RAHMO
Dopo 2 mesi di permanenza in Africa orientale,avendo ospitato in casa nell'ultima settimana la mia ultima fidanzata,RAHMO,una darod alta e flessibile come un giunco,che non mi aveva fatto chiudere un occhio per tutto il tempo,parto con la LUFtWANSA e arrivo la sera a Milano ,dopo essermi fatto 2 scali a Gibuti e a Roma ;prendo il taxi e arrivo a casa morto di sonno.La mattina dopo mia moglie dice che parlavo nel sonno...:preoccupatissimo le chiedo cosa dicevo;"Parlavi di un albero" mi risponde " dicevi RAMO....".
Ancora adesso mi permane un dubbio:l'avevo fatta franca,o era solo una malinconica presa per il culo ?
IN UNO STATO DELL'AFRICA DEL NORD,CON UN'INFERMIERA FILIPPINA
mentre la scopo col guanto,le rimane incastrato nelle profondita' vaginali;mi chiede di provvedere all'estrazione,col risultato(per me piacevole oltreche' imprevisto)di un vero e proprio fist-fucking.
STESSA LOCALITA',CON UNA TIGRINA
dopo il rai1,la giro e le chiedo con voce appassionata di permettermi il rai2;coprendosi la faccia col lenzuolo,mi risponde"fai quello che vuoi,io non guardo.
100 KM A EST DEI CONFINI ETIOPICI CON 2 RAGAZZE dI ETNIA OGADEN
mentre le scopo a turno,cercando di essere imparziale,una delle 2,che avevo gia' conosciuto prima,mi sussurra all'orecchio"vieni nella mia silka"(nel senso di concludere con lei e non con l'amica....)
ok , Dindi,mi hai convinto......e adesso , beccati questa:
AFRICA ORIENTALE - QUALCHE ANNO FA……
Mi trovo a dover passare luglio e agosto nella capitale di uno stato che si affaccia sull’oceano indiano . L’opposizione interna al regime sta aumentando, da poche settimane e’ stato ammazzato il vescovo (dai ribelli ?)sull’altare della cattedrale, pochi mesi prima era stato ammazzato il “resident”della Luftwansa,reo di non essere stato corretto nella spartizione dei proventi del traffico di valuta tra Germania e xxxxx , finche’ il popolo si raduna nello stadio, prendono la parola i caporioni della coontestazione per criticare l’operato del dittatore, al che i famigerati berretti rossi,la guardia personale del presidente, aprono il fuoco sui dimostranti con le migliatrici pesanti montate sulle “tecniche”.
Naturalmente e’ strage….Viene imposto il coprifuoco,dalle 16,00 alle 10 a.m. del giorno dopo. E’ ammesso uscire in strada solo dalle 10 di mattina fino alle 16,00
Al di fuori di questi orari i picchetti sono autorizzati ad aprire il fuoco contro chiunque venga trovato per strada .
Io lascio la mia residenza per unirmi agli altri in un hotel del centro,per motivi di sicurezza. Le giornate in albergo trascorrono monotone,tra interminabili discussioni e la paura creata dalle sparatorie che si sentono un po’ dappertutto; così,verso mezzogiorno,prendo l’auto e vado a trovare madam xxxxx,ex moglie di un carabiniere, che ospita in una villa vicino al villaggio arabo il fior fiore delle ragazze degli slums periferici della capitale, e , si dice,rifornisce anche la casa del presidente e dei suoi figli(in cambio di protezione).
Mi accoglie con bacii e abbracci , e mi invita a pranzo con lei in giardino,serviti da alcune delle sue graziose collaboratrici,nella tavola allestita sotto i banani e le palme da cocco . Dopo pranzo,mentre ci servono il ciai(e allestiscono le tovagliette con i mazzetti di ciad ),mi preannuncia una bella sorpresa. Poco dopo arriva Faria,alta e sinuosa come una ballerina,che solo a guardarla mi fa venire il batticuore (e anche qualcos’altro): naturalmente e’ lei la sorpresa.
Ma piu’ tardi,in camera,mentre la esploro con le mani dopo averla spogliata,trovo un’altra sorpresa
meglio,non riesco a trovare l’ingresso del suo sesso,Mi fissa negli occhi,cercando di farmi capire,a gesti,che devo cercare meglio(non parla ne‘ italiano ne‘ inglese;poi verro‘ a sapere,dalla maitresse,che era stata iniziata al sesso da pochi giorni),finchè trovo un’apertura non piu’ grande di una capocchia di spillo.
NDR: le donne infibulate restano in pratica quasi completamente chiuse anche dopo il primo rapporto sessuale completo ,per un tempo relativamente lungo.
