MARIA, notturna, viale Toscana/via Ripamonti: principiante dalle belle gambe

Circa un mese fa ho provato questa bella cavalla. Pure io ingriffato dalle gambe lunghe e affusolate, minigonna e stivali.  Dalla vettura mi sembrava che fosse nuda, con la pelle al vento, ma poi in auto ho scoperto che usava dei leggings color pelle che la facevano apparire come nuda. Ma questo vale per la mia esperienza.

Ho contrattato sul prezzo e con VU avrei fatto RAI1, BBJ (fondamentale) e Daty. Dopo il primo semaforo su Ripamonti -praticamente davanti alla ex Car Zeta, oramai chiusa da anni, parcheggio in una vietta senza problemi.

Ci accingiamo ad arrivare al portone e con noi entra un 30 enne che prende pure l'ascensore. Ho sentito un po' di disagio visto il suo abbigliamento da lavoro. Entro in questo monolocale, pongo i dobloni sul piano della cucina e inizio speranzoso l'avventura. Si toglie le calzelunghe, maglia e reggiseno. Devo dire che il corpo è molto sexy. Una seconda di seno su un corpo magro, bel culetto e gambe da paura.
Iniziamo le note dolenti: pure io senza panta e boxer e lei che tira fuori il gommino. Al che le rispondo che avevamo pattuito BBJ. Prende le salviette e pulisce il fratellino dal momento che -penso ci sia una persona nel bagno per la sua sicurezza o controllo e sia per questo inutilizzabile -.  Svogliatamente lo prende in bocca ma dopo 2 minuti e dico due, decide di mettere su il cappuccio.

Al che le ricordo che avevamo convenuto diversamente. ma non c'è niente da fare. Inizia quindi un BJ che non mi dice niente e mi chiede, dai scopiamo. La metto alla pecora e inizio a stantuffare...dopo qualche minuto inizia a farmi fretta...e come conseguenza il fratellino si "ritira". le chiedo gentilmente che la scopata era finita e di finire con un BBJ.  Al che risponde, ma io l'ho già fatto all'inizio. Io rispondo, si ma solo per due minuti o meno. Lei ribadisce che quanto pattuito era stato fatto.

Incazzato dico, Ok andiamo via. Mi rivesto e le chiedo 15 indietro. Ma si rifiuta. Ok ma sei scorretta. Ultima mia frase.
Volevo lasciarla li a piedi aprendo subito la vettura ma lei è stata lesta ad arrivare ed aprire la porta. La accompagno sulla salita di Ripamonti e prima parte della discesa e la lascio però a 20 metri dal semaforo, solo per mia privacy dal momento che quell'incrocio è molto illuminato e trafficato.

Per il sottoscritto l'esperienza è assolutamente da non ripetere.
HA

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Anal, Bbj & Cim lover- Recensore su GF dal 2014.

Sì, invitante, mi sembra un termine appropriato. Credo con il giusto sovraprezzo potrebbe offrire rai2, poi sono anche tentato da Camelia di Trezzano. Vedremo, cmq farò sapere.
Una sera dovremmo organizzare una birretta, pre o post incontro. Sarebbe una cosa simpatica.

Ciao. Non ho ancora puntato a incontrarla di nuovo, ma è presente, ha limitato le pause anche durante le feste. Quando pattuglio la circonvallazione la noto, magari ad uno dei giri la perdo perché sta lavorando, ma a quello successivo c’è. Le ho visto addosso dei gambaletti neri, mi pare, ma le cosce sono sempre scoperte e l’insieme è molto invitante.

Ciao, avete più visto Maria? volevo fare un salto da voi nel week end e vorrei rivederla, il pensiero di quelle belle gambe al vento mi coglie spesso.
saluti

Credo ci sia un locale nella via dove è il portone della sua casa, ho la sensazione che uscissero da un posto dove avevano mangiato. Due o tre adulti e 5 o 6 bambini sui 10-12 anni. Uno degli adulti ha fatto un commento e gli altri hanno detto qualcosa. Ripeto a me importava poco, era impossibile mi conoscessero ne avessimo conoscenze in comune. Però un minimo di imbarazzo l'ho avuto.
L'aria della ragazza non mi è sembrata così innocente/ingenua, ero attendo in appartamento a che non ci fossero sorprese onestamente.
I fatti sono tuttavia che nulla di male è accaduto, ha provato a chiedermi 2VU ma senza esito.

