Ebbene sì, l’ho fatto anch’io.
Mi sono convinto e ho tentato la strada delle no prof.
Su “Incontri/Scontri”, forum di singles che hanno subito incidenti stradali, ne ho agganciata una veramente ninfomane!
Proprio un’assatanata, si fa pagare, ma se assecondi le sue fantasie di farlo in posti strani, te la dà pure aggratis. Avete capito bene.
Posti strani… E che sarà mai.
Fissiamo un appuntamento e lei mi dice: ti porto in tribunale.
Sono tremendamente arrapato, in tribunale non l’ho mai fatto, dev’essere eccitante, e anche molto discreto, tanto se ci vogliono 26 anni per una causa civile, chi mai verrà a romperci i coglioni in una mezz’oretta di sesso.
Appena arrivati ho uno screzio con l’agente di guardia.
Il problema è che nell’aula A, stanno aspettando Gustavo Latopa, ex latitante e puttaniere pentito che si è deciso a rilasciare dichiarazioni, quindi oggi devono perquisire chi entra.
E che diamine, sono disarmato, è che questa ha cominciato già in macchina con la fellatio, è logico che spunti qualcosa dai pantaloni.
Dopo essermi denudato, per conferma, sulla porta di ingresso, finalmente ho superato l’ostacolo della guardiania, adesso ci resta solo che goderci l’ebbrezza del sesso.
Ora sono io a dare sfogo alle mie fantasie, scegliendo la sala dei “Procedimenti non risolti”.
Voglio proprio fare un bel “interrogatorio” alla mia no prof.
Lei è una furia, l’amplesso si scatena, fino a che, urtando uno scaffale nella foga, mi piomba addosso il faldone di un disastro aereo.
Era quello sulla strage del “Grande Nibbio”, macchina volante di Leonardo da Vinci, probabilmente abbattuta da un terrorista Ghibellino con una fionda.
Caso ancora aperto dal 1508, per un peso totale di 147kg di scartoffie, che mi fratturano tibia e perone.
Impacciato e claudicante termino il rapporto, sprezzante del dolore.
Come prevedevo, a parte la guardia all’ingresso, nessun disturbo. Qui, alla fine, è il massimo della privacy.
Segreto d’ufficio rigoroso e poi anche se scappi con gli incartamenti degli ultimi cinquant’anni di segreti italiani non ti si filano manco per scherzo.
Poi da queste parti non mi conosce nessuno.
Peccato che fuori dal palazzo incontro Franceschino che sta cercando un avvocato e Serialdriller che si è incatenato ai cancelli, minacciando lo sciopero della fame a causa del suo sfratto dalla villa di Porto Cervo.
Inoltre c’è un’intera armata di giornalisti e paparazzi che fotografano a manetta perché, nell’aula B, si sta tenendo il processo sui rifiuti tossici ad Arturo Lamerda, noto magnate dello spurgo pozzi neri.
Fortunatamente mia moglie, che mi ha visto in TV, si è bevuta la scusa che ero lì per contestare una multa.
La prossima volta che una mi dice “ti porto in tribunale”, gli rispondo: Ma non possiamo andare in un campo di pannocchie come si faceva una volta?
Nulla di ció é realtà. Trattasi di opera pseudoletteraria, delirio o illusione.