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Ovvio come sempre anche se da una superficiale lettura su posizioni più liberali o pseudo tali
Ora il consueto leit motiv, giriamolo come volete, è sempre lo stesso: la miseranda condizione sociocultural-economica delle prostitute e la loro estrema necessità, ai limiti dell'istinto di sopravvivenza, che le porta a questa scelta.
Ma basta! E' vero esiste lo sfruttamento, esiste tutto quello che si sbandiera di solito, ma per quante ragazze/donne è una precisa e consapevole scelta di vita? La borsa di LV, gli appartamenti al loro o nel nostro paese, la macchina elegante ecc. ecc.
Senza estremizzare, citando, come sempre, le signore che puliscono i cessi degli autogrill, ci sono migliaia di donne che svolgono un normalissimo lavoro, spesso stressante e non adeguatamente retribuito che mai si sognerebbero (qualche dubbio c'è, magari non ne hanno avuto l'occasione) di scegliere questo lavoro, vivendo un maniera, diciamo, normale senza ovviamente poter spendere cifre esorbitanti per un qualsiasi accessorio firmato Che non lo desiderino? Non lo so, sicuramente hanno un'altra scala di valori e di bisogni, attenzione però, rispettabili allo stesso modo di quelli delle nostre amiche, perchè no?
Certo possiamo parlare di cultura e pseudo cultura consumista,(la solita tirititera) in cui l'apparenza vale più della sostanza, ma non è cosa di oggi e certo non finirà domani
Ricordo, quando il termine escort indicava un modello di autovettura e internet ed i telefonini non esistevano, e per pagare la vacanza o la moto al fidanzato talune fanciulle milanesi, e non di classe sociale miseranda, incrementavano le loro entrate concedendosi a pagamento in maniera più o meno sporadica
Pensare di sdoganare "il mestiere più vecchio del mondo" attaccandogli etichette pseudo moraliste, o peggio ancora pensando che lo stesso sia e rimanga solo un'ultima spiaggia, e quindi in un utopistico mondo migliore, in cui tutti siano uguali(sarà poi così migliore?)detta pratica possa venire meno, è una grande, grandissima idiozia.
Riflettiamo gente anche sulla vacuità di certi articoli e di certi presunti soloni
La nostra forza di gente comune è mantenere sempre attivo il nostro senso critico, analizzare, valutare, soppesare, confrontare, senza limitarci a bere tutto quello che ci propinano indipendente mente dalle fonti (anche quello che sto scrivendo io!)
Apriamo le nostre menti e conserviamole tali
Ovvio come sempre anche se da una superficiale lettura su posizioni più liberali o pseudo tali
Ora il consueto leit motiv, giriamolo come volete, è sempre lo stesso: la miseranda condizione sociocultural-economica delle prostitute e la loro estrema necessità, ai limiti dell'istinto di sopravvivenza, che le porta a questa scelta.
Ma basta! E' vero esiste lo sfruttamento, esiste tutto quello che si sbandiera di solito, ma per quante ragazze/donne è una precisa e consapevole scelta di vita? La borsa di LV, gli appartamenti al loro o nel nostro paese, la macchina elegante ecc. ecc.
Senza estremizzare, citando, come sempre, le signore che puliscono i cessi degli autogrill, ci sono migliaia di donne che svolgono un normalissimo lavoro, spesso stressante e non adeguatamente retribuito che mai si sognerebbero (qualche dubbio c'è, magari non ne hanno avuto l'occasione) di scegliere questo lavoro, vivendo un maniera, diciamo, normale senza ovviamente poter spendere cifre esorbitanti per un qualsiasi accessorio firmato Che non lo desiderino? Non lo so, sicuramente hanno un'altra scala di valori e di bisogni, attenzione però, rispettabili allo stesso modo di quelli delle nostre amiche, perchè no?
Certo possiamo parlare di cultura e pseudo cultura consumista,(la solita tirititera) in cui l'apparenza vale più della sostanza, ma non è cosa di oggi e certo non finirà domani
Ricordo, quando il termine escort indicava un modello di autovettura e internet ed i telefonini non esistevano, e per pagare la vacanza o la moto al fidanzato talune fanciulle milanesi, e non di classe sociale miseranda, incrementavano le loro entrate concedendosi a pagamento in maniera più o meno sporadica
Pensare di sdoganare "il mestiere più vecchio del mondo" attaccandogli etichette pseudo moraliste, o peggio ancora pensando che lo stesso sia e rimanga solo un'ultima spiaggia, e quindi in un utopistico mondo migliore, in cui tutti siano uguali(sarà poi così migliore?)detta pratica possa venire meno, è una grande, grandissima idiozia.
Riflettiamo gente anche sulla vacuità di certi articoli e di certi presunti soloni
La nostra forza di gente comune è mantenere sempre attivo il nostro senso critico, analizzare, valutare, soppesare, confrontare, senza limitarci a bere tutto quello che ci propinano indipendente mente dalle fonti (anche quello che sto scrivendo io!)
Apriamo le nostre menti e conserviamole tali