Gastone80:

Io non sono della zona e quindi poco mi importa, ma quando è salita, scesa dall'auto, e nel breve tratto per arrivare da dove ho posteggiato a casa sua sgamo assoluto. Ho giusto incontrato una comitiva di adulti e bambini.

Accidenti, la sfiga niente meno di una comitiva! Di norma però non c’è nessuno in quella via di notte, soprattutto per la mancanza di esercizi pubblici. Da Maria sono stato un’altra volta, oltre quella che ho raccontato, e un’altra passavo in macchina e ho visto lei con un cliente. È tanto se, in tutto, ho incrociato un paio di persone.
Circa l’osservazione di Ominona, sono d’accordo, però preciso che Maria non è la dilettante che ti manda a monte la scopata, è la principiante che devi un po’ condurre tu, e siccome è mansueta (fino a risultare troppo passiva) problemi non ne ho avuti.
Saluti

Grazie Gastone80.

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Sognata ieri sera Maria, in buona sostanza confermo la rece di Carnevale.
Ieri sera temperatura 5/6 gradi e vedo questa ragazza cosce al vento, mi incuriosisce a accosto in intersezione via Ripamonti. Lei abito da sgamo assoluto, in pratica aveva culo scoperto, non aveva gonna, una sorta di maglietta che arrivava a coprire un terzo di sedere. Io non sono della zona e quindi poco mi importa, ma quando è salita, scesa dall'auto, e nel breve tratto per arrivare da dove ho posteggiato a casa sua sgamo assoluto. Ho giusto incontrato una comitiva di adulti e bambini.
Lei in effetti potrebbe essere + carina di viso se usasse pettinatura e un trucco + appropriato.
Era infreddolita, poverina, le ho + volte consigliato calze attillate, ma è vero che così minuta le gambe nude certo attirano + clienti. L'avessi vista vestita normale non mi sarei fermato.
Cmq venendo ai fatti, vu per rai1 e bj. daty e leccata tette libera.
Non partecipa molto, attenzione al modo in cui mette il preservativo senza togliere aria per nulla in parte terminale, rischio rottura, ho poi fatto io.
Seno una seconda bella direi, da svestita sedere appare tuttavia davvero troppo magro.
Nel complesso se fossi della zona non rischierei, meglio Anna sotto l'orologio, a parte carico scarico il resto è anonimo (ieri l'ho vista ma avevo appena finito primo colpo e non l'ho caricata).
Saluti

carnevale grazie per la testimonianza

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L'avevo adocchiata circa un mesetto fa, mi era parsa molto carina e degna di nota proprio come da tua rece. Grazie per il racconto!
È vero poi che l'inesperienza attira, ma personalmente per VU preferisco andare su un sogno di sicuro impatto.

