L'altro giorno c'avevo da andà a mignotte…
lo so, sò fine... lo dicono anche le mie pay
ma non credo che si riferiscano ai modi
né al cervello... né tanto meno all'olfatto.
Ad ogni modo, come sempre accade:
appuntamento fissato, Raccordo intasato…
e allora via con lo zigo zago fra le auto in coda
perché con le pay mi piace essere puntuale,
magari con chiunque altro no, ma con loro sì.
Comunque, scalpita sgomma sterza di botto
gira che ti rigira, mi ritrovo sempre al chiodo.
Una tzigarra vince l'attesa e stempera il nervosismo.
Occhio fuori dal finestrino e ti vedo una lumachina
beh, non proprio una lumachina ma un bel lumacone
di quelli che la mia bisnonna faceva spurgare
una settimana intera in una cesta di vimini
prima di cucinarceli la domenica al sugo
che s'arrampica sullo spartitraffico di cemento
per raggiungere gli oleandri.
Mi piacciono le bestiole, soprattutto quelle che non parlano,
e se cotte mi hanno sempre stomacato
vive mi fanno una gran simpatia
perché mi ricordano me stesso: si trascinano sbavando
in un minuscolo angolo di questo pianeta
e penso: "lumachina, che c**zo ci fai qui?
Fai parte di una colonia? Vivete in mezzo al Raccordo
da generazioni immemori?
Oppure sei la lumaca più fortunata del mondo
riuscita ad attraversare indenne tre corsie autostradali
all'ora di punta e col passo non proprio svelto?"
Intanto la lumachina stava già due macchine avanti a me.
"C**zo, me sa che stavolta faccio tardi sul serio".
ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET