Gnocca forum
I migliori massaggiatori e massaggiatrici Tantra in Italia. Con Tantralux trovi professionisti nell'arte del Massaggio e del Tantra in Italia.
megabizzo
Account eliminato
Nell’ora in cui indolente posai il capo mio, fiacco
nel corpo e nello spirto, su confortevole giaciglio
fui preda d’una visione che il modo mio vigliacco

di narrare non può riportar col giusto appiglio,
con la medesima sorpresa ch’io provai, cedevole
qual sento divenir la penna, la ragione e ‘l suo consiglio.

Vidi io, terribile a dirsi, schiera innumerevole
di punter patir lo scotto degli infiniti loro vizi
nei modi più orrendi e colpimmi la spaventevole

scena di compunti colleghi violati in tutti gli orifizi
che la memoria sia capace di elencare. Svanisce
in me la cognizione di quel che vi trovai, degli artifizi

che ‘l bieco creator del mondo – o che s’asserisce
esser tale – fu capace di plasmare di sua mano nell’oscura
plaga ove dal primo dei giorni soffre e s’avvilisce

l’umana natura creata imperfetta dalla sicura
mano del perfettissimo artefice del tutto. Scema
il ricordo delle turpi punizioni ch’io vidi, la figura

solenne di Tip, che tenea un culo quale emblema,
soverchiato da una natica bitorzoluta e purulenta
che scagazzogli addosso quanto trattenea a patema

di non trovar poscia loco più opportuno. La lenta
mia discesa verso l’abisso si fece di lì più rapida
e incalzante, ‘ché una femmina fetente e macilenta

mi rincorrea da presso gridando quanto sapida
ella fosse intra le cosce e di come soddisfatto
avesse la lubrica passion di Desio. Costui lapida

un demone sbandato e ramingo che d’un sol scatto
m’era già addosso. Sua vita egli mi volle narrare
accompagnando i miei passi: fece egli baratto

della moglie, ed ora si duole che a rabberciare
l’ammanco nelle sotterranee schiere non è voluto,
‘che soltanto a chi conservò dignità in vita è dato entrare

nel novero dei fustigator di porci, non ad un cornuto.
Lasciato il pover’uomo alla trista sua incombenza
di far giustizia del malnato, avvicinommi un ossuto

figuro, sbilenco e sofferente molto, come se l’astinenza
sua dal bere e dal mangiare fosse protratta ormai
da lungo tempo. Giunto infine in mia presenza,

si rivolse a me in codesto tono superbo: “guai
a te che sei di quella triste schiatta usa soltanto
a ricercar giovani donzelle piatte e secche e mai

una milfozza, una chubby o una tettona”. Per quanto
cercasse di mascherare in vario modo sua fattezza,
subito lo riconobbi. “Fruttolo son io e il pianto

mio ascolta come fosse il tuo ‘ché l’ebbrezza
che un giorno provai a sconocchiar belle
giovini dal ventre asciutto pago con asprezza,

privo come sono d’ogni nutrimento”. Quelle
che ritenea parole d’un folle che, senza lume
di ragione, ogni castroneria di bocca sua espelle

mi apparvero allora in tutto il nitore e l’arido acume
di un sentito ammonimento. Ma altra voce,
altro schiamazzo destò la mia attenzione. Il barlume

d’una fioca luce rischiarava la pena atroce
che costui subiva a cagione de’ suoi peccati:
una laida vegliarda ai suoi piedi rigurgitava veloce

quando racchiudea lo stomaco suo. Su que’ conati
Tony si gettava rapace e di tutta la fetida sconcezza
facea un sol boccone come fossero prelibati

manicaretti quei grumi gelatinosi. Com’ei s’attrezza
all’ignominioso pasto riceve leste due sferzate
di corda chiodata che lacerano per tutta loro altezza

le carni della schiena e del costato. Le delicate
carezze di giovani fanciulle mai furono ricordi
più lontani. In ordinata fila come ammaestrate

bestie sfilarono altri incalliti puttanieri, curvi e sordi
ad ogni offesa, e ognun di loro a turno ricevea pari
castigo. “Quei che tu vedi patir siffatta pena son lordi

d’ogni sozzura giacché in vita sprecavano lor danari
inseguendo il fuggevole piacer di letto in letto.
Ora vagano senza posa, di quel che li attende ignari.

