A chiamata rispondo !
Surferò volentieri sull'onda dei ricordi.
Era la fine degli edonistici anni '80 , le escort non c'erano , c'erano solo le puttane (oddio le escort c'erano ma erano solo auto) , erano quasi tutte italiane , le rapaci ragazze dell'est sarebbero arrivate di li a poco. C'erano tante black , che all'epoca i più raffinati chiamavano "cioccolatini" e gli altri "negre" , erano tutte OTR fortemente sfruttate , i trans erano dei "travestiti".
Internet non c'era e nemmeno i cellulari, dagli annunci sui giornali telefonavi (dalla cabina non da casa ! E' ovvio) e la segreteria ti rispondeva con una voce suadende , talvolta grottesca , e partiva la descrizione e ti diceva dove suonare , non "quando sei sotto chiamami che ti apro".
Poi , a Torino , c'era via Ormea , la via più conosciuta della città , almeno dai maschietti. Notissimo ricettacolo di meretricio era la meta "obbligata" dei maschietti vogliosi in trasferta. Io ero un distratto studente universitario ( AH! Avessi terminato gli studi) , psicologia , vicino a via Ormea c'era la sede delle lezioni di "psicologia fisiologica" o qualcosa del genere non ricordo bene; così , ci passavo , le donne e le ragazze erano sparse per la via , davanti ai portoni , ti irretivano e poi ti portavano negli appartamenti nei cortili interni .
Che brivido , per un timidissimo ragazzo che veniva dalla campagna , percorre quella via , così piena di dolcissime tentazioni.
Era il giunto il tempo di cedere a queste tentazioni ! Almeno ad una ! Ero vergine a 19 anni ! Il rischio di "sindrome del tunnel carpale" era ben oltre i livelli di guardia.
Così un giorno mi decisi , notai quasi subito , davanti ad un portone , una bella donna sui 40 anni . A quell'epoca le donne di quell'età mi facevano impazzire , quelle rughette , quei modi da "vera donna" , la cosa curiosa è che anche oggi , che di anni ne ho 42 , continuano a farmi impazzire.
Era lì appoggiata che si mangiava una brioche , era mattina (prediligo ancora oggi il sesso di mattina) e quella donna evocava in mè l'idea che fosse appena andata a portare il figlio , o la figlia a scuola e che poi fosse corsa lì ad aspettarmi , l'idea mi eccitava tantissimo. (Ancora oggi adoro portare mio figlio a scuola per avere il piacere di ammirare le stupende mammine). Mi avvicinai tentando (presumo invano) un contegno da persona seria , lei deglutì la brioches e mi sorrise . Aveva una bella giacchetta verde ( Il mio colore preferito !) , un biondo finto che più finto non si può ed una di quelle pieghe piene di vuolume che andavano tanto a quell ' epoca. "Allora?" Mi disse sorridendomi dolce "Che facciamo bel ragazzo ?" le chiesi "Quanto?" ; all'epoca era usuale e non aveva la connotazione spegiativa che avrebbe oggi. Francamente il rate non me lo ricordo più , mi pare attorno alle 50K , in lire ovviamente. Accetto senza fiatare , ero già tutto così sfrigolante del desiderio di chissà quali piaceri. Seguo il suo splendido culo ( "Lato B" era solo quello degli ormai defunti 45 giri) fasciato in una gonna a tubo su per una scala , in un ballatoio , mi fà entrare con sorriso ammiccante in un appartamentino formato francobollo. ALl'epoca si usava molto , per le meretrici, l'ambiente unico con un angolo attrezzato con bidet , lavabo e water , una cosa che oggi farebbe rabbrividire.
Io sono fibrillante , un pò di desiderio , un pò dell'assopare quel piccolo bocconcino di trasgressione ; ero molto timido e già essere lì con una quarant'enne mi dava i brividi.
Bidet timidissimo e poi ci spogliamo su un letto con quelle orride reti modello brandina , ma di certo non ci badavo ! Mi ero anche preparato e nella valigetta , tra il blocco degli appunti ed il panino prosciutto e maionese , mi ero portato il preservatino da casa (non si usava ancora dire condom).
Di quello che seguii ricordo il suo sguardo dolce , forse le ispiravo tenerezza , così giovane ed imbranato, le sue tettine , ora direi II C , e le mie mani troppo fredde che le toccano (era inverno e non portavo i guanti) , lei che si strofina le mie mani nelle sue per scaldarle un pò ; "Come ti vuoi mettere ?" "Sotto! " , ancora oggi è la mia posizone preferita .
Sarò durato quanto un battino di ali di farfalla , ma il suo corpo sul mio , il suo sorriso dolce , il suo pancino rotondo (li adoro ancora oggi) , l'adorabile cellulite sui suoi fianchi , mi facevano provare sensazioni nuove , mi facevano provare brividi sconosciuti. Come avessi assaporato chissà quale proibita delizia.
Poi mi ritrovo in strada con il più classico dei sorrisi ebeti , vado a lezione ma la fisiologia della memoria a breve termine non riesce a catturare la mia attenzione , ancora là su quel letto , tra le sue cosce , sotto i suoi occhioni dolci ( non mi ricordo di che colore).
Certo a pensarci ora quasi mi vergogno , devo essere stato anche un pò patetico , forse.
Ma il ricordo dolce di quella donna , emerso mentre scrivo queste righe , mi dà ancora molta dolcezza.
Chissà che fine avrà fatto lei , orami avrà almeno sessant'anni , magari accompagna i nipoti a scuola.
O magari quel giorno aveva accompagnato a scuola la figlia che ora fà l'escort mettendo le foto su internt . . .
Ma io preferisco ricordare , oniricamente , quella donna vestita di verde che mangia la brioches appoggiata al muro , di via Ormea a Torino , tanto tempo fà.