In viale Toscana, provenendo dal Naviglio e procedendo verso piazzale Lodi, appena prima del semaforo in cui si incrocia via Ripamonti, aspetta Maria. Coordinate approssimative: 45.446231, 9.197767. A tarda ora, la corsia riservata alla svolta a destra consente di avvicinarla senza intralciare eccessivamente il traffico.
Mi dice di essere albanese e di avere 20 anni. Pare simpatica, certo è molto tranquilla, ma non sa raccontarmi grandi cose perché non conosce la lingua. In compenso mi ripete mille volte “che freddo”.
Offre il boccafiga coperto a casa sua per 50 marenghi, la soluzione per la quale la arruolo. L’alternativa era un accredito di 100 per avere l’orale preliminare scoperto, ma senza possibilità di venirle in bocca: non ho neanche intavolato la contrattazione perché la base di partenza era troppo esosa per me. Non dà il culo. Non mi è parsa propensa alla consumazione in macchina ma, come ho detto, non è stato facile capirsi.
È alta circa 1,65, longilinea, tonica, viso la cui forma ellittica è evidenziata dal giro dei capelli castani lunghi raccolti, carino ma sminuito nel suo potenziale fascino da un’espressione smarrita, quasi imbambolata, che non la abbandona mai. La cosa che si nota di più sono le gambe, non delle gambe tornite, bensì gambe magre ma di bel disegno, due colonnine che sorreggono un culetto perfettamente proporzionato, peraltro tutte in mostra anche in queste notti umide, da sopra lo stivale bianco di pelo fino all’inguine, senza calze. A casa scopro che ha una seconda di seno, carnagione scura, pelle piacevole al tetto e meno, in certi punti, alla vista perché un po’ segnata.
La casa è vicina, direi un 700 metri, e senza problemi di parcheggio. Consta di almeno una stanza da letto e di un bagno, di cui nella circostanza non ho saggiato l’attrezzatura perché venivo diretto da casa mia già sciacquato. Tutto dignitoso e pulito, stabile nella norma della zona, temperatura interna gradevole appena accende il caminetto elettrico, luce bianca quasi tagliente che un’eventuale prossima volta le chiederei di abbassare.
Ci spogliamo, lascia che le tolga io il reggiseno, si struscia un attimo, senza problemi si fa toccare le tette e leccare i capezzoli, che si induriscono, mi ricambia con qualche toccatina. Non occorre altro al sursum corda e si comincia con il pompino protetto, lei seduta sul letto, io in piedi: trattamento sensibile ma elementare e ripetitivo. Passiamo alla penetrazione. La figa è depilata, con qualche millimetro di ricrescita, e strettina. Certo non mi dispiace trovare quella che non si è ancora ciulata tutta Milano, però se si aggiunge il fatto che lei è ancora impacciata diventa un problema: incontro resistenza, il mio uccello a tratti si sente respinto. Ad un certo punto le chiedo io di usare il lubrificante che ha a portata di mano e così possiamo riprende e concludere con soddisfazione. In compenso mi asseconda nella posizione che desidero, la pecorina inginocchiati sul letto e poi con lei sdraiata sulla pancia. Aiuta anche passandosi la mano dietro e solleticandomi lo scroto. Però devo dire che la sua partecipazione è nulla (cosa che ovviamente concorreva al difficile ingresso) e non la simula.
In sintesi, scopata normale, a tariffa ragionevole, con una ragazza disponibile che due cose rendono attraente: il fisico asciutto da fighetta ventenne, che già in strada non passa inosservato; gli impacci da principiante. Tutto infatti testimonia che è alle prime armi. Ha lì il lubrificante e non lo usa finché non glielo propongo io. Dalla vita in giù è molto provocante, fra stivali bianchi, gambe scoperte e una sorta di culotte di pelle/similpelle sopra le mutande, mentre si copre il busto con una felpina blu da tuta con cerniera e tasche per le mani infreddolite che stona con il resto. Sta in strada senza calze, tanto che aveva la pelle d’oca e in macchina mi teneva la mano anche per riscaldarsi, e si lamenta del freddo. La comunicazione stentata, poi, accresce il senso di tenerezza che ispira. Le chiedo perché non mette le calze e mi risponde “così lavoro” (come se le sue gambe potessero sfigurare con un bel paio di calze nere eleganti o, meglio ancora, volgari). Le domando se può tenere gli stivali durante i preliminari; si duole “io male” e scopre il malinconico pedalino di spugna. Prima di uscire si rinfresca davanti allo specchio pettinatura e rossetto, dicendo: “così bella”. Riaccompagnandola compio un paio di imprudenze alla guida e commenta: “così paura”. Insomma, è a tal punto disarmante che mi fa dimenticare quello che ancora non sa fare, cerco di incoraggiarla e apprezzo la sua semplicità.