Buon pomeriggio colleghi, eccomi qui, come promesso, a raccontarvi la superrrr esperienza avuta al giardino.
Prenotato con Angela il giorno prima, arrivo puntuale nel primo pomeriggio e colpo de cú trovo posteggio ad una decina di metri dal numero civico: cerco, giro, riguardo, cammino su e giù ma la vetrina non la vedo. Chiamo e di fronte esce una signora anziana che sbracciando mi fa segno di dove andare ( e grazie al cigno che non lo trovavo, era di fronte e mica c'era scritto giardino di eden ehh!).
Mi cucco gli sguardi di una coppietta appollaiati a fumare sul motorino più una signora col passeggino intenta a farsi i caxxo miei, ma tant'è...ero preparato a tutto.
Entro, mi abituo un attimo alle luci soffuse e vengo portato in fondo nell'attesa che Angela si liberasse...segue dialogo surreale..
"tu plima volta?"
"no no, mi hanno svelginato a 15 anni"
Mi teneva le mani sotto il suo cardigan per riscaldarmele, di schiena all'ingresso per non farmi vedere i clienti che uscivano dalle cabine.
Entra in scena un altra signora che mi saluta lingua in bocca e mani nel pacco ed io che provo a girarmi perché la curiosità non é solo femmina.
"come ti chiami?"
Io, bastardo dentro,le dico "ramarro".
"tloppo complicato, tu dile Luca, no lamallo"...
Esce da una porta Mia (mi pare) e la signora "tu toccale, baciale"...e certo son qui per questo...palpata con bacio...oléeee.
"ti ho visto, tu gualdale uomo che é uscito"
"ma no signola, io gualdale lagazza che é uscita con uomo"
"ti piace uomo?"
Gli stavo per dire che a lei sarei piuttosto andato a ladyboy ma sono sicuro che non avrebbe capito....
Arriva il momento e boooom...appare Angela in abitino rosso in tutto il suo splendore e ci appartiamo nella stanza.
Qui, da quello che ho capito, debbo tacere sull'accaduto ( ma perché non se ne può parlare liberamente visto che anche i preti sanno quanto si pecca in questi centri? Mah la policy)ma una cosa Ve la voglio raccontare....
Durante l'intrigo Angela mi sussurra se può venire anche Mimì....
"no, voglio stare con te"
"plezzo non cambia"
"e allora facciamole entrare tutte daje"
Segue situazione infernale, non ci capisco meravigliosamente na mazza, mani, lingue ovunque e finisco sfinito accasciato sul lettino.
Esce di scena Mimì, ed io rimango avvinghiato ad Angela, mi riassesto e si riparte per la seconda tratta che finisce tutta, direttamente, fino all'ultimo granello di goccia nella bouche della damigella.
Sforiamo l'ora, mi pratica massaggino finale con servizio di acqua e caffè e nella conversazione scopro l'arcano della donazione: Mimì é servita per dare riposo alla sua tana.
Esco soddisfatto ed in pace col mondo intero.
Il traffico non mi dispiace, i clacson suonano musica in una giornata primaverile milanese.
Ascolto radio dj e penso già di fare ritorno tra le braccia di Angela.
A voi colleghi, un grazie per avermi fatto conoscere questo porto di mare, nonostante la fatiscenza del luogo, sa regalare emozioni da bordello di Ho Chi Minh.
Alle prossime avventure!
Prenotato con Angela il giorno prima, arrivo puntuale nel primo pomeriggio e colpo de cú trovo posteggio ad una decina di metri dal numero civico: cerco, giro, riguardo, cammino su e giù ma la vetrina non la vedo. Chiamo e di fronte esce una signora anziana che sbracciando mi fa segno di dove andare ( e grazie al cigno che non lo trovavo, era di fronte e mica c'era scritto giardino di eden ehh!).
Mi cucco gli sguardi di una coppietta appollaiati a fumare sul motorino più una signora col passeggino intenta a farsi i caxxo miei, ma tant'è...ero preparato a tutto.
Entro, mi abituo un attimo alle luci soffuse e vengo portato in fondo nell'attesa che Angela si liberasse...segue dialogo surreale..
"tu plima volta?"
"no no, mi hanno svelginato a 15 anni"
Mi teneva le mani sotto il suo cardigan per riscaldarmele, di schiena all'ingresso per non farmi vedere i clienti che uscivano dalle cabine.
Entra in scena un altra signora che mi saluta lingua in bocca e mani nel pacco ed io che provo a girarmi perché la curiosità non é solo femmina.
"come ti chiami?"
Io, bastardo dentro,le dico "ramarro".
"tloppo complicato, tu dile Luca, no lamallo"...
Esce da una porta Mia (mi pare) e la signora "tu toccale, baciale"...e certo son qui per questo...palpata con bacio...oléeee.
"ti ho visto, tu gualdale uomo che é uscito"
"ma no signola, io gualdale lagazza che é uscita con uomo"
"ti piace uomo?"
Gli stavo per dire che a lei sarei piuttosto andato a ladyboy ma sono sicuro che non avrebbe capito....
Arriva il momento e boooom...appare Angela in abitino rosso in tutto il suo splendore e ci appartiamo nella stanza.
Qui, da quello che ho capito, debbo tacere sull'accaduto ( ma perché non se ne può parlare liberamente visto che anche i preti sanno quanto si pecca in questi centri? Mah la policy)ma una cosa Ve la voglio raccontare....
Durante l'intrigo Angela mi sussurra se può venire anche Mimì....
"no, voglio stare con te"
"plezzo non cambia"
"e allora facciamole entrare tutte daje"
Segue situazione infernale, non ci capisco meravigliosamente na mazza, mani, lingue ovunque e finisco sfinito accasciato sul lettino.
Esce di scena Mimì, ed io rimango avvinghiato ad Angela, mi riassesto e si riparte per la seconda tratta che finisce tutta, direttamente, fino all'ultimo granello di goccia nella bouche della damigella.
Sforiamo l'ora, mi pratica massaggino finale con servizio di acqua e caffè e nella conversazione scopro l'arcano della donazione: Mimì é servita per dare riposo alla sua tana.
Esco soddisfatto ed in pace col mondo intero.
Il traffico non mi dispiace, i clacson suonano musica in una giornata primaverile milanese.
Ascolto radio dj e penso già di fare ritorno tra le braccia di Angela.
A voi colleghi, un grazie per avermi fatto conoscere questo porto di mare, nonostante la fatiscenza del luogo, sa regalare emozioni da bordello di Ho Chi Minh.
Alle prossime avventure!