Son io detrattor degli altrui vizi, e indicibile diletto
provo a tormentare chi ha sperperato i suoi guadagni
in facili sciacquette. Primo a dar animo al sospetto

fui io un tempo, Jekill99 era il mio nome e ai calcagni
di costoro giorno e notte vago, in attesa di espiazione.
Allontanati adesso, prima che il sangue impuro bagni

i tuoi calzari”. Tornato muto, volse sua attenzione
nuovamente ai poveri dannati e con sonora vergata
scosse e mosse il passo della silente processione.

Di là dallo sterrato intravidi un’anima accasciata
che subiva ‘l supplizio di colui che le labbra volea unite
a quelle della pay di turno, sicché l’inaspettata

mia comparsa in quel frangente interruppe la lite
di due castigatori per chi avesse la precedenza
nello strappar sua lingua di bocca. Le avvilite

fattezze di S3m3 faceano mostra della sofferenza
di chi, due pinze piantate in fondo al cavo orale,
era prossimo a perder strumento di favella. Senza

indugio alcuno volsi mio sguardo dall’infernale
afflizione, attratto come fui dal soave scrosciare
d’un ruscello ch’io non potea vedere ma che il male

alle mie spalle rendea miglior rifugio. Varcare
lo stretto passo infra due montarozzi alti e aguzzi
non fu agevole impresa, ma quasi non saprei narrare

la sorpresa ch’io vi trovai: immerso fra gli spruzzi
d’un fiumiciattolo biancastro, denso e lattiginoso
stava Momo70 a fauci spalancate. A quell’infera jacuzzi

era condannato colui che, non pago d’un caloroso
rapporto intendea farsi specialista di cimmate.
Avviluppato in stretti legacci ora subisce il vorticoso

fragor dei flutti. Sentendo le capacità ottenebrate
da cotanta divina grandezza presi altra via, più discosta
dal luogo senza nome ove mi pareano venir somministrate

in maggior copia le più soverchie penitenze. Posta
su una scoscesa ripa scorsi una terrazza ove nessuno
mostrava ‘l segnacolo della dannazione, sicché una sosta

non sembrava doversi consumare in loco più opportuno.
Camminando con passo attento lungo il bordo del dirupo
pervenni a porre ‘l piede in quell’ostello ove ciascuno

degli afflitti desiava in còr suo scordare un giorno ‘l cupo
ambiente ch’avea attorno. Lì vi trovai Dope Tribalista
compostamente assorto a scrutare in basso come lupo

che tiene d’occhio il gregge. Tenea serrata una lista
lunga molto di dannati, e ad ogni sguardo facea segno
a’ suoi assistenti di operare. Una terrifica creatura mista

d’uomo e di bovino scalpitava allora sino in valle, pregno
d’odio e di rancore quanto in vita fu disponibile al sollazzo,
agguantando l’anima perduta e menandola ove ‘l disegno

divino volea ch’andasse a macerarsi. Fra lo schiamazzo
de’ disperati udivi allora muggir di rabbia Manzocriminale.
Lontano com’ero distinguevo a stento fra il fitto mazzo

dei sofferenti la novella vittima prescelta e a quale
tormento fosse condotta, indi prevalse in me la decisione
di riprender l’angusta via che, superato appena il crinale

ch’avea sul retro, mena dritta al fondo del burrone.
Ivi vi trovai tre persone, tre tristi figuri strettamente legati
ognuno ad un tronco secco e spoglio simile a pennone

di naviglio, ed anzi più che di esseri da spirito animati
aveano sembianza d’immobile polena. Uno era percosso
con grandissima violenza in pieno volto, d’ambo i lati.

