NOME : Milissa
AGENZIA : Indipendente
NAZIONALITA : Russa
ETA’ DICHIARATA: 23
ETA’ RILEVATA: Credibili
CONFORMITA’: 90% (le foto le peggiorano il viso)
SERVIZI USUFRUITI: DFK, RAI1, DATY, DIGIT, BBBJ, DT, BLS, CIF, CIM, ANAL
RATE DI PARTENZA: 12VU
RATE CONCORDATO: 12VU + 2VU (ANAL EXTRA) + 1VU (CIF EXTRA)
DURATA DELL’INCONTRO: 3 H
DESCRIZIONE FISICA: Viso più bello dal vivo, seno seconda, culo non proprio marmoreo, occhi verdi, capelli neri, fisico da velina giovane, altezza 1,70 m.
LOOK: 7
SERVIZI: 9,5 (se non avesse interrotto l’ anal, si sarebbe meritata un 10)
ATTITUDINE: GFE / PSE
REPERIBILITA’: Ottima
FUMATRICE: Non credo
LOCATION: Milano
BARRIERE ARCHITETTONICHE: ascensore
IGENE: Ottima
ABILITA’ LINGUISTICHE: Inglese scarso
LINK: INDEX EF. (Milissa 54569
Ancora rammaricato dalla delusione con Sasha, non riuscendo a darmi pace, volevo rifarmi con qualcosa di valido. Fortunatamente segnalano la presenza di Milissa ex YDG.
L’ avevo messa preventivamente in agenda, grazie alle recensioni positive, in cui si elogiano qualità e doti, perciò decido d’ incontrarla.
Un particolare della recensione di gatsby.J, ha fatto si che optassi per un incontro di tre ore, di seguito la parte : “…Una fica così e proprio un sogno, un piccolo scrigno perfetto, con un sapore fantastico.
Una di quelle fiche che leccheresti per ore, per cui ti consumeresti la lingua, ma il vero segreto è la totale consapevolezza che Mellissa se la sta spassando alla grande. Sarà pure un business, ma è tutta un fremito, un lago, una capacità totale di abbandono all'altro che mi manda fuori di testa…”
Sono in brodo di giuggiole, è esattamente quello che vado cercando ad ogni meeting ma, puntualmente, vi è sempre qualcosa di negato o irreale.
Guardo la scheda servizi, invio un primo messaggio, peccato che l’ anale non sia concesso come del resto la venuta in bocca e in faccia. Passano le ore, non ricevo risposta, ritorno a visionare la sua pagina e… madre de dios! I servizi mancanti sono comparsi come per magia. Non esito un istante a sceglierli, il CIM fortunatamente era compreso nel prezzo. Secondo messaggio in sostituzione del primo, intanto rimango in attesa.
Ancora nulla, niente di niente, tutto il giorno ad aspettare, avevo perso le speranze.
Ormai era sera tarda, quando mi cade l’ occhio sul numero di telefono e… ma porco giuda maledetto, era sbagliato!
Chissà a chi è arrivata la proposta di meeting in Milano con CIF e ANAL inclusi? Vabbè lasciamo perdere, inconvenienti che capitano, solo a me, ma capitano.
Copia incolla alla velocità della luce e finalmente il messaggio va a buon fine, dopo quindici minuti ricevo risposta affermativa. Vado a letto felice e contento, sperando nel domani.
Solita trasferta per recarmi all’ hotel. Giunto nei pressi, mi messaggia chiedendomi se deve aspettare. Faccio presente che in quindici minuti sono da lei, risponde dicendo: << ok, mi vesto ed esco>>. Ho pensato “boh, aspetterà al piano, d’ altronde mi è già capitato”.
Arrivo, parcheggio e a pochi minuti dall’ ora concordata mando un messaggio con richiesta numero di stanza.
Risposta: << ti aspetto all’ hotel>>, “si ma dove porcocacchio!” subito penso.
Decido di rischiare, giro l’angolo e mi avvio verso l’ albergo, da lontano scorgo una sagoma femminile, man mano che mi avvicino capisco che è lei, vestita normalmente, assolutamente non provocante, cappello da donna, giacchetta, fuseaux e stivaletti. Azz un “Misunderstanding” che tradotto in italiano corrispondere ad un Mavaff… riferito a me!