Continuo dunque le manovre di apertura,mentre il tempo scorre veloce,finche’ ,dopo ripetuti richiami da parte della madam ,mi vesto dirigendomi di corsa verso il cancello,per scoprire che non era piu’ possibile per un occidentale avventurarsi per strada,perche’ avevano gia’ incominciato ad aggirarsi i picchetti.
Preoccupatissimo circa il da farsi,mi consiglio con la mia ospite,che mi invita a rimanere da lei fino all’indomani,inviando nel frattempo un mio messaaggio agli altri in albergo.
Dopo un po’ di perplessità iniziale,mi adeguo di buon grado,e mi tocca passare la notte con Faria, Ayanne,Dahabo e Haneb. Sono passati gli anni, ho vissuto esperienze anche piu’ trasgressive,ma l’incanto di quella notte non lo dimentichero’ mai.
COSTA ATLANTICA DELL’AFRICA - TRA BISSAU E FREETOWN
Arrivo nella capitale con un bimotore militare a elica,residuo dell’occupazione russa,accompagnato da un intermediario che mi aiutera’ ad aggirarmi nei meandri del ministero ,per organizzare una survey nel territorio finalizzata alla stesura di una proposta tecnica per il mio progetto . Mi sistemo in hotel( sul mare,con una vista stupenda ma popolato di iguane verdi/rosse e gialle),vado a fare i miei giri negli uffici,e invito a cena per la sera il ministro con il suo staff. Con mia sorpresa, oltre allo staff ministeriale,si presentano al ristorante anche una ventina di donne,che poi apprendero’ essere mogli o fidanzate dei vari personaggi.
Mi si accomoda a fianco una giovane donna,sinuosa nel suo vestito variopinto,e nonostante il frastuono della compagnia ed il caldo torrido della notte africana,riusciamo a fare un po’ di conversazione:apprendo che e’ la sorella di una fidanzata del ministro.
La sera dopo,alla fine di una giornata laboriosa(survey in jeep alla prima stazione del progeetto)l’intermediario mi consiglia vivamente di ritirarmi in stanza subito dopo cena,e di non azzardarmi ad aggirarmi fuori dall’hotel ne’ tantomeno a lasciarmi contattare dalle donne locali che,a suo dire,han tutte l’Aids .
Cionondimeno mi sentivo irrequieto,cosicche’ poco prima di mezzanotte scendo nella hall , vago tra i vari ambienti fino ad arrivare ad un locale adibito a night club,con un DJ che produceva musica a tutto volume,e,attorno alla pista da ballo,una trentina di ragazze locali sedute apparentemente in attesa . Dopo un attimo di esitazione,faccio il giro dei saluti,e ne approfitto per sbirciarle un po’:tutte ragazze giovani,vestite all’europea,con jeans e maglietta. Mi sento chiamare da una pantera alta e sinuosa,e nonostante la differenza di abbigliamento(alla cena indossava l’abito tradizionale africano)riconosco Tabara,, la sorella dell’amica etc…
La saluto,lei mi abbraccia e bacia su ambo le guance,io le propongo di sederci nella saletta vicina,dove c’e’ meno casino e si puo’ parlare;sul divanetto lei accosta (inavvertitamente)la sua gamba alla mia,e parliamo della sua vita(vorrebbe venire in europa,forse in Francia,ma il viaggio costa troppo&hellip
;il mio francese non e’ molto fluente,lei mi corregge,ridiamo,ed arriva il momento giusto per proporle di venire a bere qualcosa su da me:esita un attimo,poi mi dice di aspettare,torna dalle altre,dice qualcosa alle amiche,poi torna da me e mi chiede di apettarla vicino all’ascensore.
Saliamo in camera,appena dentro la bacio(le labbra africane hanno sempr e esercitato su di me un irresistibile potere&hellip
,smetto solo quando mi rendo conto che la sto soffocando,per riprendere subito dopo,le chiedo con urgenza la lingua,che risucchio doviziosamente,tra i suoi mugolii,che mi eccitano alla grande,mentre con le dita ho iniziato ad esplorarla dappertutto,scoprendo sotto la maglietta i capezzoli rugosi che crescono sotto le mie dita,allora le sollevo l’indumento ed esploro ogni cmq del suo seno con la lingua,mentre le dita le slacciano i jeans sotto i quali trovano il suo sesso gia’ umido.
