Ciao Car, stasera al "Bar" ti ho fatto quella domanda ("perchè non mi caghi?"

, diretta, perchè fino ad ora avevi snobbato, poco elegantemente, le mie richieste di "pace" (e non dirmi di non averle notate, offenderesti la tua intelligenza, più che la mia). Sinceramente mi scocciava rivolgermi a te direttamente, come ho fatto stasera, perche non volevo rendere "pesante" la cosa.
A suo tempo hai pensato, sbagliando (inteso come sinonimo di fraintendimento), che mi sono rivolto a te con sufficienza e con l'intenzione di farti passare per ignorante. Nonostante questa non fosse la mia intenzione, ho pensato di essermi espresso male e ti ho chiesto scusa e l'ho fatto più volte e pubblicamente, senza che tu le accettassi. Ora, visto che è passato del tempo e che magari è sbollita la rabbia del momento, ci ho provato nuovamente. Se pensi che lo faccia per arruffianarmi a te, sei completamente fuori strada, al contrario penso che sei una brava persona e non mi va (andava) di lasciare in sospeso una cosa che ha delle fondamenta di pastafrolla, uno stupido fraintendimento.
Comunque, come farai anche tu, a pregare vado solo in chiesa, quindi per me è discorso finito, chiuso e sepolto.
Preferisci mantenere il tuo punto, avere "ragione", sentirti per forza offeso, senza prendere in considerazione quello che ti ho detto allora e ribadito adesso... beh, scusami, ma te lo dico proprio di cuore... esticazzi, si esticazzi, perchè quando si ha davanti uno che non ha la capacità di mettersi in discussione e, per maledetto orgoglio, non riconoscere che forse non avevo intenzione di offenderti, non rimane altro che dire esticazzi.
Ora mi sento anche un pò meglio, come dici tu meglio toglierseli i sassolini dalle scarpe.
P.s. tranquillo, nel bar non metto più piede, ma non lo faccio per te, sinceramente non te lo meriti, lo faccio per non creare un'atmosfera tesa, che danneggerebbe chi, come te, ci va per rilassarsi un pò.
Buona notte.
Livio.
"I sogni sono il pennello con cui dipingo la mia realtà...". Livius