MOGADISCIO - 1989
Il disco diafano della luna riempiva l’orizzonte,creando irreali barbagli luminosi sul mare increspato dalla brezza della sera. Il rumore della risacca dell’oceano indiano era smorzato solo dalle note struggenti di Careless Whisper , urlate dalla voce malinconica di George Michael , che il DJ del Blue Marlin , il piu‘ famoso Club della capitale,aveva incominciato a diffondere dalla console della discoteca adiacente il ristorante,ambedue delimitati da una lunga balaustra affacciata sulla spiaggia del Lido.
Quasi tutti i tavoli della veranda erano ormai occupati…..funzionari della nostra ambasciata, inviati della World Bank , giornalisti della CNN, cooperanti , ….c’erano anche due tavolate di funzionari somali di alcuni ministeri,ed il resto coppie miste .
Al nostro tavolo,adiacente la balaustra sul mare, io e Tonino, con Akumo e Feisa, stavamo discutendo sugli ultimi “rumors” che circolavano in citta’ : si diceva che gli USA avevano fatto pressione su Siad Barre per moralizzare l’ambiente , in vista della concessione di nuovi finanziamenti , di cui il dittatore aveva bisogno per alimentare la guerra dell’Ogaden e la pacificazione coatta del Somaliland….Forse gli emissari della CNN erano lì in veste di osservatori…
Intanto ,come sempre il giovedi sera,un flusso ininterrotto di ragazze locali,provenienti dai vari quartieri della capitale,continuava a transitare attraverso il corridoio di collegamento tra il ristorante ed il night club, e parecchie di loro ci salutavano con un cenno della mano(le piu’ intime venivano al nostro tavolo per salutarci piu’ direttamente,abbracciandoci e baciandoci sulle guance); alcune abitavano nei quartieri popolari del centro,come Amarweni ,Shangani,Lido …altre arrivavano con taxi stracolmi dagli slums periferici,come Qaran, Medina, ma tutte erano fermamente intenzionate a passare la notte in allegria con le amiche ed i nuovi(o vecchi)amici.
Il menu’ proposto dallo chef era tutto a base di aragosta e di pesce affumicato,gli unici prodotti locali disponibili in abbondanza,da quando il golfo di Aden era evitato dai cargo della compagnia armatrice Messina , in seguito agli attacchi subiti dalla Jolly Grigio da parte dei pirati(ne sapeva qualcosa il sultano di Bosaso). Stranamente pero’ le navi della Shifco,la compagnia somala per la pesca d‘alto mare(che i nostri amici dell’Asmara avevano soprannominato Shufto=in lingua etiopica Brigante)andavano e venivano indiisturbate tra i porti di Chisiimaio,Brava e quelli libici di Bengasi e Tripoli,trasportando clandestini all’andata e armi al ritorno(per non parlare delle altre rotte e del traffico di rifiuti tossici e radioattivi).
Diverse volte avevo chiesto al mio amico “ Marino” ,l’ammiraglio Said ,perche’ non avesse fatto intervenire le due motovedette(donate dalla coooperazione)che stazionavano nel porto di Brava,ricevendo per tutta risposta un “ sono guaste “.
Io e Tonino eravamo preoccupati,oltre che per la mancanza di generi alimentari italiani(pasta,vino,birra,pomodori in scatola etc&hellip

anche e soprattutto per i 12 containers di materiali destinati ai nostri progetti,che sarebbero rimasti bloccati finche’ da Taranto non fosse salpata la squadra con la fregata Zeffiro per risolvere la situazione nel golfo.
Io e Tonino stavamo parlando di quanto mi era stato riferito pochi giorni prima da un amico,che aveva un incarico tecnico in una delle maggiori imprese italiane di lavori civili,e stava costruendo una strada tra la capitale ed il Nord del paese ;aveva parlato di container di provenienza sconosciuta che venivano scaricati tutte le notti lungo la nuova strada in costruzione,ed il cui contenuto veniva interrato accuratamente sotto il massetto che poi,durante il giorno,veniva ricoperto ,gradato e rullato. Gli addetti a queste operazioni venivano obbligati a proteggersi con speciali tute impermeabili,a turni di 2 ore,il limite max ammissibile dato il clima tropicale.
Qualcuno ,in virtu’ del mio passato,mi aveva contattato per andare a riferire ,in occasione del mio prossimo rientro a Roma,alla palazzina I di Forte Braschi.
Mentre noi discutiamo ,e le ragazze stanno salutando alcune amiche al tavolo vicino,qualcuno urla; “ …i soldati…!!!! “ …..Tonino mi prende un braccio e fa: “ Ascolta…….sono camion militari”…ed io” ma che camion !??! …e’ un gruppo elettrogeno..”.
