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luca7272
Sandokan (1482 post)
K+ 1161 | K- 2732
Era li davanti a me con l'aria di chi
volesse interrogarmi. La mia, era, una comune panchina dei giardini pubblici, di metallo, verde, fredda e dura. Lì seduto ogni giorno aspettavo l’autobus, ma non uno in particolare, li aspettavo tutti. Poi, quando anche l’ultimo cassone, giallo o blu che fosse, ciondolante e sbuffante, spariva nella notte, mi preparavo per dormire.

Quel giorno ero preda di una strana sensazione. Credo fosse mattino, perché potevo fissare il ragazzo negli occhi senza che il sole mi desse fastidio. Gli occhi erano azzurri, le sopracciglia sottili e delicate, nere come i suoi capelli. Avevo davanti questa figura dinoccolata, trasandata come la mia storia, con la mano tesa a chiedermi qualcosa. Qualcosa a me, a me che nulla avevo.Possedevo solo due bignè,rubati in un bar.

Non provo nessuna colpa nel compiere questo gesto perché ci sono costretto. Forse però, una cosa la potevo fare, forse potevo fargli capire che non doveva diventare uno schiodato, solo, come me.Lui sembrava non vedermi nemmeno. Capii subito che la causa era una donna, come lo era stata per me. Poi la perdita degli amici, l’alcool ed ora lì, il parco.Nessuno si accorgeva di me, non più di tanto, se non per allontanarsi con
indifferenza.Puntandogli il dito contro, gli chiesi “Che cosa stai facendo?Perché sei qui?”. Lui  quasi si scusò, ma non capii le sue parole perché farfugliò più che dire. “Accidenti ragazzo ma non la vedi la fine che stai facendo? Guardami. Non rimanere lì a fissarmi come se vedessi il nulla."Niente, non si muoveva. I nostri sguardi si toccano, un brivido, i suoi occhi riflettono i miei Il vento si è alzato e le fronde della quercia si agitano. Nubi. Lui non si muove, rimane li, mi aspetta con un vacuo sorriso che scopre i denti già ingialliti dal fumo. L’odore della terra mi annuncia che sta per piovere, stanotte dovrò cercare un buco alla stazione. Spero che i cessi  non siano intasati, non sopporto la puzza di latrina, non mi fa dormire.

 Lui è sempre fermo li,ad aspettare.Piove. Non voglio andare alla stazione. La sua mano scatta, colpisce. La lama taglia.Un fiotto di sangue dal collo corre giù per la manica, m’imbratta il già lurido impermeabile, scivola a terra unendosi alla pioggia in un rigagnolo rosso scuro. Non sento dolore, la vita mi lascia senza farmi male.Ho appena la forza di stendermi sulla panchina, nel parco, solo, come sempre. Il mio pensiero si spegne. I miei occhi si chiudono. . Gli autobus continuano a passare con il loro carico ciondolante e sbuffante, La quercia umida e smarrita era sempre là. Quanto tempo era trascorso? Le gocce mi bagnano la bocca, la saliva fatica ad inumidirmi la gola. Il battere meccanico dell’orologio appeso alla parete ha perso ogni senso, il crocifisso di fronte mi fa capire che non mi trovo in paradiso.

Era la prima Domenica d’aprile, tre giorni esatti dal mio ricovero. Il terzo giorno da quel mattino in cui si era materializzata davanti a me l’immagine di quand’ero ragazzo. In quel preciso momento ho visto le mie delusioni, le amarezze, le scelte sbagliate, il tunnel in fondo al pozzo in cui ero caduto. Non ho avuto scampo. L’ospedale si trovava di fronte al parco.Io steso,su quel giaciglio, respiro a fatica. Tra i tubicini trasparenti e le altane con le flebo,riesco a intravedere,aldilà della strada, il viale con la mia panchina e la quercia.Chiudo gli occhi.l'ultimo autobus della notte passerà a momenti, ma ad aspettarlo su quella panchina.....non ci sarò.

mepiaxe
IMPERATOR (4432 post)
K+ 2703 | K- 1684
luca7272:

Era li davanti a me con l'aria di chi volesse interrogarmi.

il crocifisso di fronte mi fa capire che non mi trovo in paradiso. 

Era la prima Domenica d’aprile, tre giorni esatti dal mio ricovero. Il terzo giorno da quel mattino

l'ultimo autobus della notte passerà a momenti, ma ad aspettarlo su quella panchina.....non ci sarò. 


Non so se é voluto o no... ma un banalissimo anonimo e tragico fatto di cronaca nera,raccontato in maniera magistrale, può portare a delle riflessioni profonde....
Ma la mia conclusione, in quella riflessione... é proprio quella panchina.... vuota...
Tutto quello che abbiamo l'abbiamo qua.... su quella panchina.... poi ...il nulla...

Direi un bel K+... non te lo toglie nessuno.....
luca7272
Sandokan (1482 post)
K+ 1161 | K- 2732
Hai colto nel segno, bravo , grazie a te e ricambio K+ ciao.
franceschino
Hero Member (523 post)
K+ 1150 | K- 193
K+
sono completamente d'accordo

un fatto raccontato in maniera magistrale, può portare a delle riflessioni profonde....



e mi è particolarmente piaciuta la frase

ogni giorno aspettavo l’autobus, ma non uno in particolare, li aspettavo tutti.



Ciaoooooooo
Quello che si prova non si può spiegare qui ...
luca7272
Sandokan (1482 post)
K+ 1161 | K- 2732
Grazie Franci K+ ricambiato
mepiaxe
IMPERATOR (4432 post)
K+ 2703 | K- 1684
bravo Franceschino.. e K+ contraccambiato... ciao
Keul
Hero Member (797 post)
K+ 729 | K- 1610
Molti aspettano gli autobus e altri il famoso treno da prendere,quello che non arriva mai.E allora si finisce sulla panchina,si invecchia e si rimane soli,e al posto dell'ospedale ci metterei il ricovero per anziani. Ma forse questa è un'altra storia. K+ A Luca7272.
NON DIR DI ME SE DI ME NON SAI. PENSA DI TE E POI DI ME DIRAI.
luca7272
Sandokan (1482 post)
K+ 1161 | K- 2732
Grazie Keul ricambio K+