Malgrado le avessi mandato due proposte per appuntamento incall, non aveva capito, preparandosi per un’ outcall. Nessun problema, il pirla sono io, dovevo intuirlo al volo, cercando di rimediare da subito senza nemmeno farla uscire.
Sempre più vicino, non posso fare a meno di notare che dal vivo è più bella che in foto;
il primo pensiero passato per la mente è stato: "dio santo ma, chi è quel disgraziato che ti ha deturpato le foto del book", occhi verdi stupendi, labbra da baciare per ore…
Giunto dinanzi a lei, neanche il tempo di presentarci, mi bacia immediatamente in bocca “mamma mia cominciamo bene…” Successivamente il panico, per due motivi, primo, ormai me la stavo trombando con gli occhi, secondo, non riusciva a capire che, non dovevamo andare al mio albergo ma, in camera sua. Dopo un’ estenuante dialogo, finalmente riusciamo ad intenderci. “Mettetevi nei miei panni, dovete trombare con una, ce l’avete davanti e non riuscite nemmeno a farle comprendere dove bisognerebbe andare , cinque interminabili minuti d’ angoscia e sgomento!”
Scusandosi, mi prega di non seguirla immediatamente, se no alla reception ci avrebbero fermato, "non l' avrei fatto sicuramente". Rassicurandola di aver capito, me ne sono andato, per poi ritornare dopo una decina di minuti e raggiungerla al piano. Anche qui devo attendere, malgrado la cortese richiesta del numero di stanza.
Mi aveva messaggiato dicendo che sarebbe uscita a prendermi, problema che ero sempre li ad aspettare come un pirla, monitorando due corridoi in contemporanea, più gli ascensori e di lei nemmeno l'ombra, con l'ansia che qualcuno sarebbe arrivato sicuramente a guastare le feste.
Finalmente ad una mia seconda cortese richiesta, comunica il numero.
Entrando la trovo mezza svestita, senza scarpe, a mani congiunte, dove cerca ancora di scusarsi in tutti i modi, stava sistemando la stanza poverina...
Dicendole che non c'era nessun problema, di non preoccuparsi, le metto subito la lingua in bocca...
Qualche parola per rompere il ghiaccio, dove le domando, se la mezz’ ora persa si può recuperare;
risponde affermativamente di non preoccuparmi. Lascio il pattuito sulla scrivania, non mi aveva chiesto niente. Incuriosito dal suo atteggiamento, metto i soldi appoggiati, apposta su un lato e intanto mi sposto in bagno per una rinfrescata. Esco e le banconote erano nella stessa posizione, tutte attaccate, magari le avrà contate, questo non potò mai saperlo, ma vederle ancora li mi ha fatto piacere. Una delle poche che riesce a non preoccuparsi immediatamente del denaro.
Mi chiede ancora un’ istante di pazienza, si mette una specie di abito somigliante di più ad un grembiule da cucina e mentre la guardo stupito se ne esce dalla stanza. Rientra poco dopo, con due bottiglie d’acqua e bicchieri per offrirmi da bere. Ci siamo quasi… si toglie il vestito rimanendo in lingerie e reggicalze, mi domanda se voglio che indossi le scarpe, basta solo il mio sguardo, capisce, mettendosele mentre sorride.
