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franceschino
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Dove sarai Nina? Ti ho cercato per anni. Non so dove sei, non so neanche come sei fatta ma ti ho cercato per anni.

Ma ora so dove trovarti, qualcuno mi ha dato delle informazioni molto circostanziate: sull'Aurelia.

Dannati sti consoli romani che facevano strade lunghe migliaia di chilometri. Ma non saranno meglio i viali di Bologna che ogni duecento metri cambiano nome?

Ma io ti troverò Nina.

Km 4. Avvisto un gruppetto di 3 ragazze, una dev'essere lei:

- "sei tu Nina?" -

- "si, io sono Nina, lei è Pinta e lei è Santa Maria. Una pompa in macchina son 2VU" -

- "da tutte e tre?" -

- "no, 2VU a testa" -

Mi sa che mi stanno cojonando, ma devo provare o non troverò mai Nina.

Km 128. Nina, 35 anni italiana. VU-20. Mi confessa che la chiamano tutti Nina, ma è un diminutivo del suo nome vero che è Meteorina.

Mentre sono costretto ad abbassare, dal tanfo, i finestrini le chiedo come mai abbia questo nome singolare.

È dovuto ad una rara forma di meteorismo da cui è affetta fin dalla nascita.

Km 286. Nina, brasiliana, bellissima manza, dev'essere per forza lei. 1 metro e 85 almeno, la si riconosce per la voce grossa e un po' roca. Sto per darle 30, ma vuole 1VU, però è tanta, ne vale la pena.

Mi chino a prendere gli altri 20 ed avverto come una strana sensazione di bruciore al deretano...

Km 429. All'altezza di Genova. Nina, anni 98, forse di più. Ma potrebbe essere lei.

Vuole VU+20 ma se Nina è tanto famosa un motivo ci sarà... effettivamente uno dei migliori BJ senza dentiera della mia vita.

Glielo dico pure:

- "Lo sai che sei famosa?" -

Lei fa la modesta.

- "Famosa io? Ma va' quello più famoso in casa era mio fratello Nino" -

"Scusa Nina, non vorrei sembrare indiscreto, quanti anni hai?" -

- "Sono del '18" -

Faccio un po' il ruffiano

- "li porti bene ad occhio te ne avrei dati sui 94?95 -

Mi guarda contentissima.

- "Grazie!!! Io sono del 1818 -

- "Com'è che fai di cognome?" -

- "Bixio, perché?" -

Ah ecco, mi pareva.

Sono estenuato, sono arrivato a Ventimiglia ormai, ma non perdo le speranze.

Adocchio una bellissima ragazza nera. Non mi pareva Nina fosse nera ma ha un braccialetto al polso con scritto Nina.

- "Sei tu Nina?" -

- "Si, ma...." -

Cominciano ad arrivarmi sassate sul cofano e sui fanali della macchina.

Poi spunta quest'energumeno nero enorme.

- "Oddìo il pappone" -

Non faccio a tempo a dirlo che mi ha già corcato di botte e sfasciato la macchina a colpi di machete.

Era Abdul, m. 2,08, ex miliziano Congolese e cugino di Nina, che non fa la pay. Erano solo due poveri clandestini che tentavano di passare illegalmente la frontiera fino a quando non sono arrivato io ad illuminarli coi fari.

Devo tornare indietro, forse non l'ho vista, forse quando sono passato io l'avevano appena caricata.

Ma io devo sapere, devo capire fino a dove si può arrivare con Nina.

Stanco, dolorante. Faccio molti km a ritroso ma ora forse lo so fin dove posso spingermi.

Nina 19, italiana, all'incrocio.

Ha pensato a tutto lei.

Aveva bevuto 8 coca-havana e io avevo i fanali rotti.

Mi ha spinto diretto contro il palo del semaforo.

Quello che si prova non si può spiegare qui ...