Il suo aguzzino, vedendomi curioso e a un tempo scosso,
volle darmi spiegazione: “è su Gnaffete che mi accanisco
con cieco e insopprimibile furore. A tale uffizio fui promosso

quando venne l’ora sua di pagare il fio, e non compatisco
l’anima persa cui destino quanto è in mia podestà
d’infliggere a piacere e in abbondanza ed anzi non capisco

come si possa provare pena per colui che innegabile beltà,
giovane e prospera, a questa stessa operazione ha destinato
con ben altro arnese”. Muovendo il cuore mio a pietà

di fronte a siffatta scena, volli sapere chi fosse il malcapitato
suo compagno di sventura, ed egli così rispose: “Erbasetta
nomano costui, e quand’era in vita s’era congeniato

d’elevare una manovella ad opera d’artista. La diletta
mano ch’egli lodò quale spergiuro or lo condanna
allo strazio continuo e mai interrotto d’una stretta

femminile sul basso ventre, senza che nulla dalla canna
possa fuoriuscire a suo sollievo”. “Mi pare giusta cosa,
se non eccedo, avere numi sul reietto che s’affanna

con alte grida ad elencare quanto compiuto nella ritrosa
sua esistenza”. “IntrigoRM credo lui sia, ma non son certo
quale colpa debba scontare. Come altri, urla senza posa

a squarciagola benché mai nessuno gli abbia inferto
un sol colpo, e a me non è dato d’intervenire”. Tante
le sofferenze ch’io vidi nel mio viaggio che, aperto

lo sguardo su un verde campo lì dappresso, fragrante
consolazione provai alle mie angustie nel vedere
attorniato di giovani pulzelle un brav’uomo distante

men di trenta passi. A lui mi diressi presto con fiere
falcate scorgendo con sempre maggior nitore le aggraziate
forme delle giovinette, dubitando che fossero vere

le deliziose ancelle e non piuttosto il riverbero di celate
fantasie, ma un demonio arrestò il mio passo svelto:
“desisti, non ti è concesso appressarti alle inveterate

pene di costui. Quei che tu vedi è Ardito62 e non ha scelto
lui di sostar così, bensì è il ferale supplizio che gli è dato
in contraccambio ai passati vizi suoi. Se non vuoi divelto

il capo dal collo, vai per altra via”. Forse comprese l’innato
mio bisogno di saper dei fatti altrui, o forse lo sbigottimento
avevo tale sul volto che così continuò: “non essere ingannato

dai lascivi gusti tuoi, non immagini quale patimento
sia per lui esser circondato da tale ridda scalmanata
notte e dì, starnazzante una lingua di cui non ha discernimento,

abituato a trattar solo italiane e per giunta d’età avanzata.
Quelle per cui morresti son per lui racemi senza frutti”.
Coi sensi risvegliati a nuovo ardore e ormai acclarata

la funzione delle soavissime ragazze e dei loro asciutti
corpi, feci cenno di commiato al bieco mio interlocutore
muovendo mia misera sostanza corporale tra i flutti

d’incombente dolore di quel luogo. Con stupore
rinnovato ad ogni passo mi avvidi di poveri resti umani,
solo gambe e braccia e uno sparuto brandello di colore

d’un qualche tessuto, che spuntavano di sotto ai deretani
flaccidi ed enormi di due grasse meticcie sfatte
cui pure il suolo aveva fatto conca per contener gli inani

muscoli chiappali. Non posso dir di quali astruse schiatte
fossero, se in Africa o in America avessero avuto i natali,
men che mai oso dirvi che le membra ch’io credea tratte

dal corpo presero a muoversi come cosa viva, tali
a creatura senziente che invochi soccorso. Con voce roca
parlommi una matrona: “ammòre, come in vita, uguali

nel patimento son coloro su cui sediamo e la cui poca
sostanza schizza via ad ogni nostro movimento
Incredulo qual sei, hai ora consapevolezza di come alloca

l’infallibile giustizia ogni peccator al suo tormento
poiché costoro solevano montar di gusto discinte signore.
Invero siamo noi fermamente piantate al momento

su di loro, e così sarà in sempiterno dacché l’onore
che ora ci è dato non sarà mai pari a quanto ricevuto
in terra da Killerwhale e dal Marchese scialacquatore

del Grilletto, da Pietrotto, da Truck e dall’irsuto
cliente con cui copulammo dopo uno massaggio”.
Testimone attonito di tal rivalsa, sentii accresciuto

in me l’orrore e più vivamente sprezzai il paesaggio
dolente che l’immoto creator del movimento celeste
volle predisporre qual meritato premio al coraggio

di pagar donne d’appartamento. Avvilite e meste
sembianze avea l’anima che per sua lussuria ha fatto
penar gran numero di donne e le abitudini funeste

