Gnocca forum
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schtrumpf
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M. Rapa d’Angelo, che ha ascoltato la lettura con crescente insofferenza: Ridicolo! Semplicemente ridicolo! Io non mi occupo direttamente di politica, ma non ho mai sentito tante fregnacce una dietro l’altra! Chi si occuperà degli animali maltrattati, ad esempio, visto la latitanza degli enti locali?! E i fondi per lo spettacolo!?

G. Latta, risentito: Ma che cazzo d’obiezioni, Rapa! Se non t’occupi di politica, conservati il cervello per far funzionare la fregna, se proprio vuoi cagare fuori dal vaso fallo col culo e non con la bocca!

Torello, intervenendo professionalmente: Signori, signori, vi prego! Manteniamo il dibattito, per quanto acceso, nei limiti dello scambio di idee, non di insulti! Ma sentiamo qualche altra opinione! Merulone, cosa ne pensi tu? (Merulone dorme profondamente dietro gli occhiali da sole.) Bene, passiamo oltre: Panta, a te la parola!

Panta, improvvisamente distratta dalla lettura di una copia di Novella 3001 trovata nel salottino: Come, scusa? Ero distratta, che hai detto?

Torello, improvvisamente moralista ed ironico: La scelta della nuova generazione! Alla tua età, io leggevo Lotta Continua!

Panta, rimbeccando cattiva: Adesso sei passato a Coito Interrotto, presumo!

Torello, piccato: Questa brutta zoccola fa pure la spiritosa adesso! Eri meno sciolta stamane, prima che ti sturassimo tutti i buchi che la mammina aveva ben sigillato!

Panta, alzando la voce: Lo stato dei miei buchi riguarda solo me, brutto stronzo malcagato, non ti immaginare che il fatto di averlo ficcato dentro la mia fica per primo ti autorizzi a dare qualsiasi giudizio o ad accampare qualsiasi diritto, brutto maschilista di merda!

Torello, furioso: Maschilista io!? Guarda, mezza stronzetta, che quando tu ancora succhiavi il latte da mamma, io...

Merulone, redivivo, ormai svegliato dai battibecchi: Basta, amici miei, basta! Di qualsiasi cosa stiate discutendo, non ne vale la pena! Scusatemi, avevo sentito qualcuno dire, poco prima di addormentarmi, che non c’è modo migliore di risolvere una lite che con una bella ammucchiata, o sbaglio! E allora, cosa aspettiamo! Io, a guardare questa bella gnocca nuda e scarmigliata ce l’ho già duro! (Si mena pigramente il grande attrezzo di nuovo armato.)

M. Rapa d’Angelo, sciogliendosi in un grande sorriso: Merulone, dolcezza, salsiccione mio, quanto sei tenero, quanto sei semplice, hai più buon senso tu di tutti noi messi assieme! (Gli si avvicina e lo stringe con affetto, accompagnando con la sua mano la tranquilla masturbazione.)

Torello, anch’esso sbollito: Hai ragione, hai proprio ragione, vogliamoci bene, se c’è qualcosa che possiamo salvare del sessantotto...

G. Latta, interrompendolo, ora tranquillo ma molto caustico: Si parlava di fottere, non di volersi bene... Ma niente polemiche, l’idea dell’ammucchiata come esercitazione finale per l’educazione della nostra allieva m’attizza da pazzi! Voglio un’orgia barocca, opulenta, eccessiva, ridondante, complicata, estrema, spumeggiante, degna del grande poeta erotico-manierista Montano, che ci ha lasciato l’immortale endecasillabo “è del trombar il fin la meraviglia”. Vedrai, Panta, anche tu resterai di stucco!

M. Rapa d’Angelo, eccitata come una bambina dinanzi a un vaso di nutella: Bene! Bene! All’opera! Musica?

G. Latta: Ci mancherebbe: suggerisco il carnoso e potente Magnificat in re maggiore!

M. Rapa d’Angelo: Sì, sì, l’ho visto prima! (Compulsa frenetica i dorsi dei CD.) Eccolo, eccolo! (Il magnificat anima mea comincia.)

G. Latta: Allora, cominciamo a progettare l’orgia: essendoci tre maschi e due femmine, siamo a corto di cazzi, il rapporto minimo è due cazzi per femmina. Per fortuna l’ingegno umano stavolta ci aiuta. (S’avvicina alla sua borsa e ne estrae un elegante e pesante astuccio in argento satinato.)

