Che tristezza di paese.
Non centra nulla con leggi e cose varie ma leggendo cronache parlamentari dei tempi della legge Merlin,durante la discussione ai tempi un parlamentare,non ricordo di quale partito,ipotizzò che con la chiusura delle case di tolleranza le lavoratrici si sarebbero riversate in strada con facendo anche un favore alle organizzazioni criminali.
E così è fino ai giorni nostri,non serve a nulla criminalizzare noi clienti,nemmeno le ragazze che in rari casi sono veramente sfruttate,in molti casi invece sono ragazze consapevoli di ciò che fanno compreso il dover pagare un affitto per la mattonella.
Ma allora è possibile che presto ci sia una collisione parlamentare fra opposte tendenze, repressive, regolatrici e per di più di diverso segno. Perché a breve dovrebbe essere in campo anche questa proposta:
http://www.ilgiornale.it/ne…
Ci sarebbe da divertirsi, se non fosse che, come è al solito, quando innovano, c’è motivo di preoccuparsi.
L'unica cosa su cui sono tutti d'accordo, questi bigotti, è intervenire proibizionisticamente sulla situazione delle strade!
Non mi dilungherò sulla mia posizione, che consiste nell’idea che se non ci fosse un’impropria ipoteca moralistica sulla politica, in uno stato di diritto che non indirizza eticamente il comportamento dei cittadini, il commercio di sesso, semplicemente, non dovrebbe essere normato ed essere affidato alla libertà delle relazioni interpersonali (argomenti comunque articolati in modo soddisfacente già da Chester Brown).
Poi è probabile che in Italia continui a non cambiare niente, il che può essere il minor male.