Allora sarò strano io, ma mi è parso subito quello che è: un mirabile esempio di racconto visionario, picaresco, p.uttanesco, ferragostano.
Materia ben conosciuta da chi ha i tuoi stessi riferimenti culturali "leggeri": lo sfondo della baraccopoli da "brutti, sporchi e cattivi" emerge nella pienezza del technicolor anni settanta.
L'atmosfera onirica tipica della "più bella serata della mia vita" mescola con piacere il vero col fantastico senza riguardo alcuno per il verosimile.
Il turbamento per la piccola Lolita, l'altrettanto lolitesca Nastassja figlia di quel tanto Klaus, penso pure per la piccola Spaak al suo primo Sorpasso, sono "paletti" imprescindibili per la formazione sentimental-sessuale del giovane-vecchio che sei oggi, che siamo oggi.
Scusa se ti scopro con colpevole ritardo, ti lascio un piccolo karma simbolo di una grande ammirazione e mi riprometto di leggere con calma la tua opera omnia!
Salute e fortuna
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