non voglio tenere solo per me le esperienze senza divulgarle ai colleghi, perciò vi racconto un po’ della zia e della nipote che ho potuto testare sul campo.
Come detto precedentemente, mi sono “cuccato” per ben due volte la zia (o mamasan che dir si voglia) questo più per sfiga o poca sfrontatezza che per predilezione verso il mondo “vintage”
Al primo incontro mi ha accolto alla porta, tra me e me pensai fosse la tipica signora alla “reception” che smista i clienti alle giovani massaggiatrici. Dopo pochi istanti capì che la mia intuizione era totalmente sbagliata, ma ormai ero li e chissà che le mani esperte di questa non più giovane fanciulla potessero farmi cambiare idea.
Mi aiuta a spogliarmi, mi accarezza sulla schiena dicendomi “tubelo” “tugiovane” . il lettino è quello brevettato per procurare male al collo, senza “buco” per la testa e con due cuscini che ti fanno assumere una posizione che successivamente ti obbligherà ad andare da un fisiatra.
Rate concordato per il massaggio VU-20 x 40 min.
La zia si fa sentire sulla schiena, il massaggio paragonato ad altri centri già provati è scarso, ma lei cmq si impegna e cerca approvazione riguardo il grado del mio piacere.
Finito il lato B si passa al lato A. per tutta la durata del lato B tiene la luce accesa e questo non crea sicuramente un’atmosfera adatta, per questo motivo, ma anche per annerirle un po’ il volto, le chiedo cortesemente se può lavorare a luce spenta, accetta.
Anche dal lato A le risulto “belo” e “giovane”. Poi successivamente scoprirò che lo dice a tutti, diciamo che un po’ mi ero illuso di essere il solo per lei
Il massaggio incomincia a passare per le zone interessanti e nota in me un accenno di barzottite, perciò coglie la palla al balzo (scusate il gioco di parole) e indicandomi il fratello attende il mio nulla osta per iniziare i lavori.
Si alza la maglia e tira fuori la mercanzia invitandomi a toccarne con mano la consistenza. “niente male per una vecchia” penso tra me e me. Incomincia a strofinarmele per tutto il corpo, soffermandosi nella zona rossa. Una cosa che sinceramente ha creato in me più ilarità che eccitazione è stato il suo respiro profondo che terminava con degli sbuffi verso le parti basse in stile “spegni le candeline”
Nonostante la situazione il fratello gradisce e chiudendo gli occhi e pensando ad altre donne, da lì a poco arrivo al traguardo. Rivestizione, versamento VU, no caffè, no caramella, saluto e me ne vado.
Prima di uscire si palesa di sfuggita lilly, motivo per cui concedo altra possibilità al centro…
Fine prima parte