermi vicino a lei,mi prende le mani tra le sue e ,guardandomi fisso negli occhi come solo lei sa fare,con un’espressione innamorata ed allo stesso tempo di rimprovero,mormora “  Qui  a Mogadiscio dicono che Akumo e’ cattiva, ma tu sei piu’ cattivo di me…non ti posso lasciare solo anche 1 ora….”
Piu’ tardi i guardiani mi avevano informato che Jasmine aveva incaricato il figlio della vicina di casa di correre ad avvisare la mia compagna circa le intruse……..naturalmente non avevo preso nessun provvedimento contro la mia boiessa, perche’ da quando avevo incontrato Akumo,ne subivo incondizionatamente il fascino……piu’ che il suo corpo,praticamente in accordo al 100% con i miei canoni estetici(a Mogadiscio era famosa per avere il viso ed il seno piu’ sexy della citta’..),era la sua personalita’,la sua sensualita’ estrema che mi aveva intrigato….In pratica ogni volta che uscivamo insieme,che si andava a cena al Guled,al Taleh o al Croce del Sud,oppure quando si andava la notte al Club54 o al Blue Marlin, io mi sentivo sempre in gioco,perche’ lei aveva la naturale capacita’ di attrarre tutti i maschi che si trovavano nei dintorni, e non mi dava niente per scontato…….
Cioe’ io sapevo inconsciamente che tutte le sere me la dovevo conquistare,e che correvo il serio pericolo di vederla andar via con un altro se appena avessi abbassato un attimo la guardia.
Ecco perche’ tutte le notti,quando tornavamo a casa,dopo interminabili discussioni in auto,con reciproco scambio di accuse,……lei che voleva restare ancora a ballare,o andare in qualche altro locale….io che le rinfacciavo i miei impegni della mattina dopo……..lei che mi rinfacciava le alternative che avrebbe avuto se solo avesse voluto…..Beh,appena entrati in casa,mentre lei aveva ancora la faccia contrariata,la sbattevo sul materassone della stanza degli ospiti(la cosiddetta stanza del sudore&hellip,le saltavo addosso con la furia repressa di tutta la serata,derivante un po’ dalla gelosia,un po’ dalla apparente negazione da parte sua di cio’ che ritenevo essere un mio diritto….e me la scopavo incurante delle sue proteste(iniziali,ma non figurate…certe volte mi lasciava i segni&hellipche avevano fine solo quando iniziavo a sodomizzarla,azione che su di lei ha sempre avuto un potere assoluto,direi quasi ipnotico…..a volte si arrivava all’orgasmo alle prime luci dell’alba….si,perche’ era l’unico modo per fare godere anche lei……
Cionondimno Akumo era gelosissima,e “markava il territorio”,…quando ci si incrociava con le mie ex(e sue competitors)al ristorante o al Club,le affrontava decisamente con un “Ciao abbaio,tu prima eri fidanzata con mio amore,vero,ma adesso sta con me.Ci vediamo…”
Per questo,quando aveva realizzato cosa era successo tra me e Dahabo,le aveva dichiarato guerra….
Dahabo era stata la prima ragazza che avevo conosciuto in Somalia;era fidanzata con Yulka,il gestore italiano del Blue Marlin,che proprio in quel periodo aveva in visita moglie e figlio appena arrivati dall’Italia,e quindi aveva dovuto sbattere fuori di casa Dahabo,che gli amici,in vista della sua imminente restaurazione in casa di Yulka,dopo che la sua famiglia fosse rientrata in Italia,avevano deciso di affidare a me in quanto nuovo arrivato….
Così eravamo stati insieme piacevolmente per 2 settimane,per lo piu’ ospiti a casa di amici,dato che io ancora alloggiavo al Croce del Sud,dove portare in camera le locali era problematico.Con lei avevo superato il primo impatto con le donne somale,che si danno solo se l’uomo manifesta in modo inequivocabile che le vuole;i giochi di parole,le belle frasi,le battute intelligenti lasciano il tempo che trovano: e’ preferibile piazzare una mano in mezzo alle loro gambe chiedendo di venire a bere qualcosa a casa.Per essere un neofita ero anche riuscito a portarla all’orgasmo,perche’nella calura tropicale non riuscivo mai a venire in tempi brevi,ed era quel che ci voleva per lei,che per eccitarsi aveva bisogno di convincersi che io avrei continuato a scoparla fino al mattino….
