ombra801:
collega permettimi di dirti che ok ragionare con la testa/cuore,ma arrivati ad un certo punto eveidentementi ne avevi da buttare visto quanto hai dato alla ragazza..troppo facile credere che li renda..ma non prendiamoci in giro,pur capendo e mi dico dispiaciuto,perchè molte di loro ovvio nn generalizzo,ma dopo il primi incontri già capiscono se trovano la perosna dbole che basta che gli sbattono gli occhi,qualche messaggino smielato e il loro portafoglio si gonfia
In tutto, in 5 mesi, tra extra e un regalo che mi aveva chiesto lei come "prova d'amore" che a suo dire nessuno aveva mai superato, ho bruciato 48 VU, tutto sommato non una cifra esorbitante ma che comunque ho fatto fatica a trovare.
Qualche giorno dopo averle dato i primi 8 VU, ci incontriamo a casa sua dove mi ribadisce che me li avrebbe restituiti fino all'ultimo centesimo. Nel mio scetticismo le dico "ok, voglio proprio vedere, adesso mi siedo e aspetto". Poi le ho pagato la prestazione anche se lei in effetti già voleva cominciare a scalarla dal suo debito. Inoltre, siamo rimasti insieme il doppio del tempo per cui devo dire che un minimo di buona volontà l'aveva dimostrato, ma è stata solo una delle due/tre occasioni. Ogni volta che lei chiedeva i VU con varie scuse e problemi personali, e che io le rinfacciavo la sua dubbia onestà, si infuriava ricattandomi moralmente e io, per evitare sofferenze causate dalla sua perdita, perchè un legame si era creato, più da parte mia, e lei in questo si è fatta furba e io l'avevo capito ma non riuscivo a uscirne, cercavo di assecondarla.
Facendo un salto temporale, il regalo da 17 VU lo ha voluto tre giorni prima di sparire, un mercoledì sera e in quel momento le ho detto: "ok, basta soldi, non ne ho più, ho anche le mie spese da sostenere". Lei mi fissa un appuntamento a cena al ristorante per la domenica dicendomi che l'avrebbe offerta lei (la cena), anche se io per galanteria (pir.a) non glielo avrei permesso. Il giorno prima, quindi sabato, mi manda un sms dicendomi che non era più in Italia, con una scusa più grossa di lei, e che aveva bisogno di 70 VU per rientrare, andare a casa sua, fare le valigie e trasferirsi da me perchè non voleva fare più quel lavoro perchè voleva condurre una vita normale insieme a me. E qui, si è scatenato l'inferno che per brevità tralascio di descrivere anche se mi piacerebbe presentarti/vi i testi degli sms che ci siamo scambiati quella sera, la più brutta della mia vita, per avere una tua/vostra opinione. Dopo qualche giorno di discussioni, trattative e di promesse di tornare da me, le invio, con il morale a terra, un bonifico di 10 VU, il resto lo ottiene da altri colleghi (ho verificato successivamente). Naturalmente, se dopo quasi tre mesi l'ho querelata, puoi/potete immaginare com'era andata a finire.
Quello che voglio dire è che il rapporto risultava burrascoso nel momento in cui chiedeva soldi, per poi, sì, lasciarsi andare e mostrare tenerezze (per soli due o tre giorni) una volta ottenuti, per poi cadere nel distacco e nell'indifferenza facendosi così desiderare, fino a trovare una nuova scusa per chiedere altri VU e ricominciare così il ciclo. Questa è stata la dinamica. A volte invece saltava la fase di tenerezza, infatti le dicevo "dai, prendi i soldi e scappa". E infatti, alla terza elargizione e dopo il suo distacco immediato, la becco e le dico (34 giorni prima della sparizione): "hey tipa, adesso faccio un passo indietro, io cliente tu prostituta, ok?" E lei, con gli occhi lucidi "ma noo, ma perchè? Stava andando così bene, il nostro è molto più di un semplice rapporto cliente/prostituta" io "un'amicizia?" lei "mmmm..nno" io "un quasi fidanzamento?" lei "mmm..nno...beh continua così e vedrai"....ecco, adesso ho visto.