Intanto alcuni avventori in tutta la sala incominciano ad alzarsi,un brusio con tonalita’ via via crescente si innalza all’intorno,gruppetti di ragazze si avviano di corsa verso le scalette che scendono dalla terrazza del Blue Marlin alla spiaggia del Lido , compare Yulka dall’ufficio della direzione e si avvicina”…mandate via le ragazze….”. Tonino spaventato mi dice “ Gruppo elettrogeno ‘sto cazzo …!!questi sono i soldati..”.
Akimo e Feisa si avviano con le altre verso la spiaggia….l’intenzione e’ di rientrare in citta’ camminando lungo la spiaggia,per sfuggire alla retata degli sgherri del regime….Concordiamo che le aspetteremo in auto alle porte di Shangani…..usciamo nel parcheggio…l’autocolonna militare ha gia’ occupato l’intera strada del Lido…..E’ la piu’ grande retata che si sia mai vista negli ultimi anni; almeno venti autocarri,scortati dalle tecniche,200 o 300 soldati che bloccano tutte le strade di accesso al Lido,per prelevare tutte le ragazze somale non sposate presenti nei vari locali notturni, il Club54,la Bamba,il Blue Marlin ….
Il famoso intervento moralizzatore,per la gioia dei giornalisti della CNN….
I berretti rossi sono schierati davanti all’ingresso del locale , nessuno si azzarda ad uscire….un incidente in questi frangenti fa presto a succedere….rientriamo nella terrazza del ristorante,mentre le ragazze risalgono precipitosamente dalle scalette che portano in spiaggia….i soldati hanno gia’ bloccato anche quest’ultima via di fuga,molte delle ragazze sono gia’ state arrestate e portate sui camions .
L’ultima volta che c’era stata la retata,8 mesi prima,una quarantina di ragazze somale,definite Shermutte solo perche’ trovate nei locali pubblici del Lido senza essere sposate,erano state deportate nel campo di concentramento di Afgoi , e li rieducate per 6 mesi ; inutile dire che la rieeducazione consisteva nel divenire schiave sessuali dei soldati del campo per poter sopravvivere . Io stesso ne avevo conosciuta una , Hawo ,che era riuscita a farsi rilasciare dopo soli 3 mesi diventando l’amante di un ufficiale,ed avevo potuto constatare di persona gli effetti di tale permanenza: aveva il corpo tutto chiazzato e picchiettato per le punture degli insetti,in quanto venivano lasciate giorno e notte all’aperto,senza nessun riparo,senza servizi igienici,e dovevano guadagnarsi il poco cibo che veniva loro elargito in cambio di prestazioni sessuali: quelle che si dimostravano refrattarie alla rieducazione,venivano portate in un recinto a parte dove,in mezzo al frastuono dei motori dei camion e deii clakson venivano legate a un cavalletto e frustate,per poi essere utilizzate a turno da tutti i soldati presenti. Hawo mi aveva riferito di molte compagne che non erano piu’ ritornate.
Le ragazze erano ormai bloccate all’interno del ristorante e del night club ;Feisa e Akumo chiedono a Dahabo,la fidanzata di Yulka,di potersi nascondere insieme a lei nei servizi igienici del club….Nel frattempo,i soldati entrano nel locale,e incominciano a chiederre i documenti alle ragazze somale: quelle che ne sono prive,oppure risultano non sposate,vengono prelevate a forza e caricate sui camion,colpite nel frattempo con i calci dei fucili e con veri e propri calci .Le uniche che si salvano sono quelle che sono accompagnate dal marito ed hanno il certificato di matrimonio che lo comprova:in pratica nessuna.
Un funzionario somalo di un ministero,Bashir Diallo,a pranzo con la fidanzata,estrae la rivoltella e la posa sul tavolo davanti a se’; quando i soldati giungono al suo tavolo,dice”questa ragazza e’ venuta qui con me,ed io la riaccompagnero’ a casa,,;i soldati lo minacciano con i fucili,lui risponde “…voi sparerete con i vostri fucili,io sparero’ con la mia pistola,e vedremo chi restera’….”davanti a questa fermezza,i militari esitano,mandano a chiamare l’ufficiale….intanto vediamo uscire piangendo le ragazze dalla toilette;sono state scoperte dai soldati,che le stanno spintonando coi calci dei fucili verso i camion….Yulka interviene,dice che vuole parlare con il comandante….gli viene risposto che deve venire alla stazione di polizia LIDO,dove tutte le ragazze verranno radunate.Tenta di far rilasciare Dahabo,e si rimedia il naso rotto dal calcio di un fucile…..io tento di aiutare Akimo a salire sul camion ,per evitare che i soldati se la mastriccino mentre la caricano,ma mi vedo puntare addosso i fucili e vengo allontanato a spintoni.
