Sinonimi,ma non contrari... un gioco?

muvizu:

grandioso...



grande wild!

magari, è di un poeta veneziano del 700, giorgio boffo

grandioso...



grande wild!

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Ogni volta che mi guardo allo specchio mi convinco sempre più che Dio abbia un ottimo senso humor

non trovo un topic più adatto per un'argomento così "sacro" , mi perdonerai l'OT


Ode alla Mona

Cara mona, che in mezzo a do colone
Ti xe là messa, come un capitelo,
per cupola ti ga do culattone,
e ‘l bus del cul sora xe ‘l to cielo.

Perché t’adorin tutte le persone
Ti stà coverta sotto un bianco velo,
che, se qualcun te l’alza, e che t’espone,
vittima sul to altar casca ogni oselo.

El sacro bosco ti me par de Diana,
dove un per banda ghe do mustacchioni,
che all’arca ne conduse della mana.

Notte e zorno ti fa miracoloni,
che l’acqua, che trà su la to fontana,
dà vita al cazzo, e spirito ai cogioni.

muvizu:

per verso, per rima e per fuori come un cammello

gray panthers power!  hahahahaha

per verso, per rima e per fuori come un cammello

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Ogni volta che mi guardo allo specchio mi convinco sempre più che Dio abbia un ottimo senso humor

non so se sei perversamente geniale o genialmente per verso

Ecco tradotto...

dedicato a chi si è fatta gonfiare il seno pensando che il suo fosse poco prominente.. dedicato a chi ha le efelidi sul corpo...dedicato a te,donna,che anche se ti possono chiamare troia,puttana e darti valutazioni a suon di VU oppure donna che hai ferito il cuore e l'ego di un uomo perchè volevi altro oppure perchè a te non è dato di amare qualcun altro al di fuori del "me".. che dirti: aal mio di me ...piaci...piaci...piaci.

smciuks!


Tornai  sul seno , allora lievi curve che si ergevano quasi pudicamente sul vasto e sinuoso corpo.
Qualcosa era cambiato dall’albore di un tempo, quasi remoto, in cui mi avventurai nella scoperta di una profumata pelle.

Ricordo .

Il pelo era sottile e soffice al leggero tocco dell’impaurito me.. ormai disperso.

Se una brezza di vento,pari a un soffio, mi scompigliava i capelli uguale era la reazione della bianca pelle leggermente maculata di pelle più colorata :  si increspava, leggermente.. trasmettendo il suo corrugarsi tutto intorno,oltre il piccolo seno, a sconfinare nel bianco corpo.
Il sottile pelo, reagendo al soffio,  sembrava s’irrigidisse,ma stranamente, al tatto, rimaneva sempre soffice.
Anche il cammino risultava morbido sul seno la cui sommità di pelle brunita ergeva un piccolo capezzolo che sembrava richiamare il fermarsi.. forse per porre più attenzione alla bellezza del corpo intero o forse per indicare il riposo o l’attesa.
Quale mano aveva cambiato la naturale bellezza per trasformarla in perfezione almeno apparente?
Si .. il seno ora orgogliosamente sovrasta il bianco corpo.. quasi nulla è cambiato se non la piccola ferita,appena percettibile, nella pelle ove ora il pelo non cresce.. ma il dolce seno tuttora mantiene  e trattiene la gioia dell’essere.

Mi raccontarono che oltre il seno procedendo verso sud, oltre il bianco corpo e oltre l’ombelico si trovava la clito.
Se grande era la curiosità così fu fugace il primo incontro .. estasiato,però, ne fu l’impaurito me.

Lì, dove la corpo si divide, la clito attende… paziente, forse timorosa ma sempre attenta per non essere violata.
Il pelo è qui più fitto, ma più ordinato.
Le carezza si avventura pudicamente e con timore… si avvicina a quel pelo.. e per incanto, come per le dolci messi spostate dal vento, si  eleva un profumo… dolce.
Sdraiarsi sarebbe un sogno..mi basta aspirarne l’essenza.
La clito è ben protetta e avvolta da doppia pelle … morbida e calda.
Qui pelo non cresce e la pelle ha il colore del tramonto.
Piccoli rii scorrono festosi al di sotto di questa pelle e lì, la clito, si ritrae …nascosta.. dubbiosa a volte.. e a volte curiosa.
Oltre la clito, a poca distanza e sempre protetta dal lembo di un caldo abbraccio, la pelle si modella. Come  il letto di un carsico fiume. Qui si conserva la chiave della vita di questo splendido tu… qui si conserva la fiducia della clito.
Se il letto del fiume si inonda ..la clito risponde e canta.. canta insieme ai piccoli rii, canta insieme al fiume.. si erge, anche lei..come i capezzoli del seno.

E dolce è il perdermi in questo orgasmo.

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Ogni volta che mi guardo allo specchio mi convinco sempre più che Dio abbia un ottimo senso humor

Elgattodiablo:

La fonte... calda e morbida. Mmmmmm
Bravo muvizu... I like it! Attendiamo il seguito


Gatto.

ma grazie... il mio "neurone poeta" stava già emigrando con tanto di bastone e fazzoletto annodato sulla spalla.

l'esperimento (banale) era solo quello di dimostrare come sia possibile trasformare ,con la sostituzione di alcuni lemmi, un raccontino innocente in un qualcosa di soft core. Con l'hard preferisco il rock.

