Gnocca forum
Moscarossa
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gullitghelly
Jr. Member (170 post)
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Premesso che non mi ritrovo con molte delle cose che hai detto (suddivisione proventi e ricerca personale su tutte), non capisco qual è lo scopo del tuo post
sfigatoincel
KING (2864 post)
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Si,ok...
"Sa fatt notte,e lu puorc n'arve'"
alieno2022
Wannabe (7 post)
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STORIE CINESI E NON SOLO
Centri massaggi cinesi
Conquistare una gestione di un centro massaggi è un’impresa ardua a Roma, un po’ in tutte le città d’Italia. Gli ostacoli sono più di mille e ognuno più cavilloso dell’altro. Intanto bisogna cercare i locali. Devono essere facilmente accessibili ma riparati, in modo da preservare un minimo di privacy per clienti timidi e timorosi di essere scoperti a frequentare luoghi ritenuti moralmente poco edificanti. I pregiudizi a riguardo dei padroni dei locali la fanno da padrona. Alcuni rifiutano decisamente l’idea, configurando il tutto come l’apertura di una casa chiusa dove l’unica attività è la prostituzione. Altri cercano di trarne maggior profitto aumentando il prezzo dell’affitto, altri ancora sperano in trattamenti di favore con fanciulle orientali pronte a soddisfare ogni loro desiderio. Alla fine si trovano persone coscienziose, che adottano il normale sistema di mercato e nulla più, senza porsi chissà quale domanda. Trovati, con grande fatica i locali, vi sono poi le autorizzazioni che devono essere rilasciate dalle autorità competenti, in particolare le ASL e la polizia locale. Le prime devono garantire il possesso dei
requisiti necessari a svolgere la professione terapeutica del massaggio o dell’estetica del viso e della pelle, che vi siano le giuste misure d’igiene e sanità nei locali. La polizia locale deve garantire che vi siano i permessi regolari di soggiorno e di lavoro nel bel paese, che non vi siano illeciti penali di nessuna natura, che non vi siano cosche mafiose che gestiscono e riciclano denaro sporco. Passate anche queste forche caudine si passa agli allestimenti e alla ricerca di personale qualificato, prevalentemente donne di preferenza con legami di parentela con la gestrice del centro. L’organizzazione del centro è semplice. Hanno una struttura di piccole cooperative, il ricavato è suddiviso in questo modo: il 60 % a chi gestisce il centro e ne ha la responsabilità civile e penale, il 40 % alle lavoranti. E’ un sistema collaudato che adottano tutti i centri, senza distinzione. Il rapporto con i clienti non è sempre idilliaco. Chi si reca in queste strutture non si limita a chiedere un massaggio o un’operazione riabilitava, alcune volte pretendono anche prestazioni di altro tipo, in particolare sensuali e finanche sessuali.
Le giovani devono districarsi senza essere offensive, ma senza concedere alcunché oltre ad una mano che furtivamente si posa sui genitali dell’ingrifato cliente. Purtroppo è diffusa la convinzione che il massaggio anche terapeutico svolto da signorine orientali debba sempre concludersi in maniera felice, dove per felicità s’intende un’eiaculazione per lo più indiretta. Il massaggio in se ha delle componenti sensuali, per
massaggiare la schiena, sia con le mani sia con le ginocchia se non addirittura i piedi, la massaggiatrice deve mettersi cavalcioni sul corpo prono del cliente, il quale oltre all’energico massaggio sente la vicinanza della fanciulla e normalmente si eccita. Quando poi finisce la parta della schiena e delle gambe e si passa ai muscoli pettorali e delle gambe, la compromissione diviene più evidente così pure l’eccitazione. In queste condizioni devono tenere a freno le continue richieste di ulteriori coinvolgimenti della massaggiatrice con interazioni, togliere le mani che cercano di toccare le ragazze sui seni e nelle loro intimità senza essere troppo rigide e scortesi ma rimanendo ferme nel vietare questi continui assalti. Di solito optano per indumenti intimi paludati, quasi impossibile superarli, inoltre ricordano a più riprese di essere in un centro di massaggi pubblico dove si effettuano solo pratiche che non prevedono sesso o altri coinvolgimenti. Il problema è che sono pubblicizzati centri massaggi privati, per lo più in appartamenti, dove il massaggio è solo un pretesto iniziale, le fanciulle per denaro aggiuntivo a ogni servizio prestato praticano ogni tipo di coinvolgimento persino rapporti sessuali completi senza distinzione di canali da sperimentare. Evidentemente sono ritrovi per pratiche di prostituzione più o meno lecite che nulla abbiano a che fare con chi si dedica esclusivamente alla parte salubre del massaggio o della tecnica fisioterapica. I clienti meno avvertiti ritengono di omologare tutti privati e pubblici alla soddisfazione sessuale senza distinzione, basta pagare.
