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mepiaxe
IMPERATOR (4440 post)
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adesso spunta un nome.. Elena...
La prof si pubblicizzava come Elena...
. . . . . .

" il caso della prof dalla doppia vita: ora spunta un segretario

10 Dicembre, 2020


La prof dalla doppia vita aveva chi le faceva da segretario, prendendo nota delle chiamate, rispondendo con messaggi alle richieste arrivate con sms o whatsapp. Quando proprio non si poteva fare a meno perchè il cliente pretendeva di sentire la voce della donna, la telefonata veniva girata dal collaboratore alla docente nel caso non fosse impegnata a far lezione. Chi era il misterioso segretario?

Emergono nuovi retroscena dall’indagine dei carabinieri di Alassio che hanno scoperto vari episodi di prostituzione con protagonista un’insegnante di Imperia di 54 anni che incontrava i clienti in due alloggi, una ad Andora e uno in via Pindemonte a Imperia. A proposito dei due alloggi: a essere interrogati nei giorni scorsi dai carabinieri sono stati gli affittuari (e non i proprietari come riportato erroneamente) che pensavano di aver trovato una sorta di nido d’amore e non sapevano della doppia vita della donna di cui si erano invaghiti. Lei usava le case a loro insaputa. «Non sono mai stato sentito o contattato dalle forze dell’ordine», precisa intanto il titolare dell’appartamento in via Pindemonte affittato alla persona poi effettivamente convocata e sentita dai detective.

Tornando all’inchiesta, iniziata mesi fa. La professoressa sospettata di fare la squillo non è indagata ma risulta per ora parte offesa. Sarebbe cioè la vittima del tentativo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione da parte del marito e di un amico della coppia, loro sì indagati.

A condurre le indagini, coordinando il lavoro dei carabinieri, è la Procura di Savona e in particolare il pm Chiara Venturi, già sostituto a Imperia negli Anni Novanta. La professoressa pubblicizzava il lato più oscuro della propria vita con annunci su siti di escort presentandosi come «Elena» e dando come indirizzo fittizio San Bartolomeo al Mare. In realtà, come è poi risultato, gli appuntamenti venivano presi ad Andora o Imperia a seconda dei casi. Le tariffe andavano dai 100 ai 300 euro a seconda della prestazione. In alcuni casi su cui stanno facendo indagini i militari dell’Arma, avrebbe partecipato a incontri a tre una collega della prof che adesso insegna a Genova. Pare che il giro d’affari fosse cospicuo. La prof girava in città a bordo di una lussuosa Jaguar. Circolano sui social inoltre alcuni video degli incontri amorosi probabilmente messi in rete fraudolentemente per gioco o per una sorta di vendetta. La docente un anno fa aveva già presentato una denuncia alla polizia postale."
mepiaxe
IMPERATOR (4440 post)
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😃 😃 😃.. ed ecco la seconda prof.
belin,anche i clienti.. rischiano. per un diritto sacrosanto.. la figa è un bene essenziale...


"Prof dalla doppia vita, alcuni clienti rischiano la denuncia per le autocertificazioni Covid

14 Novembre, 2020

Mentre viene mantenuto il più stretto riserbo sull’identità della seconda insegnante «a luci rosse», coinvolta nell’inchiesta dei carabinieri di Alassio che vede al centro un’insegnante imperiese dalla doppia vita, proseguono le audizioni dei clienti della donna. E alcuni di loro potrebbero rischiare anche una denuncia per false attestazioni in atto pubblico, legate agli spostamenti durante il lockdown alla ricerca di ore di piacere.
Della seconda “sexy prof” al momento si sa soltanto che in precedenza lavorava in provincia di Imperia ed è stata poi trasferita in un’altra provincia ligure. E che avrebbe aiutato la collega in impegnativi incontri a tre per clienti particolarmente esigenti. Le indagini condotte dal tenente Salvatore Napoli e guidate sul campo dal maresciallo Mxxxx Bxxxxxxx, vedono P.C., la donna di 56 anni al centro dell’indagine, quale parte lesa, mentre il marito, G.N., 58 anni, elettricista imperiese e R.T., 61 anni, ristoratore di Andora, sono stati posti agli arresti domiciliari. Nella vicenda coinvolto anche un pensionato, B.R., di 70 anni, denunciato a piede libero. Per i tre indagati l’accusa è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso. I due arrestati saranno ascoltati mercoledì prossimo dal Gip del Tribunale di Savona Fxxxxxxxx Mxxxxx.
Intanto anche nella giornata di ieri nella caserma dei carabinieri di Alassio, in via privata Croce Bianca, è proseguita la sfilata delle «persone informate sui fatti». Si tratta in particolar modo dei clienti delle case del piacere scoperte a Imperia in via Pindemonte, vicino al cimitero di Oneglia e ad Andora in via Cavour e via Usodimare. Fra loro, professionisti, operai, commercianti e persino giovani studenti, che hanno preso parte, chi una volta, che per più volte, ai focosi incontri con l’insegnante delle scuole serali imperiesi per adulti e con la misteriosa collega. Per loro c’è anche il rischio che possano vedersi contestare il reato di falso in atto pubblico, legato alle false autocertificazioni che alcuni hanno compilato durante il periodo di lockdown, per spostarsi al di fuori del comune di residenza e prendere parte agli appuntamenti a luci rosse. Mentre è ormai trascorso il tempo per contestare loro le relative sanzioni amministrative.
I carabinieri di Alassio nel corso delle indagini, durate un anno, hanno monitorato tutti gli spostamenti degli indagati, della parte lesa e anche di molti clienti. Ed evidentemente non sono intervenuti soltanto per non svelare troppo presto le loro carte e compromettere il buon esito dell’inchiesta. Che non è ancora conclusa e potrebbe presto offrire nuove sorprese."
pista1974
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solo a me ricorda qualcosa tipo irina "acoscieaperte"?
mepiaxe
IMPERATOR (4440 post)
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qualche collega ponentino ha preso qualche ripetizione?

