Esatto. Proprio come stabilito dalla Cassazione con le Sentenze n. 33160 del 2013 e 7338 del 2014.
Egregi colleghi, oggi nella trasmissione FORUM in onda su Canale 5 alle 12, c'e' stata la 'causa' tra una giovane Escort italiana e la proprietaria dell'appartamento dove la pay vive e lavora. E' stata una discussione molto accesa, dove la proprietaria dell'appartamento chiedeva l'allontanamento della Escort dal suo appartamento, dato che lei era stata tenuta all'oscuro della sua professione di Escort. Durante il dibattimento, si e' venuto a conoscenza (tramite una registrazione vocale fatta di nascosto dalla Escort), che il fratello della proprietaria dell'appartamento (comproprietario insieme alla sorella dell'appartamento in questione), durante un incontro chiarificatore con la stessa Escort, ha accettato un aumento dell'affitto (da 450 a 1000 euro al mese) in cambio della permanenza della Escort nel suo appartamento. Il giudice alla fine del dibattimento, ha dato ragione alla proprietaria dell'appartamento, perche' tenuta all'oscuro della professione della Escort, e per tanto l'appartamento non era usufruito come solo locazione privata, ma utilizzato anche come luogo di lavoro. Il giudice ha inoltre ribadito, che affittare un appartamento a una pay, non e' reato se l'affitto percepito e' congruo al canone stabilito per legge, mentre diventa reato di sfruttamento della prostituzione, quando l'affitto pagato e' piu' alto del canone stabilito per legge, perche' il proprietario dell'appartamento ne trae un proprio beneficio economico (per lo piu' fatto in nero) dalla professione della pay.
Franco