Mi ritengo laico e razionale, quindi libero e rispettoso della libertà altrui, in qualsiasi campo, soprattutto quello sessuale. Fino a quando non deborda e invade la tua libertà.
Certo la mia esperienza negativa è accaduta con un gay, non con un etero, e non pretendo che quanto accadutomi sia la regola.
Sono stato molestato da un mio superiore e sono stato costretto a cambiare lavoro perché sottoposto a mobbing… Lui (meglio, consentitemi la battuta, lei, viste le reazioni umorali ed isteriche seguenti al mio garbato invito a cercare altrove) sposato con due figlie (concepite, sua confessione, pensando di chiavare me) a un frigido cesso, consenziente con il suo vizio, che lo aveva sposato solo per la sua posizione sociale (vorrei aggiungere: perché nessuno se la sarebbe presa&hellip

. Vizio perché la sua distorta morale non gli consentiva di vivere liberamente la sua condizione. Vizio perché il concepimento delle figlie era funzionale al mascheramento delle sue reali incinazioni (sua confessione: dopo essersi sposato, ha consumato faticosamente dopo un mese e poi non ha scopato con la moglie per sette anni, fino a quando mi ha conosciuto, lei rassegnata a sditalinarsi, neanche troppo&hellip

. Vizio perché in cambio del mio didietro mi offriva il davanti del frigido cesso (consenziente alle sue parole, scuotendo la testa in segno di assenso davanti a me, perché la maschera va indossata in gruppo e perché timorosa di perdere i privilegi acquisiti e le poche chiavate ottenute… e perché forse voleva essere scopata da un vero uomo, non chissà quanto dotato, ma uomo e non da un molliccio potteriano) in un duraturo rapporto a tre (esclusa mia moglie).
Mancodire la mia risposta al suo svelamento dopo 6 anni di pressante (da me, ingenuo, poco capita) amicizia interessata, tanto da passare insieme un paio di vacanze con le rispettive famiglie.
Diniego assoluto, perché gay non sono ed un rapporto con un altro uomo proprio non mi interessa, e mia proposta di andare avanti come se niente fosse accaduto, perché credevo che l’amicizia avrebbe continuato ad esistere, coerentemente al mio concetto libertario dell’esistenza.
Ingenuo: amicizia svanita ed inizio del mobbing, in ogni forma e momento, con un odio viscerale nel timore che svelassi il suo vero essere… Dopo qualche mese, visto come si mettevano le cose, ho anche provato a far capire quello che stava accadendo ai miei e suoi superiori, ma niente, non sono stato creduto e sono passato nel ruolo di quello che sparlava degli altri… Dopo un anno sufficientemente infernale ho dovuto lasciare il lavoro, rimanendo disoccupato per qualche mese.
Con grande dolore, perché il lavoro mi piaceva. Questo accadeva poco più di venti anni fa, quando i miei figli erano piccoli. Non auguro a nessuno di rimanere senza lavoro con qualche bocca da sfamare…
Quindi, se uno è gay, ben viva apertamente la sua condizione, io di certo non lo giudico. Se non lo fa, passi lunghi e ben distesi…
Ovviamente questo è tutto frutto della mia fervida fantasia.