Chiediamo ad uno dei funzionari somali presenti in sala di intervenire….e’ il direttore generale del ministero XXXXXXX ,che conoscciamo bene per lavoro,ed e’ cliente abituale del locale;ci dice che non puo’ fare niente,perche’ il nuovo comandante della piazza di Mogadiscio e’ il generale xxxxxxx,soprannominato “il boia di Hargheisa “, perche’ ha stroncato la rivolta nel Somaliland facendo radere al suolo con un bombardamento a tappeto l’omonima citta’ del nord , con i bombardieri ricevuti in dono dalla cooperazione pilotati da ufficiali somali addestrati presso le nostre basi. In cambio di questo servizio al Presidente,xxxxxx e’ stato nominato generale e gli e’ stato dato il comando della capitale.
Naturalmente e’ diventato l’uomo di fiducia del dittatore, ed e’ considerato un intoccabile;forse potrebbe essere contattato solo tramite le geerarchie tribali(e’ un Darod)ma l’operazione richiederebbe tempo,ed il tempo e’ la cosa che manca a me,Tonino,Yulka ,ed a tutti coloro cui e’ stata sequestrata la compagna durante l’operazione di rastrellamento.
Ci consultiamo freneticamente tra noi circa il da farsi; ormai e’ troppo difficile fare una strategia comune……ognuno deve cercare di arrangiarsi da solo,muovendo le leve che ha a disposizione al massimo livello.
Yulka punta su un capitano dei berretti rossi che ha sempre foraggiato in previsione di un occasione come questa…….si rende conto che gli costera’ una cifra,perche’ certo non puo’ aspettarsi che il capitano gli faccia il piacere di liberare Dahabo,rischiando la vita,solo perche’ da un paio d’anni frequenta gratuitamente il Club,con tutti i fringe benefit connessi(Shermute,casse di birra,gioco d’azzardo,sostanze ,ciad etc…etc&hellip

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Tonino conta di correre a casa del “nostro” ministro,per chiedergli il favore che gli deve da tanto tempo,da quando con una manovra tecnico-finanziaria gli ha fatto mettere insieme una piccola fortuna….
Sono favori talmente personali,che non chiedo nemmeno se possono darmi una mano con Akumo…devo fare da solo….naturalmente non posso utilizzare le leve di cui posso disporre professionalmente,perche’ dovrei rendere ufficiale una situazione personale che viene tollerata solo finche’ resta nell’ambito dell’ufficiosita’….inoltre comprometterei tutte le mie attivita’,la mia posizione nell’ambito dell’azienda ,l’esito dell’incarico che ho ricevuto dal Servizio.
Mi dirigo istintivamente verso il villaggio arabo,parcheggio il mio Suzuki vicino alla casa di Akumo;busso al cancello nel modo convenzionale,mi chiedono “Jawaie ? “ rispondo “ Anega , fur ! “…Mi apre Fardusa ,la boiessa bambina di Oio Fadumo….La mamma di Akumo e’ gia’ al corrente di quanto e’ successo…a Mogadiscio e’ molto influente,conosce tutti ,e tramite la sua Kabila e’ imparentata con il re dei Migiurtini .
Domani parlera’ con qualcuno e risolvera’ la situazione….obietto che domani la mia compagna sara’ gia’ stata deportata ad Afgoi,e sara’ gia’ iniziata la “ rieducazione”….mi risponde che Akumo se la sa cavare in qualsiasi frangente …..non ne dubito,ma e’ il modo in cui se la dovra’ cavare che mi da’ fastidio .
Le chiedo di darmi il certificato di matrimonio tra Akumo e XXXX,cooperante italiano che l’ha abbandonata dopo aver stipulato con lei un matrimonio muslim……ho gia’ in mente un piano….vado a chiamare il mio avvocato,Mohamed Scheik ,concordiamo il modo di agire…..possiamo farcela,col suo aiuto,ma devo espormi personalmente…..resto in dubbio per un attimo…..potrei lasciar perdere tutto,in definitiva la mia famiglia e’ in Italia,….Akumo se la sa cavare…..domani sera potrei scegliermi la piu’ sexy tra le ragazzine che frequentano i club del Lido………in definitiva non ho nessun obbligo con Akumo…….Si,potrei fare così,sarebbe la soluuzione piu’ saggia….cerco di immaginare il futuro,credo che Akumo non ne fara’ parte…..pero’ ci saro’ io,che non potro’ piu’ guardarmi allo specchio quando ripensero’ che ho lasciato andare la mia coompagna al canpo di rieducazione….
Mi avvio con l’avvocato alla stazione di Polizia,Mohamed si presenta e chiede un colloquio urgente col generale xxxxx…….Anche Yulka col suo amico capitano sta aspettando che il comandante lo riceva,e Tonino sta aspettando che lo raggiunga il ministro xxxx .
