I bravi colleghi torinesi e il caro Lapislazuli in particolare, decantano tanto le virtù delle dolcezze d’oriente… e chi sono io per venire in vacanza nel ragusano e farmi mancare un incontro con questa Anna, giapponese meravigliosa, affascinante, splendente?!?
http://ragusa.bakecaincontr…
(se inattivo cercare Anna giapponese sulla bakeca ragusana)
VU per scopare e divertirsi tutto coperto in una traversina di Corso Italia? Vado!
Corso Italia a Ragusa… è pazzesca.. è una via ripidissima e trafficosissima come in un videogioco per i saliscendi di San Francisco!!
Se ti cade una pallina da tennis, rotola giù a velocità folle e sfonda il muro di una chiesa al fondo della via come solo una palla di cannone!
Lo stradone a pendenza risibile è l’emblema del rapporto tra la bella Trinacria e il resto d’Italia o forse del mondo: si sale tirando il carretto verso la cima annaspando e sputando sangue e bestemmie o forse si sale sul carretto stesso e lo si guarda precipitare verso il fondo a velocità disperata, bevendo vino freddo e mangiando arancini caldi?
Chissà.. io stesso mentre mi avvicinavo alla porticina della mia prima orientale mi chiedevo: “salirà la minchia verso l’ombelico, felice di quel che trova o guarderà mesta il pavimento intristita da un qualche povero spettacolo??”.
Minchia, che COZZA ‘sta giapponese ho pensato quando ha aperto l’uscio richiudendolo a doppia mandata alle mie spalle!
Scura come una venezuelana, bassa come una comisara di antica razza, larga, arrotondata e affusolata come una bomba che se ha visto il giappone è stata di certo sbarcata dall’Enola Gay!!
Da dove sucaminchia viene questa bellezza rara?? Parla come una sudamericana mentre si tira su il palco tette facendo un’espressione tipo “visto che robba buona?” che per poco mi scappa da ridere a crepapelle..
Però ha gli occhi a mandorla e le guanciotte come mi ha spiegato mille volte il collega Lapis… eqquindi? Boh forse sarà coreana o indonesiana o della pampas argentina, ma mollo il cinquantino sul comò e indico la porta per uscire. Ma lei indica la porta del bagnetto e il suo dito, pur tozzo e rotondetto come tutto il resto, questa volta è più imperativo del mio.
Vado, mi sciacquo la robetta smunta nel bidè incrostato e mi stendo sul lettone dondolante come un rassegnato a morte certa.
Mi si insinua tra le gambe come un boa lecchino, lo sguardo che dovrebbe grondare eccitazione mi ricorda quello del gatto che suona la tromba negli Aristogatti quando tiene il sorcio in bocca appeso per la codina..
E con identica mossa azzanna il mio sorcetto e se lo passa da un lato all’altro della bocca come una caramella da assaporare.
Beh.. divertente, tutto sommato.
Poi mi scivola sopra come un barilotto di donna senza l’uso delle gambe, aiutata anche dallo scivolosissimo olio di cui è interamente cosparsa.
Con una mossetta si alza a smorza candela ondeggiando le grosse tette a ogiva.
Allunga un braccio verso il comodino a prendere il flacone di lubrificafregna, poi invece allunga l’occhio sulla mia contentezza fra le gambe e decide che per umettarsi la patata bastano due polpastrelli passati sulla lingua…. Azz!!
Si incastra a dovere in quel che resta del mio orgoglio di masculo e lo serra con una pressione che non avevo mai sentito. Quasi quella della tellina di mare quando si attacca allo scoglio battuto dalle onde!
Comincia ad ondeggiare ritmicamente e con lei le grosse tettone pesanti.
Beh… simpatico, tutto sommato.
Visto che il morticino là dentro si sta ringalluzzendo velocemente, decido di aiutarla a spingere più forte e la presso a me con la presa delle braccia a cintura. Prima piano poi sempre più forte la stringo quando sale verso la mia faccia e la mollo quando scende verso il pistone. Quando scende prende una boccata d’ossigeno, quando sale guaisce ed espira un effluvio di aglio e altre pestilenze addosso alle mie narici. E io per punirla serro più forte le braccia e pompo più carbone verso la sala macchine.
Sto spezzando le reni all’Indonesia o chissà che e mi sto divertendo un mondo.. non credevo, ma mi sto proprio sollazzando alla grande. Sono grosso, cattivo, insensibile agli odori e mungo questo rotolo di donna mugolante finchè non le vengo dentro con la potenza di un proiettile esplosivo!!
Almeno ha sofferto anche lei, almeno la metà di quello che ho sofferto io.
Mi alzo, mi lavo prima di lei da vero maschio dominatore e conquistatore e la saluto con una strizzata alle tette cattivella.
Non mi riconosco, sarà perché mi sono divertito in maniera del tutto inaspettata e inattesa…
Mi son tolto la curiosità d’oriente. Lo ammetto, ero prevenuto e adesso invece son solo venuto e son contento.
Grazie Jappa, non sei né meravigliosa né splendente ma a sto giro mi hai fatto divertire assai più di tante bellissime.
http://tinyurl.com/lkhxarpTorno subito...