Quando Yulka,,dopo aver rispedito le sue donne in Italia,aveva richiamato Dahabo,le aveva fatto un interrogatorio sulla natura dei nostri rapporti,e quello che aveva saputo evidentemente non l’aveva soddisfatto;così,da quel momento,nonostante fossimo amici,ed io anche suo cliente,aveva cominciato a svilupparsi un certo antagonismo tra di noi,che era sfociato,pro tempore,in scaramucccie verbali…;una volta,mentre pranzavamo insieme al club,(io mi ero messo con Faria)salta fuori a dire “La puttana l’hai lasciata a casa ?” rispondo “si,perche’ deve incontrarsi con la tua..”.Ora Faria si poteva forse definire così,ma lui non si doveva pemettere di chiamarla puttana in mia presenza.
Dopo due mesi,rientrando da un breve periodo passato in ufficio a Milano(avevo dovuto partecipare alla riunione del comitato direttivo del Consorzio)rientro a Mogadiscio,incontro Yulka ed il suo staff,mi chiede se ho gia’ visto Akumo,e con aria saputa fa:”sta bene,sta bene”;al che io,che gia’ avevo assunto qualche info locale,gli chiedo:”E Dahabo,come va,m’han detto che te l’hanno messa incinta”.Con la testa china sul tavolo ripete lentamente le mie parole(probabilmente sta valutando se spaccarmi subito la faccia o se aspettare un’occasione migliore.)alla fine mi dice…..tu sei capace di dire delle parole che fanno male,ma stai attento tu di non farti male qualche volta….
E’ una minaccia,e come tale la prendo;vorra’ dire che staro’ piu’ attento(ho istituito due turni di guaardiani,2 di notte e 2 di giorno,armati di clave;nel controsoffitto ho nascosto,per emergenza,2 pistole Beretta,un Kalashnikov,2 machete e una cassettina di bombe a mano), che ho fatto comprare dai guardiani al Suk al Bakaara(non tanto per Yulka,che non credo sarebbe capace di fare grosse porcate…credo almeno…ma per le bande armate che tutte le notti ormai calano dalla savana attorno alla capitaale per fare razzie in citta&rsquo.
Al malumore tra Dahabo e Akumo avevo contribuito involontariamente anch’io,quando le avevo chiesto spiegazioni su certe frequentazioni di alcune dimore vicino  a Villa Somalia….Si,perche’ Dahabo,che avevo incontrato per caso in citta’(il suo autista  mi aveva affiancato a un semaforo sulla Medina Road,si abbassa il finestrino oscurato e lei mi saluta….la invito a salire sulla mia auto…si schermisce un attimo poi viene…..e’ un po’ ingrassata,ma sempre bellissima,e dolcissima…mi inebria di fragranze esotiche…si china per baciarmi,e dalla scollatura del guntino deborda il suo seno rigoglioso….)mi aveva mostrato luoghi e persone che avrebbero potuto confermarmi le presunte infedelta’ di Akumo(come va con la tua fidanzata-mi chiede sorridendo ironicamente-…Bene..-rispondo-…E lei “Sei sicuro ?”poi mi spiega quando e’ stata vista e dove,mi presenta persone ,mi porta a vedere le ville che frequenta etc..etc&hellip..
Naturalmente non avevo detto ad Akumo chi mi aveva dato le informazioni,ma lei doveva aver capito che non poteva essere stata altri che Dahabo……e questo,poi,mi aveva dato la certezza che almeno alcune delle info trasmessemi dovevano essere vere…..
Ma questo l’ho capito sooltanto piu’ tardi…
TO BE CONTINUED.....
Beati coloro che sanno ridere di se stessi perché non finiranno mai di divertirsi. ( Tommaso Moro )
Dindi
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RAHMO
Dopo 2 mesi di permanenza in Africa orientale,avendo ospitato in casa nell'ultima settimana la mia ultima fidanzata,RAHMO,una darod alta e flessibile come un giunco,che non mi aveva fatto chiudere un occhio per tutto il tempo,parto con la LUFtWANSA e arrivo la sera a Milano ,dopo essermi fatto 2 scali a Gibuti e a Roma ;prendo il taxi e arrivo a casa morto di sonno.La mattina dopo mia moglie dice che parlavo nel sonno...:preoccupatissimo le chiedo cosa dicevo;"Parlavi di un albero" mi risponde " dicevi RAMO....".
