Un mio carissimo amico d'infanzia è da poco tornato da una vacanza in giappone e mi ha raccontato cose che pensavo esistessero solo nel famoso "Pornomondo"!
Una piccola premessa è d'obbligo: in giappone c'è uno strano concetto di "censura" e di "sesso. Non si possono mostrare i genitali, ma tutto il resto si, quindi è normale, in televisione, ad ogni orario trovare cartoni animati porno dove trombano come ricci, si vedono CIF, CIM, COB, ... ma non si vedono il pisellino e la patatina!!
Altro concetto particolare è legato al sesso a pagamento: lo puoi mettere dappertutto, ma se vai in RAI1 è illegale!
Quindi, se vi trovate a passare per Tokio, potreste fare una visita al quartiere a luci rosse Kabuki-cho e lì trovereste:
Oppai Bar: entri ordini da bere e ti viene servito da una avvenente giapponese in topless (che si siede al tavolo a farti compagnia) che si fa palpare le poppe se le offri da bere (circa 3000 Yen a bicchiere o 12.000 yen una bottiglia)
Soaplands (soporando): la cosa più vicina ad un bordello, entri, scegli la compagnia su un catalogo via iPad, poi vai in stanza con la tua scelta e per la "modica" cifra di circa 350.000 yen (circa 7 VU) hai 70 minuti di sesso (BJ, body massage, lavaggio in 2 in vasca, rimming, Rai2) ... ma NIENTE RAI1: quella è prostituzione e non si può!
Infine, per i manager stressati che vogliono scaricare la tensione, esistono tantissimi
Pink Salons: entri, scegli la giappo di turno sempre su iPad, lei ti accompagna (offrendoti da bere analcolici) in una sala sottostante con luci basse e divanetti dove si spoglia, si fa palpeggiare e, sempre per la modica cifra di 12.000 yen, ti garantisce un'ora di BJ (non è chiaro se con CIM o no). La cosa buffa di questi locali è che se sei "occidentale" ed entri , il buttafuori all'ingresso ti ricorda "NO SEX! ONLY BLOWJOBS!"
.... chi li capisce è bravo (intanto vado a cercare il mio vecchio libro di grammatica giapponese.... Konniciwa watashi-wa Maruco desu...)