Probabilmente, mi beccherò le critiche dei forumisti di fede juventina, però le ultime dichiarazioni di Buffon mi hanno lasciato molto perplesso. E deluso. Da sempre ammiro il Buffon giocatore, ma mi lascia interdetto il suo modo di fare il capitano della Nazionale. E’ un ruolo che richiede sensibilità ed equilibrio, e che ti pone costantemente all’attenzione della gente non solo come calciatore, ma come simbolo. Buffon non è un giovanotto di vent'anni, con la sua esperienza sa bene che si viene giudicati non solo per ciò che si è, ma soprattutto per ciò che si rappresenta. E quindi come fa a stupirsi e indignarsi se gli viene chiesto conto di una frase buttata lì troppo alla leggera, quale la famosa “meglio due feriti di un morto”? Un giocatore qualsiasi forse o un tifoso al bar lo possono dire tranquillamente, un capitano della nazionale, soprattutto in un momento complicato come questo, no. Mi sembra evidente.
La maglia azzurra rappresenta un sentimento comune e condiviso, un valore molto elevato, e Buffon, come capitano, ne è l’espressione più alta. Buffon ha parlato ieri in conferenza stampa davanti a tanti giornalisti: certo che esiste la libertà di parola, ma un capitano della nazionale ha gli stessi diritti degli altri e doveri doppi. E già, secondo me, gli fu passata fin troppo liscia l’inaccettabile giustificazione del gol fantasma di Muntari: “Se anche me ne fossi accorto, non avrei certo aiutato l’arbitro”. Un brutto esempio passato in cavalleria, senza alcuna conseguenza, accettato dai più nella perfetta logica dei luoghi comuni del calcio. Quella affermazione, sempre a mio modo di vedere, è anche peggiore di quella che gli si rinfaccia adesso sui pareggi di comodo a fine campionato. Ingannare consapevolmente l’arbitro non lo dovrebbe fare nessuno, tanto meno il capitano della nazionale. Anche in quel caso valeva lo stesso principio: se lo dice un calciatore qualsiasi può essere l’indice di una mentalità (sbagliata) molto diffusa, ma un capitano azzurro semplicemente non può dirlo. E sinceramente non può nemmeno pensarlo, proprio perché il capitano della nazionale è un riferimento per tutti.
Detto questo, essere convocati dal magistrato per: “meglio due feriti che un morto” mi pare una esagerazione. Però, sinceramente, da un capitano azzurro mi aspetterei che mi spiegasse lui perché il calcio in questi anni si è ridotto così, perché così tanti suoi colleghi comprano e vendono partite. Mi aspetterei altre parole, piuttosto che rovesciare la frittata e indignarsi perché i giornalisti hanno saputo prima le notizie o che sappiano intercettare gli spifferi delle procure. Buffon parla di 'vergogna', a me sembra più vergognoso che il calcio si sia ridotto in queste condizioni. E’ più scandalosa la notizia, o è più scandaloso il modo in cui si è venuta a sapere la notizia? E’ più scandalosa la sostanza, o è più scandalosa la forma? Anche qui la risposta mi sembra piuttosto evidente.
La maglia azzurra rappresenta un sentimento comune e condiviso, un valore molto elevato, e Buffon, come capitano, ne è l’espressione più alta. Buffon ha parlato ieri in conferenza stampa davanti a tanti giornalisti: certo che esiste la libertà di parola, ma un capitano della nazionale ha gli stessi diritti degli altri e doveri doppi. E già, secondo me, gli fu passata fin troppo liscia l’inaccettabile giustificazione del gol fantasma di Muntari: “Se anche me ne fossi accorto, non avrei certo aiutato l’arbitro”. Un brutto esempio passato in cavalleria, senza alcuna conseguenza, accettato dai più nella perfetta logica dei luoghi comuni del calcio. Quella affermazione, sempre a mio modo di vedere, è anche peggiore di quella che gli si rinfaccia adesso sui pareggi di comodo a fine campionato. Ingannare consapevolmente l’arbitro non lo dovrebbe fare nessuno, tanto meno il capitano della nazionale. Anche in quel caso valeva lo stesso principio: se lo dice un calciatore qualsiasi può essere l’indice di una mentalità (sbagliata) molto diffusa, ma un capitano azzurro semplicemente non può dirlo. E sinceramente non può nemmeno pensarlo, proprio perché il capitano della nazionale è un riferimento per tutti.
Detto questo, essere convocati dal magistrato per: “meglio due feriti che un morto” mi pare una esagerazione. Però, sinceramente, da un capitano azzurro mi aspetterei che mi spiegasse lui perché il calcio in questi anni si è ridotto così, perché così tanti suoi colleghi comprano e vendono partite. Mi aspetterei altre parole, piuttosto che rovesciare la frittata e indignarsi perché i giornalisti hanno saputo prima le notizie o che sappiano intercettare gli spifferi delle procure. Buffon parla di 'vergogna', a me sembra più vergognoso che il calcio si sia ridotto in queste condizioni. E’ più scandalosa la notizia, o è più scandaloso il modo in cui si è venuta a sapere la notizia? E’ più scandalosa la sostanza, o è più scandalosa la forma? Anche qui la risposta mi sembra piuttosto evidente.