Entro nella stazione ; nel grande cortile,illuminato a giorno dalle torri faro,un centinaio di ragazze somale stanno ascoltando,rinchiuse in un recinto,quanto stanno loro comunicando gli ufficiali….tutte coloro che non saranno prelevate entro mezzanotte dai legittimi mariti,saranno immediatamente trasferite al campo di rieducazione….il generale con il suo stato maggiore e’ seduto a un tavolo poco distante,e sta parlando con il mio avvocato. Mi fa cenno di avvicinarmi,mi chiede chi sono,……dichiaro le generalita’ dell’ex compagno di Akumo….mi chiede perche’ sono li’…..glielo spiego…mia moglie e’ stata sequestrata per errore..esibisco il certificato di matrimonio firmato dal Mullah,completo di fotografie di Akumo e dell’ex compagno.
Mi chiede i documenti d’identita’….(e’ il momento cruciale,sento le viscere che mi si annodano&hellip

dichiaro che sono custoditi al ministero xxxxxx,per cui lavoro.
Mi chiede di indicargli mia moglie,…..giro lo sguardo tra le ragazze,e vedo Akumo che si sta facendo strada verso di me…. Le chiede se io sono suo marito….lei risponde di si’….il generale mi chiama,mi avvicino,mi tende il certificato di matrimonio e , stringendomi la mano,fissandomi negli occhi ,mi dice:”…prendi tua moglie e vai a casa….
Lo ringrazio,prendo per mano Akumo e ci avviamo all’uscita, mentre alcune ragazze urlano”Non e’ Pino !!”….Un capitano,con una faccia incazzata,si rivolge al generale e gli dice che sui documenti la foto non e’ la mia….il generale alza gli occhi su di me con aria interrogativa…cercando di dominare il battito del cuore che mi martella la gola,dico che la foto non e’ recente….il capitano cagacazzo non demorde,e dice che io avevo dichiarato di essere ingegnere mentre sul certificato c’era scritto professore……replico automaticamente che un ingegnere puo’ anche essere professore,…il generale zittisce il subalterno e ,sorridendomi,ribadisce “ Vai,vai…”.
Mentre esco con Akumo al mio fianco,non posso fare a meno di notare una certa freddezza in Yulka e Tonino,mentre si complimentano per la sua liberazione……li capisco(fino a un certo punto..);loro non hanno ancora risolto il loro problema ….Dahabo e Feisa stanno ancora rischiando.Ma l’indomani Tonino mi dice”…tu ti esponi troppo….”:dentro di me considero che anche loro avrebbero potuto fregarsene delle nostre donne,e trovarsene altre….ma non l’hanno fatto…ne’ piu’ ne’ meno come me…..si vede che apparteniamo ad una generazione di irrimediabili romantici(o coglioni,forse….).
Un faccendiere somalo,fuori dalla stazione di polizia,si offre di accompagnare Akumo a casa con la sua auto…dice che intorno e’ pieno di posti di blocco della polizia…..se ci trovassero insieme in auto rischieremmo…….declino , gentilmente ma fermamente…..il faccendiere insiste,dice che lui e’ anche informatore della Boliska, percio’ dovrebbe avvisarli,in questi casi….lo mando affanculo,faccio salire la mia compagna in auto con l’avvocato e partiamo veloci.
Dopo aver accompagnato Mohamed Scheik alla sua guriga,rientriamo a casa , dove troviamo Oio Fadumo insieme alla boiessa.
Parliamo 10 minuti,poi Oio si congeda…mi offro di accompagnarla…rifiuta,ha il taxi che l’aspetta fuori in giardino.Akumo e’ quasi sotto shock…dice che l’hanno picchiata….io sento all’improvviso una grande stanchezza,non riesco a stare in piedi….quando rimaniamo soli ci corichiamo,esausti….lei inizia a piangere,le cade la maschera da regina della notte,singhiozza come una bambina….la cullo tra le braccia,e ci addormentiamo così.
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3 anni fa l’ho incrociata a Milano,con la sua piccolina(ormai ha 12 anni..);io non l’avevo riconosciuta ,veramente…..l’avevo notata,questo sì,e mi chiedevo dove l’avevo gia’ vista….mentre la superavo , sento la sua voce che dice “ ….eh , mi ha scopato per 6 mesi , adesso non mi saluta neppure……”;sono rimasto come interdetto ,mi sono voltato lentamente mentre lei si inoltrava con la bambina nel tunnel ferroviario di via Porpora , ……mi chiedevo se avessi sognato,o se veramente avessi sentito quella frase…….quando sono ritornato alla realta’ non c’era piu’ nessuno……
Mi e’ rimasto un acuto senso di inadeguatezza,come se avessi perso qualcosa………come se mi fossi risvegliato da un incubo….
Ciao
GUSWENO