M. Rapa d’Angelo, ridacchiando: Che è, il tuo vibratore personale?!

G. Latta, irritato, ma con aria di sufficienza: Paragonare questo oggetto a un vibratore è come paragonare un telefono di trent’anni fa ad un telefonino satellitare! (Apre l’astuccio che rivela un sofisticato interno in velluto, da cui si intravedono vari alloggiamenti per pezzi ed accessori.) Costa una follia, ma vale fino all’ultima lira! Vi leggo la descrizione di prodotto: “Nanetto, doppio fallo bionico della Alexi Eros. Consiste in due falli artificiali usabili separatamente o congiungibili per la base via giunto viscoso per pratiche foro/foro. Ogni fallo è dotato di un sofisticato sistema elettronico di controllo, regolabile dal frontalino touch-pad posto nei testicoli/impugnatura, è dotato di zoom 6:14 pollici per regolazione lunghezza e 4:10 per regolazione diametro, controllo durezza, curvatura, temperatura e lubrificazione. Il triplo serbatoio contiene fino a 30 cc di sperma artificiale (o qualsiasi altro liquido eiaculabile) fino a una pressione massima di due bar, erogabile secondo cinque schemi di base preselezionabili o manualmente. Dotato di cinghie ergonomiche in pelle naturale trattata, può essere indossato sia come primo fallo (tipicamente da femmine o eunuchi) o come secondo fallo aggiuntivo per maschi normodotati. Le cinghie sono state anche disegnate per trattenere il fallo in situ durante attività auto- o eteroerotiche che non ne consentono il controllo manuale.” (Comincia ad accendere il primo e poi il secondo, compiaciuto degli sguardi stupefatti di tutti gli altri.)

Panta, sgranando tanto d’occhi e con il massimo del’attenzione: Così avremo a disposizione più di due cazzi per femmina,, allora, no?

G. Latta: Brava, apprezzo il tuo spirito di osservazione! E’ vero, ma come si dice è meglio abbondare, no? A parte che di cazzi non ce ne sono mai troppi, l’abbondanza è la madre della sorpresa e della meraviglia! (Ridacchia tra sè, mentre i due falli di impressionante realismo si inturgidiscono e si scaldano sul divano, eccitando tutti i presenti, Panta e Montana si baciano appassionatamente mentre Merulone e Torello gli strapazzano i seni da dietro e si strofinano i membri eretti tra le loro natiche.)

M. Rapa d’Angelo, già in affanno: Giangi, sei proprio un mago, dimentica i miei stupidi commenti di prima, guidaci in questa grande messa in scena, dirigici, siamo i tuoi docili attori, facci godere in modi bizzarri e imprevisti!

G. Latta, con un algido sorriso di trionfo: Non chiedo altro, amici miei, vedo che siete già ben caldi come i miei Nanetti! (Tutti osservano i due falli pulsanti, dal cui frontalino lampeggia adesso con un’inquietante luce rosata la scritta READY.) Allora, cominciamo pure! Torello, sdraiati sul divano supino. (Esegue: Latta lo masturba.) Panta, sali a cavallo! (Panta comprende, sale sul divano guardando Torello, s’accovaccia sul suo membro guidato dalla mano di Latta, e se lo infila davanti sino alla radice.) Bene, adesso sdraiati su di lui, e te, cara Montana, sdraiati supina su di lei al contrario, in modo che siate schiena contro schiena, spalle contro culo.

M. Rapa d’Angelo, già in posizione, in equilibrio un po’ precario: Non nego sia piacevole stare supina su di una coppia che fotte, ma è un po’ faticoso e spero ci sia qualcosa di sostanzioso ed originale in arrivo per giustificarlo!

G. Latta, bendandola, legandole i polsi e ficcandole un morso in bocca che le impedisce di parlare: Vedrai tra poco, dolcezza! (Afferra uno dei due Nanetti, e lo fa indossare a Merulone subito al di sopra del suo membro naturale già in completa erezione, avendo cura di fargli scivolare alla radice lo speciale anello sincronizzatore di eiaculazione.) Allora, amico mio, che effetto ti fa vedere il tuo bell’arnese duplicato? Non ti senti onnipotente?

Merulone, osservando incredulo le due straordinarie protuberanze in linea: Già mi sentivo un po’ impedito con il mio naturale... adesso ho quasi paura di cascare in avanti...

