E' facile ora accusare i vertici della regione Lombardia di incapacità. Bisogna però considerare che in Lombardia vivono 10 milioni di persone ed in Veneto solo 4 milioni. Inoltre in Lombardia c'è una concentrazione di aziende notevole con tante relazioni con l'estero. Inoltre bisogna considerare che molti positivi erano asintomatici. Quindi chissà quanta gente è stata contagiata senza che si sappia. Per quanto riguarda i morti nelle RSA, sempre considerando gli asintomatici, il virus potrebbe essere entrato in queste strutture o portato da parenti dei degenti o dal personale, in maniera involontaria visto il gran numero di positivi al virus asintomatici. Poi vorrei ricordare che quando i governatori del Nord chiesero di fare maggiori controlli su tutte le persone che arrivavano dall'estero, italiani o stranieri, furono tacciati di razzismo ed anche derisi. Da ultimo vorrei segnalare un servizio di ieri mattina su RAI 3, dove veniva intervistata una signora della zona di Bergamo che aveva perso il marito. E' stata fatta una ricostruzione molto faziosa. Infatti il marito si era recato all'ospedale di Alzano il giorno 26 febbraio per delle visite di controllo e 3 giorni dopo stava male. Ma se questo virus, dicono gli esperti, ha un periodo di incubazione prima del manifestarsi della malattia di 7/14 giorni, il signore in questione doveva già essere positivo prima di andare alla visita di controllo. Però i giornalisti faziosi di RAI 3 hanno buttato la croce addosso ai vertici della regione Lombardia anche per questo caso.