Ancora adesso mi permane un dubbio:l'avevo fatta franca,o era solo una malinconica presa per il culo ?

IN UNO STATO DELL'AFRICA DEL NORD,CON UN'INFERMIERA FILIPPINA
mentre la scopo col guanto,le rimane incastrato nelle profondita' vaginali;mi chiede di provvedere all'estrazione,col risultato(per me piacevole oltreche' imprevisto)di un vero e proprio fist-fucking.

STESSA LOCALITA',CON UNA TIGRINA
dopo il rai1,la giro e le chiedo con voce appassionata di permettermi il rai2;coprendosi la faccia col lenzuolo,mi risponde"fai quello che vuoi,io non guardo.

100 KM A EST DEI CONFINI ETIOPICI CON 2 RAGAZZE dI ETNIA OGADEN
mentre le scopo a turno,cercando di essere imparziale,una delle 2,che avevo gia' conosciuto prima,mi sussurra all'orecchio"vieni nella mia silka"(nel senso di concludere con lei e non con l'amica....)


ok , Dindi,mi hai convinto......e adesso , beccati questa:
AFRICA ORIENTALE - QUALCHE ANNO FA……
Mi trovo a dover passare luglio e agosto nella capitale di uno stato che si affaccia sull’oceano indiano . L’opposizione interna al regime sta aumentando, da poche settimane e’ stato ammazzato il vescovo (dai ribelli ?)sull’altare della cattedrale, pochi mesi prima era stato ammazzato il “resident”della Luftwansa,reo di non essere stato corretto nella spartizione dei proventi del traffico di valuta tra Germania e xxxxx , finche’ il popolo si raduna nello stadio, prendono la parola i caporioni della coontestazione per criticare l’operato del dittatore, al che i famigerati berretti rossi,la guardia personale del presidente, aprono il fuoco sui dimostranti con le migliatrici pesanti montate sulle “tecniche”.
Naturalmente e’ strage….Viene imposto il coprifuoco,dalle 16,00 alle 10 a.m. del giorno dopo. E’ ammesso uscire in strada solo dalle 10 di mattina fino alle 16,00
Al di fuori di questi orari i picchetti sono autorizzati ad aprire il fuoco contro chiunque venga trovato per strada .
Io lascio la mia residenza per unirmi agli altri in un hotel del centro,per motivi di sicurezza. Le giornate in albergo trascorrono monotone,tra interminabili discussioni e la paura creata dalle sparatorie che si sentono un po’ dappertutto; così,verso mezzogiorno,prendo l’auto e vado a trovare madam xxxxx,ex moglie di un carabiniere, che ospita in una villa vicino al villaggio arabo il fior fiore delle ragazze degli slums periferici della capitale, e , si dice,rifornisce anche la casa del presidente e dei suoi figli(in cambio di protezione).
Mi accoglie con bacii e abbracci , e mi invita a pranzo con lei in giardino,serviti da alcune delle sue graziose collaboratrici,nella tavola allestita sotto i banani e le palme da cocco . Dopo pranzo,mentre ci servono il ciai(e allestiscono le tovagliette con i mazzetti di ciad ),mi preannuncia una bella sorpresa. Poco dopo arriva Faria,alta e sinuosa come una ballerina,che solo a guardarla mi fa venire il batticuore (e anche qualcos’altro): naturalmente e’ lei la sorpresa.
Ma piu’ tardi,in camera,mentre la esploro con le mani dopo averla spogliata,trovo un’altra sorpresa meglio,non riesco a trovare l’ingresso del suo sesso,Mi fissa negli occhi,cercando di farmi capire,a gesti,che devo cercare meglio(non parla ne‘ italiano ne‘ inglese;poi verro‘ a sapere,dalla maitresse,che era stata iniziata al sesso da pochi giorni),finchè trovo un’apertura non piu’ grande di una capocchia di spillo.
NDR: le donne infibulate restano in pratica quasi completamente chiuse anche dopo il primo rapporto sessuale completo ,per un tempo relativamente lungo.
Continuo dunque le manovre di apertura,mentre il tempo scorre veloce,finche’ ,dopo ripetuti richiami da parte della madam ,mi vesto dirigendomi di corsa verso il cancello,per scoprire che non era piu’ possibile per un occidentale avventurarsi per strada,perche’ avevano gia’ incominciato ad aggirarsi i picchetti.
