Bar Bellavista, Monte Ceneri.
Facente parte ai tempi felici del poker del Ceneri, con l'indimenticato Monna Lisa, l'orrido Ronco e per breve tempo il bar Alpi, adesso rimane desolatamente solo.
Si accede da una porticina suonando un campanello e ci si inerpica per una stretta scala. Il bar è al piano superiore. Sulla terrazza esterna è stato aggiunto una specie di gazebo chiuso, adibito a sala fumatori.
Fatta salva la vista strepitosa, il locale è piuttosto squallido, un barettino con seggioloni e divanetti sicuramente più volte riciclati.
Il parco gnocca presente rispecchia il livello del locale, un misto rom e domingo dal chilometraggio piuttosto elevato.
Si salva una rom alta, capelli lunghi neri, non guarda in faccia nessuno ed è costantemente attaccata al cellulare. Mi siedo vicino a lei e la guardo, sperando in un segno d'interessamento.
Si sposta e continua a messaggiare! Trattengo l'impulso di fare commenti, pago ed esco. Mi rimane addosso quell'odore stantio da bettola. Non so in virtù di quale arte sciamanica un posto del genere sia tutt'ora aperto.