Le sostituzioni da fare sono semplici... e sistem,ando alcune incongruenze tra maschile e femminile.. punteggiature varie ne viene fuori qualcosina che ritengo... interessante.

Colline del nord : seno
Pianura : corpo
terra : pelle
erba : pelo (peli)
lievi colli (seno, inteso come singola tetta..)
piccolo colle : capezzolo
pozzo della vita : questa è difficilina... prova tu a capire cos'è..e il perchè..
Fonte : organo erettile femminile (ma se sostituisci con questa descrizione il racconto..ehm.. perde.. ehehehe
cosmo : tu (era dedicata ad una donna...)
letto di un carsico fiume : ..... ehm...
mare : orgasmo

buona lettura... poi posto la versione 'aggiustata'

enjoy


 

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Ogni volta che mi guardo allo specchio mi convinco sempre più che Dio abbia un ottimo senso humor

La fonte... calda e morbida. Mmmmmm
Bravo muvizu... I like it! Attendiamo il seguito


Gatto.

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Ama e fai ciò che vuoi.

neo_69:

eheheheh bravo.....e' farina del tuo sacco oppure l'hai presa da qualche parte??

in entrambi i casi complimenti!!

Ciao

neo

giurin giuretta l'ho fatta io... ma aspetta di vedere il prossimo post che invio tra un attimo.. :-)
di questa poi posterò la versione... giusta..ma vorrei vedere se ci riescono i forumisti .. lo so ci vuole non molto,ma il bello è... :-)) a dopo

ciao mitico

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Ogni volta che mi guardo allo specchio mi convinco sempre più che Dio abbia un ottimo senso humor

eheheheh bravo.....e' farina del tuo sacco oppure l'hai presa da qualche parte??

in entrambi i casi complimenti!!

Ciao

neo

Ovvero mai bere una sambuca appena prima di pranzo...

Il titolo del post è la chiave di lettura... dedicato ad un mio 'ex e dolce' batticuore e esteso alle ragazze del Bar.



Tornai  sulle colline del Nord, allora lievi curve che si ergevano quasi pudicamente nella vasta e sinuosa pianura.
Qualcosa era cambiato dall’albore di un tempo, quasi remoto, in cui mi avventurai nella scoperta di una profumata terra.

Ricordo .

L’erba era sottile e soffice al leggero tocco dell’impaurito me.. ormai disperso.

Se una brezza di vento,pari a un soffio, mi scompigliava i capelli uguale era la reazione della bianca terra leggermente maculata di terra più colorata :  si increspava, leggermente.. trasmettendo il suo corrugarsi tutto intorno,oltre i piccoli colli e a sconfinare nella bianca pianura.
La sottile erba, reagendo al soffio,  sembrava s’irrigidisse,ma stranamente, al tatto, rimaneva sempre soffice.

Anche il cammino risultava morbido sui lievi colli la cui sommità di terra brunita, si ergeva un altro piccolo colle che sembrava richiamare il fermarsi.. forse per porre più attenzione alla bellezza della pianura intera o forse per indicare il riposo o l’attesa.
Quale mano aveva cambiato la naturale bellezza per trasformarla in perfezione almeno apparente?
Si .. quei colli del Nord ora orgogliosamente sovrastano la bianca pianura.. quasi nulla è cambiato se non la piccola ferita,appena percettibile,lì.. nella terra ove l’erba ormai non cresce.. ma le dolci colline tuttora mantengono  e trattengono la loro gioia dell’essere.

Mi raccontarono che oltre i colli procedendo verso sud, oltre la bianca pianura e oltre il pozzo della vita si trovava la fonte.
Se grande era la curiosità così fu fugace il primo incontro .. estasiato,però, ne fu l’impaurito me.

Lì, dove la pianura si divide, la fonte attende… paziente, forse timorosa ma sempre attenta per non essere violata.
L’erba è qui più fitta, ma più ordinata.
Le mani si avventurano pudicamente e con timore avvicinandosi a quell’erba per accarezzarla.. e per incanto, come per le dolci messi spostate dal vento, si  eleva un profumo… dolce.
Sdraiarsi sarebbe un sogno..mi basta aspirarne l’essenza.
La fonte è ben protetta e avvolta da doppia terra … morbida e calda.
Qui l’erba non cresce e la terra ha il colore del tramonto.
Piccoli rii scorrono festosi al di sotto di questa terra e lì, la fonte, si ritrae …nascosta.. dubbiosa a volte.. e a volte curiosa.

Oltre la fonte, a poca distanza e sempre protetta dal lembo di un caldo abbraccio, la terra si modella, come  il letto di un carsico fiume.
Qui si conserva la chiave della vita di questo splendido cosmo… qui si conserva la fiducia della fonte.
Se il letto del fiume si inonda ..la fonte risponde e canta.. canta insieme ai piccoli rii, canta insieme al fiume.. si erge, anche lei..come i piccoli colli delle colline del Nord.

E dolce è il perdermi in questo mare.

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Ogni volta che mi guardo allo specchio mi convinco sempre più che Dio abbia un ottimo senso humor