Preoccupatissimo circa il da farsi,mi consiglio con la mia ospite,che mi invita a rimanere da lei fino all’indomani,inviando nel frattempo un mio messaaggio agli altri in albergo.
Dopo un po’ di perplessità iniziale,mi adeguo di buon grado,e mi tocca passare la notte con Faria, Ayanne,Dahabo e Haneb.    Sono passati gli anni, ho vissuto esperienze anche piu’ trasgressive,ma l’incanto di quella notte non lo dimentichero’ mai.



COSTA ATLANTICA DELL’AFRICA - TRA BISSAU E FREETOWN
Arrivo nella capitale con un bimotore militare a elica,residuo dell’occupazione russa,accompagnato da un intermediario che mi aiutera’ ad aggirarmi nei meandri del ministero ,per organizzare una survey nel territorio finalizzata alla stesura di una  proposta tecnica per il mio progetto . Mi  sistemo in hotel( sul mare,con una vista stupenda ma popolato di iguane verdi/rosse e gialle),vado a fare i miei giri negli uffici,e invito a cena per la sera il ministro con il suo staff. Con mia sorpresa, oltre allo staff ministeriale,si presentano al ristorante anche una ventina di donne,che poi apprendero’ essere mogli o fidanzate dei vari personaggi.
Mi si accomoda a fianco una giovane donna,sinuosa nel suo vestito variopinto,e nonostante il frastuono della compagnia ed il caldo torrido della notte africana,riusciamo a fare un po’ di conversazione:apprendo che e’ la sorella di una fidanzata del ministro.
La sera dopo,alla fine di una giornata laboriosa(survey  in jeep alla prima stazione del progeetto)l’intermediario mi consiglia vivamente di ritirarmi in stanza subito dopo cena,e di non azzardarmi ad aggirarmi fuori dall’hotel ne’ tantomeno a lasciarmi contattare dalle donne locali che,a suo dire,han tutte l’Aids .
Cionondimeno mi sentivo irrequieto,cosicche’ poco prima di mezzanotte scendo nella hall , vago tra i vari ambienti fino ad arrivare ad un locale adibito a night club,con un DJ che produceva musica a tutto volume,e,attorno alla pista da ballo,una trentina di ragazze locali sedute apparentemente in attesa . Dopo un attimo di esitazione,faccio il giro dei saluti,e ne approfitto per sbirciarle un po’:tutte ragazze giovani,vestite all’europea,con jeans e maglietta. Mi sento chiamare da una pantera alta e sinuosa,e nonostante la differenza di abbigliamento(alla cena indossava l’abito tradizionale africano)riconosco Tabara,, la sorella dell’amica  etc…
La saluto,lei mi abbraccia e bacia su ambo le guance,io le propongo di sederci nella saletta vicina,dove c’e’ meno casino e si puo’ parlare;sul divanetto lei accosta (inavvertitamente)la sua gamba alla mia,e parliamo della sua vita(vorrebbe venire in europa,forse in Francia,ma il viaggio costa troppo…il mio francese non e’ molto fluente,lei mi corregge,ridiamo,ed arriva il momento giusto per proporle di venire a bere qualcosa su da me:esita un attimo,poi mi dice di aspettare,torna dalle altre,dice qualcosa alle amiche,poi torna da me e mi chiede di apettarla vicino all’ascensore.
Saliamo in camera,appena dentro la bacio(le labbra africane hanno sempr e esercitato su di me un irresistibile potere&hellip,smetto solo quando mi rendo conto che la sto soffocando,per riprendere subito dopo,le chiedo con urgenza la lingua,che risucchio doviziosamente,tra i suoi mugolii,che mi eccitano alla grande,mentre con le dita ho iniziato ad esplorarla dappertutto,scoprendo sotto la maglietta i capezzoli rugosi che crescono sotto le mie dita,allora le sollevo l’indumento ed esploro ogni cmq del suo seno con la lingua,mentre le dita le slacciano i jeans sotto i quali trovano il suo sesso gia’ umido.
Quando i movimenti del suo bacino cominciano a diventare imperiosi,mentre la sua chaquette sta grondando umori,le introduco le dita nella sua cavita’,dove mi insinuo agevolmente sotto la sua cervice,peraltro gia’ favorevolmente predisposta,ed aumento la frequenza della sollecitazione,mentre i suoi lamenti di piacere sono sovrastati solo dallo sciabordio ritmico dei suoi umori.