Continuando a guardarmi si sposta in una parte della stanza con passo felino ed attiva la fiamma a un diffusore di oli essenziali, all’ aroma di ylang ylang. Non ne potevo più, seduto sul bordo del letto ad aspettarla mentre lei, con occhiate maliziose, faceva apposta a muoversi lentamente per farmi impazzire. Lo sapeva e la cosa la stuzzicava parecchio. Mi si mette di fronte, come a dire “prendimi”. Con le mani la accarezzo ovunque, pelle stupenda, la bacio e la lecco dalla pancia su fino al collo, slacciando il reggiseno mi dedico alle sue tette dai capezzoli già turgidi, fino a raggiungere la sua bocca dove abilmente mi stuzzica con un bacio non bacio, labbra incollate con colpi di lingua in profondità, per poi ritrarsi sorridendo. “Ok hai vinto, vuoi condurre, accomodati…”
Capisco che vuole campo libero, la lascio fare. Spingendomi con le mani mi fa cadere all’ indietro sul letto, mi sale sopra a gattoni baciandomi ovunque, con la lingua fa altrettanto si concentra sul petto stuzzicandomi i capezzoli, in seguito fino al collo per poi terminare sulla bocca in dfk. Bacia alla grande, rimaniamo per un po’ in quella posizione, fino alla sua scelta di dedicarsi ad altro. Abilmente ridiscende verso il pene dove tra sguardi provocatori e giochi vari si diletta in un pompino perfetto, lingua e labbra a scorrere sull’ asta, in ogni angolo sulle palle, senza uso di mani, salivato con dt annesso. Si posiziona in modo che potessi avere accesso alla figa. Con la mano comincio ad accarezzarle la schiena, scendo sul culo ed in mezzo alle cosce, senza andare immediatamente dove vorrebbe, indossava ancora le mutande.
Dopo averla stuzzicata a dovere, comincio a passarle due dita sulla figa, incredibile, le mutande erano umide! Continuo a toccarla, tanto che lei ha cominciato a simulare l’amplesso. Le dico di mettersi a 69 dove mi ritrovo a rimirare una figa stupenda “quanto avevi ragione gatsby.J, ma anche il suo buco del culo è qualcosa di meraviglioso”. Ora siamo alla pari, “adesso ti stuzzico come si deve”, mi sono concentrato su tutto quello che stava in torno , senza sfiorarle minimamente vagina e orifizio, ho atteso l’ennesimo segnale, ancora una volta ha simulato l’amplesso spingendomi la passera sulla mia bocca.
Comincio un lavoro certosino che si estende fino al suo ano, ormai la lingua giungeva in ogni dove senza seguire schematiche a ritmo variabile. In quel momento la fellatio è cambiata totalmente, mentre lo succhiava emetteva gemiti di godimento, alternando dei dt da togliere il fiato a pompaggi più frenetici.
Era pronta, oltre alla lingua ho aggiunto il dito, leccata e penetrata nello stesso momento. Uno spettacolo, gradiva parecchio. Non volevo finire in cim e prima di capitolare ho dovuto interromperla, ho concluso con lei inginocchiata davanti a me dove ha preso la mia venuta in piena faccia, con il resto che colava su tette e cosce, come se niente fosse non si è scomposta ed ha continuato a succhiare. “Minchia! Eh ragazza mia, se fai così mi mandi al creatore…” La faccio alzare e con la lingua la ripulisco in ogni dove, le succhio tutto quello che trovo sparso sul corpo, arrivo fino al seno ed esclama un mmmh… la guardo negli occhi, sorride compiaciuta e a quel punto non posso fare altro che baciarla in dfk scambiandoci il liquido seminale. Anche qui nessuna inibizione. Mentre, non corre in bagno per sciacquarsi, trova il tempo di farmi il segno con il pollice all’ insù dicendomi “you are good” capirete che, mentalmente, un secondo “Minchia!” è scappato.
Mentre aspetto che esca dal bagno, da sdraiato sul letto guardo il soffitto e penso quanto sia bella la vita quando hai a che fare con donne del genere. Torna sorridendo e prendendomi per mano mi porta nella vasca, “la ragazza continua a stupirmi”. Mi lava lei le parti intime, sempre compiaciuta, mentre ci scambiamo qualche bacio. Asciugandomi non posso fare a meno di ammirarla nella sua naturalezza, in quel momento mi chiede se faccio sport, le rispondo di si, tre, descrivendoglieli.
Uscendo dalla vasca mentre la asciugo, mi bacia ancora. Il suo modo di fare, mi sta facendo collassare.