ora ripaga con dure tribolazioni. Il volto contratto
in uno spasimo d’agonia ch’io intravidi confitto
saldamente in un ammasso di monete d’oro che intatto

mostrava suoi bagliori di lontano credea suo diritto
di parlarmi come fece: “tu che assorto vaghi nel mondo
di sotto senza aver conosciuto morte, quale scritto

credi di comporre coi tuoi appunti? L’amor infecondo
cercai io in vita e quel poco denaro che m’avanzava
tutto destinavo al meretricio. Ora vedi come abbondo

di ricchezze d’ogni sorta ma l’immane peso loro grava
sulle mie spalle ed io, immobile e ritto in questo cumulo,
non posso farmene trastullo. L’anima mia è fatta schiava

d’una immota eternità”. “Quelle righe che io accumulo
scrutando fra le afflizioni saranno d’ammonimento
alle genti presenti e future – dissi guardando al tumulo

e alla testa di Blues84 – il cui ferino atteggiamento
è pari se non peggior del vostro e ben cosciente
sono che anch’io verrò a far numero fra voi”. Lento

mossi il piede mio in altra direzione e, qual penitente
che s’avvicina a sacro suolo dopo aver vacillato
in speranza nel periglioso cammino, resi al potente

fattor dell’universo il dovuto omaggio. Dinoccolato
e molle come potea esser dattero snocciolato, interruppe
l’intimità fra la transeunte mia essenza e l’Increato

un infelice figlio di Abramo e sua frustrazione eruppe
in accorata protesta: “tu che ancor conservi l’ossa
nel tuo corpo, credi forse che le maligne truppe

che di noi fan scempio, facili all’ira e alla percossa,
protervie fra genti tanto mansuete, abbiano senno
e volontà propria? o non prendano piuttosto mossa

dal comando del Vertice che preghi? “ Ad un accenno
mio di risposta aggiunse con tono fermo e sicuro:
”dalle colpe che son chiamato ad espiare depenno

ogni dì qualcuna che mal s’adatta all’ingrato e duro
modo con cui sono trattato, ma ancora mi è ignota
la ragione del supplizio. Non fui ladro né spergiuro,

non brigai contro alcuno né altra pecca credo scuota
mia coscienza. Soltanto con donna consenziente
appagai i miei bisogni, eppur la mia carcassa vuota

testimonia di qualche ammanco. Tale ero valente
e in forze che da quattro demoni fui afferrato
di soppiatto e, ognun stringendo un arto, fortemente

un quinto mi dilaniò le carni e, dopo averne staccato
ciò che unite le tenea con indicibile mio patimento,
mi richiusero simile a sacco, inerte e afflosciato,

incedente a ruzzoloni per solo merito del vento”.
“Comprendo l’animosità che mostri ma credo di sapere
la logica sublime che sottostà al tuo avvilimento.

Sei tu Boobsmaniac e in vita preferisti contenere
la foga d’un amplesso mercenario usando con destrezza
un artificioso strumento di meccanico piacere.

Come consapevolmente hai rinunciato alla pienezza
del ruolo tuo inserendo un corpo duro nell’incipiente
vagina cui lasciasti il pattuito, con altrettanta prontezza

sei stato ripagato”. Detto ciò, mi voltai subitamente
a cercar con l’occhio altra sevizia. Cinta di gravi catene
una piccola figura scorsi, vittima soltanto dello svilente

suo bisogno carnale, e fu tra le più strazianti scene
apparitemi nella spelonca: schiacciato e rattrappito
dal movimento verticale di gigantesche poppe aliene

d’ogni compassionevole sentimento umano, colpito
a ripetizione sul capo e sul collo, ridotto a poltiglia
putrescente stava LoSvizzero quale mai avrebbe partorito

fantasia d’artista su astratta tela. Ogni ammenda è figlia
d’una colpa, ed egli sconta l’irriverente schiribizzo
di porre sul gonfalone suo quella stessa pariglia

di zizze imbizzarrite di cui volle farsi cavallerizzo
esperto. Tali cose vide e volle riportare a voi
l’umilissimo e impenitente servo vostro Megabizzo.