Mi strappo di dosso i vestiti ,la denudo dei jeans e la possiedo,prima dolcemente e subito dopo vigorosamente.
Dopo avere completato il primo round con reciproca soddisfazione,parliamo di me e di lei,…quando devo partire….se tornero’…..lei che sta cercando un visto per la Francia…..Intanto non smettiamo di accarezzarci ,finche’ io,finito il tempo refrattario e,forse,un po’ irrispettosamente,le tronco il discorso in bocca penetrandola repentinamente,ed impadronendomi subito della sua lingua,stornata dal racconto ad altra e piu’ urgente incombenza.
Quella notte ,peraltro lunghissima,e’ comunque finita troppo presto. Sono stato con Tabara per tutto il tempo che sono rimasto in citta’,fino al mio ritorno in patria.
Siamo rimasti in contatto per qualche anno,finche’ lei e’ riuscita a espatriare in Francia,e successivamente a Genova ,dove vive.
Ogni tanto ci si vede…..




WAKKALE
Asha  entra nella mia camera da letto ed inizia a riassettare….Io mi sono appena svegliato e ,coerentemente con le usanze locali,sono completament nudo….ai tropici e’ l’unico modo per sopravvivere alla notte,specialmente nei posti sfigati che frequento io(l’energia elettrica viene erogata si e no 1 mese all’anno,quando l’unica centrale della zona non e’ in manutenzione,e per il resto dell’anno si sopravvive con i gruppi elettrogeni portatili,se si trova combustibile,o solo con le candele,che si fissano con la cera alla testata del letto,o sui davanzali delle finestre,insieme alle bacchette di incenso,che non mancano mai…….)
Yusuf,il compagno di Asha,che mi fa da guardiano e autista,e’ andato downtown per commissioni,e non e’ ancora tornato.
Le chiedo di portarmi il caffe’,lei va in cortile e lo mette sul focolare,mentre io faccio la doccia(si,e’ rimasta ancora acqua nel serbatoio sul tetto della casa,posso aspettare ancora qualche giorno prima di far venire la carovana di muli con le botti d’acqua provenienti dai pozzi della savana attorno alla capitale&hellip.
Esco dalla doccia mentre Asha rientra con la cuccuma del caffe’,me ne versa una tazza e riporta il bricco in coertile….Buono il caffe’ arabo,fatto con i semi di cardamomo e qualcos’altro,bianco e trasparente……Appena lo bevi ti da’ come una sferzata,i colori diventano subito piu’ vividi,i suoni ti colpiscono direttamente il cervello,come se il volume di una radio fosse stato improvvisamente alzato…
Ne chiedo ad Asha un’altra tazza…mi voglio strafare di caffe’…..ma lei non capisce….gli spiego a gesti….Come si dice “ancora,un altro” .Mi risponde: Wakkale….(finalmente ha capito).
Allora le ordino ad alta voce : WAKKALE CHEN !
La vedo fissarmi con uno sguardo spaventato…..incrocia le braccia sul petto in atteggiamento di auto protezione,arretra lentamente,senza smettere di fissaarmi…..scuote la testa lentament,mormorando “maia,maia…”.
La guardo basito,non riesco a capire che cavolo sta facendo,così muovo qualche passo verso di lei ed a voce sempre piu’ alta le richiedo”WAKKALE CHEN”.
Asha scappa in cortile urlando,io la inseguo cercando di calmarla,ma devo invocare l’aiuto di Fadumo,la boiessa della casa confinante,che accorre e ,dopo aver sentito la mia collaboratrice,chiarisce finalmente il mistero: la frase che io ho rivolto ad Asha viene percepita ,da una donna della loro etnia,come una richiesta esplicita di sesso;letteralmente la mia richiesta viene percepita come un “..dammi qualcos’altro…”,e qualcos’altro,evidentemente,viene identificato come sesso.
Chiarito l’equivoco,Asha piangendo  mi chiede di non mandarla via…..io la rassicuro,ma,dentro di me,mi sento sollevato all’idea dello scampato pericolo,,,si perche’,se invece di Fadumo,in quel momento fosse rientrato Yusuf, quasi sicuramente avrei rimediato una coltellata. Poi,magari,mi avrebbe chiesto scusa…….

TO BE CONTINUED.....



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