Torniamo in camera, beviamo un po’ d’acqua e mi chiede se voglio assaggiare un mix di frutta latte, yogurt e cereali, accetto volentieri. Da nuda, si mette ad armeggiare con i vari ingredienti e il mixer “mi eccitava parecchio vederla così”, dove in poco tempo prepara per tutti e due un concentrato davvero squisito, lo consumiamo sul letto, seduti fianco a fianco, dice che sono un ragazzo simpatico mentre ci raccontiamo qualcosa di più. Ricaricate le batterie è giunto il momento del secondo giro. Subito le bocche incollate con lingua a mulinello che terminava in profondità. Mette la testa sulla mia pancia, dove inizia a succhiarlo come se fosse poggiata su un cuscino , per poi alzarsi, mettendosi perpendicolarmente. Comincia un gioco di sguardi, dove mi fa capire chiaramente, allargando anche le gambe, di dedicarmi alla sua figa, faccio di tutto per allungare i tempi, fino a quando non esclama un “sorry” divertita. Mi sistemo in una specie di 69 su un fianco, lei con la testa sulle mie gambe ed io con pieno accesso alla sua passera. Solita tecnica, mandarla su di giri e successivamente portarla all’ apice. Lavoro di lingua e dito, era un fuoco, talmente bagnata che sembrava di immergere le dita in acqua. Mentre la sditalinavo con l’ altra mano la accarezzavo ovunque, si portava alla bocca il mio dito indice, succhiandomelo avidamente.
Continuava a masturbarsi il clitoride in modo frenetico, il tutto mentre mi spompinava, fino a quando è partita del tutto. Ha praticamente smesso di succhiarmelo, lo teneva a mala pena in mano e con la testa completamente reclinata sulle mie gambe emetteva gemiti sempre più forti accompagnati da numerosi “da da da oh my good” quando si alzava per guardarmi, vederla in balia di un eccitazione pazzesca dove corrugava la fronte e serrava la bocca, mi ha mandato fuori di testa, ero in estasi, quasi avessi il potere di domare i quattro elementi. Ho continuato in quella posizione per almeno trenta minuti, si preoccupava solo quando gli inservienti passavano troppo spesso con i carrelli vicino alla stanza, vederla che tentava di sporgersi per controllare la porta, aumentava ancora di più la mia eccitazione, ha un G spot incredibile, lo si sentiva perfettamente al tatto. Riesce a raggiungere il culmine quando con le gambe mi serra praticamente la mano in una morsa cominciando ad inarcarsi e contorcersi, anche in quel frangente ho continuato senza fermarmi. Non mi è mai capitata una cosa del genere, ingrifato come non mai, sfilo lentamente il dito e me lo succhio guardandola, glielo porgo e lei fa altrettanto. In questo momento succede l’ imprevedibile, mi prende il polso con forza per togliersi il dito dalla bocca;
la guardo e non capisco, mi fissa e immediatamente si getta al collo con le sue mani che scivolano sulla mia schiena mi tira letteralmente verso di se stampandomi un bacio con lingua da soffocamento. Per un’ attimo sono rimasto sconvolto, mi sono sentito vulnerabile, quella maledetta vulnerabilità che mi ero ripromesso di non provare mai più. Un bacio del genere con quella carica di passione, nemmeno le mie ex me lo hanno mai dato. Milissa in quel preciso istante, era riuscita a perforare la corazza che mi porto dietro da anni. E’ disarmante, riesce a passare da un’ attitudine girlfriend a quella di pornostar per poi finirti in questo modo.
Con la consapevolezza che questa gode veramente.
Ricevuto il colpo di grazia, era giunto il momento di scopare, fa leggerissimo uso di gel, mi gomma ungendomi l’asta passandosi la stessa mano sulla figa. Ancora scosso da quel bacio, non riuscivo nemmeno a prendere iniziativa, lo fatta salire semplicemente a smorza dove sa muoversi da dio, alternando sfregamenti decisi avanti e in dietro a movimenti rotatori, senza tralasciare di venirti a baciare intensamente. Segue un reverse cowgirl dove rimango ammaliato dal suo culo e inevitabilmente propongo l’anal. Il sevizio è stato rispettato in parte, a suo dire, per via delle dimensioni. Bho magari era una scusante, anche perché, il giorno prima, da quanto ho appreso “c’era già passata la fanteria” e probabilmente era abbastanza provata. Tentiamo l’ impresa, i primi cinque minuti ero a cazzo duro, fermo dentro di lei, immobile, non spingevo perché era veramente in difficoltà, teneva la mano sul mio pene per guidarne l’inserimento. L’ ho lascata fare fino a quando ha cominciato a muoversi millimetricamente.
