Sono cotto, come il prosciutto, come l'arrosto, o già bello che bruciacchiato come una bistecca in una padella abbandonata sul fuoco da ore .
E' colpa sua, è apparsa così all'improvviso e allo stesso modo se ne è andata, senza potermi dare la possibilità di un saluto o una presentazione, senza neanche conoscerne il nome.
O forse la colpa è mia, che mi brucio facilmente quando vedo certi splendori, poiché di così sfavillanti ce n'è pochi (ho gusti un po' difficili) e proprio per questo mi bruciano come un incendio.
Non ricordo di aver visto una ragazza così bella, con un fisico niente male, il modo di porsi altrettanto,semplice ed elegante allo stesso tempo, con quel visino, e che visino, così bello da perdersi nel guardarlo, senza darmi modo di capire quale sia il particolare che più mi piace.
Ecco, 'perso' potrebbe essere un aggettivo che ben si accompagna a cotto.
E chissà se mai avrò la possibilità di incrociare nuovamente il suo sguardo, per potermi perdere ancor di più di quanto lo sia già...
Probabilmente questa scottatura passerà giorno dopo giorno, abituandomi alla tua assenza, ma intanto ha scatenato un turbine di sensazioni, pensieri ed emozioni indescrivibile.
Nel frattempo ti auguro tutto il bene possibile, che la vita ti doni ciò che più desideri, e ti mando un abbraccio e un bacio sulla fronte.