Quando i movimenti del suo bacino cominciano a diventare imperiosi,mentre la sua chaquette sta grondando umori,le introduco le dita nella sua cavita’,dove mi insinuo agevolmente sotto la sua cervice,peraltro gia’ favorevolmente predisposta,ed aumento la frequenza della sollecitazione,mentre i suoi lamenti di piacere sono sovrastati solo dallo sciabordio ritmico dei suoi umori.
Mi strappo di dosso i vestiti ,la denudo dei jeans e la possiedo,prima dolcemente e subito dopo vigorosamente.
Dopo avere completato il primo round con reciproca soddisfazione,parliamo di me e di lei,…quando devo partire….se tornero’…..lei che sta cercando un visto per la Francia…..Intanto non smettiamo di accarezzarci ,finche’ io,finito il tempo refrattario e,forse,un po’ irrispettosamente,le tronco il discorso in bocca penetrandola repentinamente,ed impadronendomi subito della sua lingua,stornata dal racconto ad altra e piu’ urgente incombenza.
Quella notte ,peraltro lunghissima,e’ comunque finita troppo presto. Sono stato con Tabara per tutto il tempo che sono rimasto in citta’,fino al mio ritorno in patria.
Siamo rimasti in contatto per qualche anno,finche’ lei e’ riuscita a espatriare in Francia,e successivamente a Genova ,dove vive.
Ogni tanto ci si vede…..
WAKKALE
Asha entra nella mia camera da letto ed inizia a riassettare….Io mi sono appena svegliato e ,coerentemente con le usanze locali,sono completament nudo….ai tropici e’ l’unico modo per sopravvivere alla notte,specialmente nei posti sfigati che frequento io(l’energia elettrica viene erogata si e no 1 mese all’anno,quando l’unica centrale della zona non e’ in manutenzione,e per il resto dell’anno si sopravvive con i gruppi elettrogeni portatili,se si trova combustibile,o solo con le candele,che si fissano con la cera alla testata del letto,o sui davanzali delle finestre,insieme alle bacchette di incenso,che non mancano mai…….)
Yusuf,il compagno di Asha,che mi fa da guardiano e autista,e’ andato downtown per commissioni,e non e’ ancora tornato.
Le chiedo di portarmi il caffe’,lei va in cortile e lo mette sul focolare,mentre io faccio la doccia(si,e’ rimasta ancora acqua nel serbatoio sul tetto della casa,posso aspettare ancora qualche giorno prima di far venire la carovana di muli con le botti d’acqua provenienti dai pozzi della savana attorno alla capitale&hellip
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Esco dalla doccia mentre Asha rientra con la cuccuma del caffe’,me ne versa una tazza e riporta il bricco in coertile….Buono il caffe’ arabo,fatto con i semi di cardamomo e qualcos’altro,bianco e trasparente……Appena lo bevi ti da’ come una sferzata,i colori diventano subito piu’ vividi,i suoni ti colpiscono direttamente il cervello,come se il volume di una radio fosse stato improvvisamente alzato…
Ne chiedo ad Asha un’altra tazza…mi voglio strafare di caffe’…..ma lei non capisce….gli spiego a gesti….Come si dice “ancora,un altro” .Mi risponde: Wakkale….(finalmente ha capito).
Allora le ordino ad alta voce : WAKKALE CHEN !
La vedo fissarmi con uno sguardo spaventato…..incrocia le braccia sul petto in atteggiamento di auto protezione,arretra lentamente,senza smettere di fissaarmi…..scuote la testa lentament,mormorando “maia,maia…”.
La guardo basito,non riesco a capire che cavolo sta facendo,così muovo qualche passo verso di lei ed a voce sempre piu’ alta le richiedo”WAKKALE CHEN”.
Asha scappa in cortile urlando,io la inseguo cercando di calmarla,ma devo invocare l’aiuto di Fadumo,la boiessa della casa confinante,che accorre e ,dopo aver sentito la mia collaboratrice,chiarisce finalmente il mistero: la frase che io ho rivolto ad Asha viene percepita ,da una donna della loro etnia,come una richiesta esplicita di sesso;letteralmente la mia richiesta viene percepita come un “..dammi qualcos’altro…”,e qualcos’altro,evidentemente,viene identificato come sesso.
Chiarito l’equivoco,Asha piangendo mi chiede di non mandarla via…..io la rassicuro,ma,dentro di me,mi sento sollevato all’idea dello scampato pericolo,,,si perche’,se invece di Fadumo,in quel momento fosse rientrato Yusuf, quasi sicuramente avrei rimediato una coltellata. Poi,magari,mi avrebbe chiesto scusa…….
TO BE CONTINUED.....
Beati coloro che sanno ridere di se stessi perché non finiranno mai di divertirsi. ( Tommaso Moro )