Una volta pronta, ho spinto, lentamente e costante, ad un certo punto era lei che ci dava dentro ed ho aumentato leggermente il ritmo fino a quando ha cominciato a gemere accompagnata dai soliti da… da… da… e vedendola stringere le lenzuola a pugno chiuso ho creduto si fosse adattata ma, sul più bello ha interrotto. Con un susseguirsi di “sorry” si è messa su un fianco dicendo di aspettare un attimo perché le faceva male. Aspettare un attimo nel senso che l' anale era interrotto punto e basta, doveva riprendersi anche solo per essere toccata o baciata. Peccato, mi sarebbero bastati altri cinque minuti per capitolare, comunque se era realmente sofferente, preferisco interrompere, piuttosto che fare dei danni.
Una volta ripresa, le faccio indossare delle scarpe più alte, per poterla chiavare stando in piedi.
Non so se voleva riscattarsi, per il sesso anale interrotto, resta il fatto che mentre mi stava spompinando in ginocchio davanti a me, mi incita ad un mouth fuck con la sua mano dietro a spingere la mia gamba verso di lei, allibito eseguo magistralmente, rimane a prenderselo in lungo e in largo fino in fondo, per qualche minuto con la saliva che colava ovunque. Eccitazione a mille, la faccio alzare di fronte a me tenendola per una gamba e comincio a scoparla, mentre limoniamo, con le sue braccia intorno al mio collo.
Cambio di posizione, a pecora appoggiata al tavolo, ancora una volta da il meglio di se, mentre me la godo con colpi lenti, lei si sgrilletta in continuazione, ancora una volta mi mette la mano dietro la gamba per farmi capire di voler essere penetrata più velocemente, oh dio! La scopo energicamente per parecchi minuti, per le spinte che riceveva, dal tavolo cadeva di tutto, bicchieri, bottiglie d’ acqua, a momenti anche i cioccolatini, con lei completamente invasata che gemeva, sempre i maledetti carrelli vicino alla porta (chissà perché
con lei che guarda ancora preoccupata. Sto per venire, mi levo il condom e la riannaffio tra faccia e bocca;
sa già cosa voglio, la mia venuta questa volta le era colata anche sul collo, si alza e senza che le dicessi niente, reclina la testa per farsi ripulire, inutile dire che ho concluso con un’ interminabile bacio.
Mi trascina letteralmente in bagno, questa volta continua a baciarmi, insaponandomi dalla testa ai piedi, con il sorriso e gli occhi che brillano, io non posso fare altro, se non rimanere estasiato a contemplare cotanta naturalezza e freschezza. In quel preciso istante la mia mente ha un flashback, mi ricorda le saune di Macao, dove il bagno faceva parte del servizio, qui no, non gliel’ ho chiesto, lo ha voluto lei con la sua semplicità e gentilezza estrema. Quando è venuto il suo turno, ovviamente ho ricambiato, mani che scivolavano ovunque con lei che mi baciava e puntualmente sfregava il suo culo sul mio pacco…
Ci asciughiamo a vicenda e ritorniamo in camera, do un’ occhiata all’ ora e vedo che mancano dieci minuti, maledico il tempo che scorre, mentre continuo ad osservarla nelle sue movenze. Si segna nome e numero, anche su agenda cartacea, non so se lo ha fatto per i soldi che le ho dato, non mi interessa e non ci voglio nemmeno pensare, mi piace credere che si sia trovata bene con me. Le chiedo quando ritornerà, e mi risponde dicembre. Spero di aver capito male, se no sono nei guai.
Mi si gela il sangue nelle vene, perché con questa ragazza mi sono trovato da dio, non mi ha mai dato minimamente l’impressione, di essere con una pay. Sono consapevole di camminare al buio sull’ orlo di un precipizio, prego e spero di non inciampare mai, evitando così di finire sfracellato.
Intanto mi rivesto, ci salutiamo con un’ ultimo bacio e me ne vado senza rimpianti e rimorsi, come se dovessi affrontare una nuova vita.
Milissa grazie d’ esistere!
Conclusioni: Fatele voi, io non ci penso nemmeno…
Ciao
Tamocco
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No io faccio parte dei reparti speciali analizzanti d'elite