Non è così, la polizia esercita un controllo severo su questi centri, prevalentemente in quelli pubblici, con intercettazioni telefoniche, interviste ai clienti che escono dai centri, perquisizioni mirate a trovare prove dei reati commessi sulla base della legge Merlin, in particolare sfruttamento della prostituzione. Quando accertano irregolarità evidenti, le conseguenze sono disastrose: chiusura del centro, imputazione del reato di sfruttamento della prostituzione per coloro che gestiscono il centro, verbali e sequestri di cellulari per le signorine coinvolte nell’attività di meretricio, finanche fogli di via con la motivazione d’indesiderati, schedature al pari di prostitute di strada. In altri termini un disastro che coinvolge le loro vite e i loro sogni. La legge Merlin non fa distinzione, la masturbazione è una pratica sessuale al pari di un rapporto completo, mentre nella cultura del massaggio orientale, la masturbazione, o più correttamente la stimolazione sensuale è parte finale del massaggio stesso. La giurisprudenza a riguardo è divisa, vi sono tribunali che hanno emesso sentenze dove per questa pratica è esclusa la parola “sessuale”, è una forma conclusiva che può anche essere evitata o saltata, ma non è certo intesa come rapporto. Inoltre c’è da considerare che non sia preso in considerazione il coinvolgimento reciproco, le carezze praticate alle massaggiatrici, che sono quasi sempre rifiutate, con atteggiamenti più o meno cortesi, ma sempre rigidi e inflessibili.
Le richieste più gettonate tramite telefono o recandosi sul posto sono le seguenti: " pronto, quali sono le tariffe per i massaggi? Ma vi spogliate nude? Si può avere qualcosa di più? Ad esempio di bocca o solo di mano? Posso toccare il seno e la fica? Scopate con il preservativo o senza? ". Le risposte sono sempre di diniego. I più ardimentosi non si limitano a queste richieste, insistono: " posso invitarti dopo il lavoro ad una cena e magari prenoto un albergo? Qual è la tariffa per un'ora o per l'intera notte? " Insomma sembra di essere a un mercanteggiamento con normali prostitute che s’incontrano per strada. Purtroppo è ormai in uso, alcune escort mettono annunci sui siti che pubblicizzano massaggi dove fanno intendere che il massaggio è solo una proforma per concedere molto di più, ovviamente con pagamenti extra per ogni singola prestazione. I rate di partenza sono sempre di 50 euro, per arrivare ai 100 o anche 200 se si vuole più tempo o prestazioni particolari, bocca, fica, culo etc. Questi annunci nulla hanno a che fare con i centri massaggi gestiti da persone orientali, ma vengono fatti negli stessi siti. In questo modo si crea una promiscuità che certo non giova a chi vorrebbe esercitare una pura attività per lo scioglimento muscolare, la rieducazione degli arti, o semplicemente la cura della pelle, non certo praticare sesso a pa
Moscarossa