Vi racconto un po' delle mie avventure erotiche in India, sperando di interessarvi, e magari se domani andrete in India come turisti o lavoratori, potrà esservi utile la mia narrazione.
Premessa: un anno fa la multinazionale per cui lavoro mi ha proposto una trasferta lunga in India, a Jaipur, per l'automazione di una centrale elettrica. Trasferta decentemente remunerata e scatto di carriera, in cambio a disponibilità incondizionata alla trasferta. Discusso in famiglia, deciso, partito. Fine della premessa.
Jaipur è una città del nord ovest, grande, 3 milioni e passa di abitanti; a Jaipur le occasioni erotiche non mancano. A questo aggiungete il cambio favorevole: 1 euro = 77 rupie, un indiano che guadagna discretamente prende 2000 rupie al mese, facile fare i calcoli.
Una top escort può prendere dalle 1000 alle 5000 rupie, asecpnga delle prestazioni. In alternativa può chiedere 100 dollari. Cifre assai abbordabili.
Stesso discorso per i massaggi tantra, favolosi.
La mia prima scelta è stata Jayanti, una vera bellezza indicatami da un commercialista del posto.
Jayanti è una tipica bellezza indiana; 24 anni reali, alta più di 1.70, capelli e occhi nerissimi, labbra carnose ma non volgari e naturali, lineamenti bellissimi, pelle olivastra, quarta di seno non rifatto, gambe lunghe, gran lato B, molto tonica, formosa.
Riceve i clienti solo per passaparola e successivo contatto telefonico. Lavora in un cottage alla periferia, lo definisce "seconda casa", lei abita in centro città.
Mi riceve in un sari semitrasparente, sotto ha solo un perizoma nero. In salotto mi offre un tè con biscotti al cocco, parliamo (in inglese) per un po'. Con estrema grazia mi avvicina un po' alla volta, alla fine mi bacia, mi accarezza la nuca, e ci accordiamo per 100 dollari per una cosa ben fatta, senza fretta.
Facciamo la doccia assieme, io sono già molto carico ma cerco di trattenermi, penso all'italia, alla segretaria brutta che ho in ufficio per calmarmi.
Ci spostiamo in camera da letto, bella, luci soffuse, letto giapponese grande.
Lei parte con baci e abbracci come una fidanzata, poi inizia una specie di massaggio all'addome accompagnati da morsetti al petto e io faccio fatica, acci che gnocca, ben depilata, pelle di seta, denti bianchissimi perfetti.
Lentamente passa a una specie di massaggio lingam, che poi trasforma in un BBJ molto ben fatto, e mi guarda maliziosa mentre me lo fa. Sto per esplodere e glielo dico, lei allora si toglie, mi lascia in pace qualche seocndo, scherza un po', poi...
RAI1 a smorza, lei tutta sdraiata sopra di me, mi bacia a fondo, mi ansima nell'orecchio, dopo 5 minuti sto per venire e glielo dico, allora si stacca e procediamo ancora in RAI1 ma di fianco, a cucchiaio, con lentezza, mi prende le dita in bocca e me le succhia.
Dopo un po' riprendiamo a smorza, e in pochi minuti sento che sto per venire ma la lascio fare, ed esplodo felice.
Restiamo un po' a letto vicini, lei fuma una gold flake e io bevo un the.
Per me è venuto tardi, lei non mette certo fretta ma io mi faccio una doccia rapida, la saluto promettendole di tornare e riparto alla volta del mio albergo.
Una così in Italia non avrei potuto permettermela, chissà quanto mi avrebbe chiesto !!!
Premessa: un anno fa la multinazionale per cui lavoro mi ha proposto una trasferta lunga in India, a Jaipur, per l'automazione di una centrale elettrica. Trasferta decentemente remunerata e scatto di carriera, in cambio a disponibilità incondizionata alla trasferta. Discusso in famiglia, deciso, partito. Fine della premessa.
Jaipur è una città del nord ovest, grande, 3 milioni e passa di abitanti; a Jaipur le occasioni erotiche non mancano. A questo aggiungete il cambio favorevole: 1 euro = 77 rupie, un indiano che guadagna discretamente prende 2000 rupie al mese, facile fare i calcoli.
Una top escort può prendere dalle 1000 alle 5000 rupie, asecpnga delle prestazioni. In alternativa può chiedere 100 dollari. Cifre assai abbordabili.
Stesso discorso per i massaggi tantra, favolosi.
La mia prima scelta è stata Jayanti, una vera bellezza indicatami da un commercialista del posto.
Jayanti è una tipica bellezza indiana; 24 anni reali, alta più di 1.70, capelli e occhi nerissimi, labbra carnose ma non volgari e naturali, lineamenti bellissimi, pelle olivastra, quarta di seno non rifatto, gambe lunghe, gran lato B, molto tonica, formosa.
Riceve i clienti solo per passaparola e successivo contatto telefonico. Lavora in un cottage alla periferia, lo definisce "seconda casa", lei abita in centro città.
Mi riceve in un sari semitrasparente, sotto ha solo un perizoma nero. In salotto mi offre un tè con biscotti al cocco, parliamo (in inglese) per un po'. Con estrema grazia mi avvicina un po' alla volta, alla fine mi bacia, mi accarezza la nuca, e ci accordiamo per 100 dollari per una cosa ben fatta, senza fretta.
Facciamo la doccia assieme, io sono già molto carico ma cerco di trattenermi, penso all'italia, alla segretaria brutta che ho in ufficio per calmarmi.
Ci spostiamo in camera da letto, bella, luci soffuse, letto giapponese grande.
Lei parte con baci e abbracci come una fidanzata, poi inizia una specie di massaggio all'addome accompagnati da morsetti al petto e io faccio fatica, acci che gnocca, ben depilata, pelle di seta, denti bianchissimi perfetti.
Lentamente passa a una specie di massaggio lingam, che poi trasforma in un BBJ molto ben fatto, e mi guarda maliziosa mentre me lo fa. Sto per esplodere e glielo dico, lei allora si toglie, mi lascia in pace qualche seocndo, scherza un po', poi...
RAI1 a smorza, lei tutta sdraiata sopra di me, mi bacia a fondo, mi ansima nell'orecchio, dopo 5 minuti sto per venire e glielo dico, allora si stacca e procediamo ancora in RAI1 ma di fianco, a cucchiaio, con lentezza, mi prende le dita in bocca e me le succhia.
Dopo un po' riprendiamo a smorza, e in pochi minuti sento che sto per venire ma la lascio fare, ed esplodo felice.
Restiamo un po' a letto vicini, lei fuma una gold flake e io bevo un the.
Per me è venuto tardi, lei non mette certo fretta ma io mi faccio una doccia rapida, la saluto promettendole di tornare e riparto alla volta del mio albergo.
Una così in Italia non avrei potuto permettermela, chissà quanto mi avrebbe chiesto !!!