p.s. eppoi si dice: vita da cani😃.


"La prof a luci rosse che girava sulla Jaguar. Due arresti ad Alassio
13 Novembre, 2020

Alassio - La sua professione ufficiale era quella di insegnante, che esercitava nell'Imperiese, ma a garantire alla cinquantaseienne alassina P. C. un tenore di vita decisamente elevato era una seconda professione, la più antica del mondo che, a quanto pare, praticava tra Imperia e il Ponente savonese senza troppi limiti e con la collaborazione del marito cinquantottenne G. N. e di altri due uomini: il ristoratore sessantunenne R. T. e il settantenne R. B. Ma proprio il tenore di vita della donna, assolutamente incompatibile con la paga da insegnante, ha insospettito i carabinieri di Alassio, che fin dal novembre dello scorso anno hanno cominciato a tenere d'occhio quella “prof” che si muoveva su una Jaguar e che sembrava disporre di risorse economiche pressoché illimitate.

Navigando attraverso i siti dedicati agli incontri intimi mercenari, i militari coordinati dal pm Cxxxxx Vxxxxxx hanno ben presto individuato alcuni annunci che decantavano le arti amatorie della donna e l'unicità degli incontri di cui si proponeva come protagonista. Annunci ovviamente corredati da foto, che non lasciavano molti dubbi né sul tenore e i contenuti degli incontri proposti e neppure riguardo l'identità della donna. E, secondo quanto emerso durante le indagini dei carabinieri, gli incontri dovevano essere davvero caldi, coinvolgendo talvolta più persone e, in qualche occasione, persino un cane (un cocker, per l'esattezza), fino ad arrivare a veri e propri festini a luci rosse.

Che dovesse essere un'attività piuttosto remunerativa era cosa nota fin da subito, visto anche il tenore di vita della famiglia, e ben presto gli inquirenti ne hanno avuto la conferma anche dai conti correnti intestati all'insegnante a luci rosse: ben quattro, tutti piuttosto riforniti e dotati di carte di credito e bancomat.

Dal numero di telefono in calce agli annunci, intestato a uno dei complici, i militari sono riusciti a ricostruire l'organigramma della piccola organizzazione. Il settantenne avrebbe avuto un ruolo decisamente più marginale rispetto agli altri due, che si occupavano della pubblicazione degli annunci, della scelta delle foto, ma anche dell'organizzazione degli incontri, attivando utenze e definendo accordi per le location prescelte. Se poi qualche cliente aveva la necessità di una pastiglietta blu o roba simile, erano loro a procurarla, in modo che tutto andasse bene e che ogni incontro si concludesse con piena soddisfazione di tutti: fisica per il cliente, economica per la donna e i complici.

Così, al termine di una lunga serie di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche, gli inquirenti hanno trasmesso quanto raccolto al gip Fxxxxxxxx Mxxxxx, che ha disposto l'arresto per il marito dell'insegnante a luci rosse e per il sessantunenne, che ieri mattina sono stati raggiunti dai carabinieri e sono stati messi agli arresti domiciliari, con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Ha evitato le manette in virtù del suo ruolo più defilato il complice settantenne, che è stato comunque denunciato a piede libero."