Incredibile come dopo due millenni le parole del sommo poeta riescano a esprimere al meglio l'emozione di noi punter (ma anche di semplici innamorati) mentre si pensa a future avventure pomeridiane o serali.
Canto XXXII. Amerò
Amerò, mia dolce Ipsitilla,
mia delizia, mio tesoro,
fammi venire da te nel pomeriggio.
E se lo farai, organizzati così:
che nessuno chiuda il battente dell'ingresso,
e non andartene fuori,
e resta in casa e prepara
nove ininterrotte scopate.
Anzi se farai qualcosa, ordinalo subito:
sono qui, sdraiato dopo pranzo, e supino
perforo col cazzo tunica e mantello.
Canto XXXII. Amerò
Amerò, mia dolce Ipsitilla,
mia delizia, mio tesoro,
fammi venire da te nel pomeriggio.
E se lo farai, organizzati così:
che nessuno chiuda il battente dell'ingresso,
e non andartene fuori,
e resta in casa e prepara
nove ininterrotte scopate.
Anzi se farai qualcosa, ordinalo subito:
sono qui, sdraiato dopo pranzo, e supino
perforo col cazzo tunica e mantello.
