Nessun luogo come la stanza da bagno mi da l’idea del tempo che passa.
TEMPO E' TUTTO CIO' CHE FINISCE:
il dentifricio, la schiuma da barba, la carta igienica…la poesia, l’amore.
Si’ l’amore.
“Cesira , sbrigati sto in ritardo…”
“Aoh… aspetta sto a fa’ la cacca” Poesia…appunto.
E me la immagino, mentre sfatta dal sonno, mutande calate, diventa
paonazza per il parto.
Non che quando la conobbi fosse tutta sta gran fica e pensassi che defecasse
petali di rosa….ma il bagno in comune…. ancora non c’era!.
Una considerazione sul suo nome. Non sono mai riuscito a pronunciarlo.
Mi saliva l’ira.
Quando ancora scopavamo (ora non piu&rsquo

era Amo’ , Teso’, Picci, Pucci
Ho provato con Cesy…pensavo ai Cessi.
Mi vergognavo anche a presentarla….."Cesira, mia moglie"….eccheccazzo!
Litigai con mio suocero per averla battezzata con quel nome. Non ci siamo
piu’ parlati. Cosi’ si chiamava una sua trisavola. Quelle piu’ recenti Laura,
Emma e Silvia…ditemi voi se uno non si deve incazzare !
“ Ecco ho fatto!” esce piu’ leggera e soddisfatta.
E so cosa trovero’… non certo aria di montagna perche’ le finestre non le apre,
dentifricio aperto, rotolo: solo il cartone, capelli nel lavabo.
Quella stanza e’ un acceleratore temporale !!
Per questo non ho sensi di colpa nell’andare a mignotte. Ma solo OTR.
Le loft mi chiedono se voglio usufruire del bagno.
Dentro noi ci sono 2 cani: uno buono e uno cattivo.
Chi vincera'? Quello che nutrirai di piu'.