Tu forse non lo sai G., oppure lo sai perché mi hai ascoltato,
questa sera, mentre tornavo a casa dalla stazione, mi sei venuta in mente, e mi sono ricordato
di averti voluto molto bene, mi hai invaso il cuore per due volte, in due distinti periodi della mia vita.
Ti ho voluto molto bene e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo o, peggio ancora, di fartelo almeno
Capire chiaramente, avevo paura, paura di sembrarti ridicolo, sicuramente ridicolo, goffo lo ero, ma non lo era sicuramente il sentimento che provavo per te. Ero troppo piccolo per te dicevi, ero troppo poco vissuto, troppo per bene, non ero un dannato dico io, non appartenevo al genere di maschi che tanto piacevano a te. E adesso che lo sono, adesso che corrisponderei in pieno al maschio che desideri …….. adesso un bel cazzo di niente, mi viene da dire, perché tu sei morta 30 anni fa, e mi sei caduta in mente questa sera.
Devo quindi lavorare di fantasia e raccontarti, quello che sarebbe potuto succedere se tu non fossi morta,
perché sono sempre stato convinto che le cose, i fatti della vita, avrebbero preso una piega molto migliore per entrambi se tu non fossi morta.
Quando successe l’incidente mortale la tua migliore amica e mia futura moglie era già incinta ed io stavo per partire militare, questo era già scritto quindi non si può cambiare nemmeno con la fantasia; quindi mi sarei sposato, sarei scomparso quasi dalla circolazione (come in effetti ho fatto), ma …… tu eri la migliore amica di L., quindi avresti continuato a frequentarla, avresti frequentato la nostra casa, visto crescere mio figlio, anche perché io non mi sarei per niente opposto. Col passare degli anni avresti assistito ai nostri primi litigi, naturalmente avresti tenuto la parte di L. , avresti assistito al mio lento e progressivo decadimento, mi avresti visto sicuramente barcollare ubriaco (questo lo avresti visto per forza, mi hanno visto tutti, lo facevo apposta senza alcun ritegno). Cosa avresti pensato allora?? Mi avresti condannato anche tu, o forse, vista la tua natura mi avresti compreso se non addirittura aiutato?? O avresti pensato, “cazzo!! Non è poi così tanto troppo pulito e perbene come pensavo!!”. Io credo, o perlomeno mi piace credere, che avremmo entrambi sofferto di meno. Poi, dopo alcuni anni avresti assistito alla separazione, avresti magari pensato L. ha fatto bene, ma cosa avresti pensato quando G. (cioè io) ha mandato letteralmente a fare in culo il mondo intero e …….. (qui ci starebbe bene l’assolo di batteria di Ian Paice in “The Mule&rdquo
ha smesso di bere vodka e si è letteralmente trasformato?? Considerato poi che la trasformazione non è stata frutto di cure mediche o psichiatriche ma è semplicemente consistita nel trovare il coraggio (finalmente) di essere quello che ero sempre stato (un ribelle, non_alineato, out of label), il coraggio di essere se stessi, fuori dall’ipocrisia, dai condizonamenti, fuori dai comandamenti.
Come minimo avresti pensato “però!!” e a quel punto cosa avresti fatto, sotto quale luce mi avresti visto??
Voglio esagerare, Tu ed io siamo coetanei, anche se per me tu hai sempre dichiarato 1 anno in meno, voglio esagerare perché sono quasi sicuro di quello che penso, Tu ed io saremmo insieme, con i nostri scazzi, molti, da almeno 9 anni. Concludo dicendoti che, visto che mi sei tornata prepotentemente in mente,questa sera ho ascoltato, e ti ho dedicato, il notturno N. 20 di Chopin, spero che ti piaccia, ciao G. o preferisci Maria, che poi è il tuo vero nome!!
p.s. : Ricordati di non prendere impegni nella prossima vita, SEI GIA’ PRENOTATA DA ME!!
g.
Il luogo dove si semina la parola è il silenzio. Il silenzio è la lingua madre
questa sera, mentre tornavo a casa dalla stazione, mi sei venuta in mente, e mi sono ricordato
di averti voluto molto bene, mi hai invaso il cuore per due volte, in due distinti periodi della mia vita.
Ti ho voluto molto bene e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo o, peggio ancora, di fartelo almeno
Capire chiaramente, avevo paura, paura di sembrarti ridicolo, sicuramente ridicolo, goffo lo ero, ma non lo era sicuramente il sentimento che provavo per te. Ero troppo piccolo per te dicevi, ero troppo poco vissuto, troppo per bene, non ero un dannato dico io, non appartenevo al genere di maschi che tanto piacevano a te. E adesso che lo sono, adesso che corrisponderei in pieno al maschio che desideri …….. adesso un bel cazzo di niente, mi viene da dire, perché tu sei morta 30 anni fa, e mi sei caduta in mente questa sera.
Devo quindi lavorare di fantasia e raccontarti, quello che sarebbe potuto succedere se tu non fossi morta,
perché sono sempre stato convinto che le cose, i fatti della vita, avrebbero preso una piega molto migliore per entrambi se tu non fossi morta.
Quando successe l’incidente mortale la tua migliore amica e mia futura moglie era già incinta ed io stavo per partire militare, questo era già scritto quindi non si può cambiare nemmeno con la fantasia; quindi mi sarei sposato, sarei scomparso quasi dalla circolazione (come in effetti ho fatto), ma …… tu eri la migliore amica di L., quindi avresti continuato a frequentarla, avresti frequentato la nostra casa, visto crescere mio figlio, anche perché io non mi sarei per niente opposto. Col passare degli anni avresti assistito ai nostri primi litigi, naturalmente avresti tenuto la parte di L. , avresti assistito al mio lento e progressivo decadimento, mi avresti visto sicuramente barcollare ubriaco (questo lo avresti visto per forza, mi hanno visto tutti, lo facevo apposta senza alcun ritegno). Cosa avresti pensato allora?? Mi avresti condannato anche tu, o forse, vista la tua natura mi avresti compreso se non addirittura aiutato?? O avresti pensato, “cazzo!! Non è poi così tanto troppo pulito e perbene come pensavo!!”. Io credo, o perlomeno mi piace credere, che avremmo entrambi sofferto di meno. Poi, dopo alcuni anni avresti assistito alla separazione, avresti magari pensato L. ha fatto bene, ma cosa avresti pensato quando G. (cioè io) ha mandato letteralmente a fare in culo il mondo intero e …….. (qui ci starebbe bene l’assolo di batteria di Ian Paice in “The Mule&rdquo
Come minimo avresti pensato “però!!” e a quel punto cosa avresti fatto, sotto quale luce mi avresti visto??
Voglio esagerare, Tu ed io siamo coetanei, anche se per me tu hai sempre dichiarato 1 anno in meno, voglio esagerare perché sono quasi sicuro di quello che penso, Tu ed io saremmo insieme, con i nostri scazzi, molti, da almeno 9 anni. Concludo dicendoti che, visto che mi sei tornata prepotentemente in mente,questa sera ho ascoltato, e ti ho dedicato, il notturno N. 20 di Chopin, spero che ti piaccia, ciao G. o preferisci Maria, che poi è il tuo vero nome!!
p.s. : Ricordati di non prendere impegni nella prossima vita, SEI GIA’ PRENOTATA DA ME!!
g.
Il luogo dove si semina la parola è il silenzio. Il silenzio è la lingua madre