In origine qui: http://gnoccaforum.com/esco…
AVVISO IMPORTANTE

Questo sito è il vero forum escort: una bacheca di recensioni di escort donne e trans e massaggiatrici erotiche. Entrando in questo sito di recensioni di escort, girl e transessuali, dichiarate di essere maggiorenni secondo la legge dello Stato di provenienza e di non essere offesi rispetto alla visione di contenuti cosiddetti per adulti. Informazioni Legali (Informazioni ed esclusioni di responsabilità).

Il titolare del servizio di "GnoccaForum.com" non ha nessuna relazione con le escort e le trans recensite e con gli utenti se non l'autorizzazione da parte di questi ultimi, confermata dall'accettazione automatica al primo accesso a seguito di registrazione effettuata su iniziativa dell'utente, della policy del forum e sempre accessibile da qualsiasi area dello stesso, alla pubblicazione dei topic, dei post, degli annunci che vengono proposti liberamente dagli utenti; pertanto nessuna responsabilità potrà essere fatta valere nei confronti del titolare del servizio che ospita tali contenuti, in relazione agli argomenti, thread, post, commenti e recensioni pubblicati o ad eventuali conseguenze, danni a cose e/o persone, che ne derivino. Il gestore di "GnoccaForum.com" non si assume alcuna responsabilità, non ha provvigioni o rapporti economici con gli iscritti e/o gli inserzionisti e provvederà alla rimozione dei contenuti ove sia riscontrato un abuso o illecito.
Il forum "GnoccaForum.com" non ha scopo di favoreggiamento di attività illegali. La c.d. community si configura come libero gruppo di confronto fra fruitori di servizi di accompagnamento per adulti.
Le pagine web presenti nel sito sono realizzate dinamicamente sulla base dei contenuti e la documentazione inserita dagli utenti iscritti i quali rimangono gli unici responsabili per ciò che riguarda il testo pubblicato, la legittimità delle immagini e del loro contenuto, nonchè delle attestazioni e delle dichiarazioni esplicitate nel testo medesimo.
I contatti e le relazioni interpersonali conseguenti all'inserzione sono assolutamente estranei all'attività di gestione degli amministratori e dei titolari di GnoccaForum.com i quali si occupano unicamente del mantenimento in rete e della moderazione ai sensi della policy del sito, delle pagine create.
Gli amministratori di "GnoccaForum.com" faranno ogni ragionevole sforzo al fine di garantire che le informazioni che appaiono su "GnoccaForum.com" siano esatte ed aggiornate. Tuttavia, non si escludono errori od omissioni involontarie. Pertanto si invita l'utente visitatore a verificare l'esattezza delle informazioni ivi contenute e a segnalare eventuali difformità e incongruenze direttamente presso l'Amministrazione di "GnoccaForum.com". "GnoccaForum.com" non sarà in alcun modo responsabile per l'utilizzo che potrè essere fatto della presente informativa nè tanto meno dei danni derivanti direttamente o indirettamente da tale utilizzo. I diritti dei consumatori non saranno in alcun modo pregiudicati. Collegamenti Ipertestuali (Hypertext Links)
"GnoccaForum.com" non è responsabile in relazione a quanto contenuto nei siti connessi al proprio tramite collegamento ipertestuale (link), in quanto totalmente estranei a qualsiasi forma di controllo da parte degli amministratori del forum "GnoccaForum.com". Pertanto i rischi legati all'utilizzo di tali siti saranno totalmente a carico dell'utente.

Diritti d'autore
Si fa espressamente divieto di usare:
1. dati ed informazioni contenute in questo forum senza la menzione "GnoccaForum.com" e senza la preventiva autorizzazione scritta dei titolari
2. rappresentazioni fotografiche contenute in questo sito senza la menzione "GnoccaForum.com" e senza la preventiva autorizzazione scritta dei titolari
Sono vietati altri usi del predetto materiale ed in particolare a fini promozionali o commerciali.
Ogni violazione della predetta normativa darà diritto al titolare del sito di agire nelle sedi competenti per la tutela dei suoi diritti.
Resta inteso che non verranno accettati contenuti che, in tutto o in parte, rappresentino una violazione a norme di legge con particolare riferimento a quelle poste a tutela dell'ordine pubblico e del buoncostume.
L'Amministrazione del sito si riserva di segnalare alle autorità competenti tutti i tentativi volti ad utilizzare le pagine da essa gestite per perseguire scopi illeciti.
ENTRA ESCI