Così ci lasciò Jules Bonnot, mentre l'esercito l'assediava con la dinamite, lui scriveva queste parole:
Era la felicità che avevo inseguito per tutta la vita, senza esser capace neppure di sognarla.
L’avevo trovata, e scoperto che cosa fosse.
La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla quella felicità.
Non me lo avete concesso.
E allora, è stato peggio per me, peggio per voi, peggio per tutti.
Dovrei rimpiangere ciò che ho fatto? Forse. Ma non ho rimorsi.
Rimpianti sì, in ogni caso nessun rimorso…
e io, ben più misero, sto qua a sboccià Pampero all'una di mercoledì notte, solo, con il cane, l'illusione di un amore che mi ha tenuto lontano da me stesso per 3 anni, facendomi dimenticare tante, troppe cose..
Ma un uomo deve sapersi rialzare, lo so..
Però stasera lasciatemi qui, con la bottiglia e un urlo di dolore e amore che vorrei lanciare ma che mi si spezza in gola, perchè sarebbe soltanto un'ammissione..di colpevolezza, ma soprattutto di debolezza.
E dunque si torna sulla Strada, in qualche appartamento dal copriletto usa e getta, usa e getta come le emozioni, maledette emozioni, che prima le usiamo e poi ci gettano..
Ed Er Califfo canta, perchè Io Non Piango..
Se non hai la birra puoi sempre trovare del whisky, sigarette, ma se non hai amore non hai un cazzo