G. Latta, ridendo di cuore: Sei proprio spassoso, un talento comico naturale! Vieni qua, bello, vieni qua... (Lo conduce fra le cosce aperte e penzoloni di Montana, regola la lunghezza del Nanetto in modo che collimi col suo membro, poi punta Nanetto sulla vulva e il suo membro sull’ano di Montana.) Bene caro, mi raccomando, mantieni precisa la posizione tenendo un fallo per mano! (Si porta velocemente dietro di lui, punta il proprio membro ben rigido sull’ano di Merulone, poi con un poderoso colpo di reni lo incula fino alla radice: la spinta violenta causa in contemporanea la doppia penetrazione di Montana, che sussulta freneticamente senza che un solo suono possa uscire dalla sua bocca imbavagliata.) Aah, che gran piacere inculare questo baldo giovane, e nello stesso tempo dare il ritmo di questa solida doppia penetrazione mista naturale/artificiale, muovendo questi due super cazzi in una Montana finalmente zitta! Quanto mi odi Montana adesso, lo so, ma so anche quanto stai godendo! (Le tocca il clitoride, la vulva e l’ano dilatati, protendendo le mani alla cieca oltre i fianchi di Merulone.) Scoli già come una grondaia rotta, vecchia baldracca! E vedrai, per una volta ti godrai persino Merulone a lungo: il Nanetto è programmato sull’eiaculazione manuale al segnale che darò io, e sino ad allora questo speciale anello inibitore impedirà a Merulone di venire anzitempo!

Panta, quasi stizzita: Tutto ciò sarà meraviglioso per Montana, caro Giangi, ma io qua sotto non ci trovo niente di speciale, a parte il mal di schiena! Quello che mi stai facendo fare con Torello è fin troppo banale!

G. Latta: Mi sei piaciuta! Ma non preoccuparti, ecco che vengo ad occuparmi di te! (Si sfila dal culo di Merulone che continua a scuotere Montana col doppio fallo, impugna il secondo Nanetto e se lo sistema come secondo fallo, infilandosi anch’egli l’anello sincronizzatore al proprio.) Eccoci, cara Panta, arriva l’inaspettato anche per te! (Si avvicina al culo di Panta, che sussulta con poca convinzione stantuffando la vagina sul membro di Torello. Latta regola il Nanetto al massimo della lunghezza e ne pianta la punta nell’ano di Panta sino a che tutto il glande artificiale ne è inghiottito. Il membro eretto di Latta, più corto, rimane a mezz’aria tra quello di Torello e il nanetto.)

Panta, in lieve affanno ma ancora acidina: Giangi, forse ti sei scordato che mi hai già fatto somministrare una doppia penetrazione non molto tempo fa! (Latta infila profondamente i suoi due pollici tra la base del membro di Torello e la vagina di Panta da esso penetrata, affondandoli sino alle nocche e divaricandoli brutalmente: Panta trasalisce.) Brutto porco, due cazzi dentro non ti bastano ancora? Vuoi ficcarcene forse dentro un altro!?

G. Latta, centrando con la punta del proprio membro l’esiguo spazio ricavato dai pollici: Ebbene sì, mia cara, ce ne voglio tre, ti piace come sorpresa? (Il suo membro scivola dentro la vagina sforzata negoziando lo spazio con quello di Torello, mentre il Nanetto s’infila in culo sino a lasciare fuori solo il frontalino di controllo.)

Panta, finalmente di nuovo in delirio: Oh Giangi, come ho potuto dubitare di te, sei proprio il più grande porco, il più perverso del reame, il presidente degli inculatori della repubblica, fottimi in culo colla tua oscena protesi, fottimi davanti insieme a Torello, smembratemi coi vostri tre cazzi che me ne vengo da tutte le parti!

G. Latta: Come vedi cara Panta anch’io son pronto, pure alla mia età, a cambiare quando ne vale la pena! Non avevo mai fottuto una fica in vita mia, e adesso sto rifottendo quella che mi ha sverginato! Non solo, tra pochi istanti, l’innaffierò dell’abbondante sborra che prima ha rifiutato! (Così dicendo aziona sul frontalino del suo Nanetto il comando per l’eiaculazione, dando stura a un potente getto di sperma artificiale nel retto sodomizzato: lo stesso comando rilascia anche l’ anello sincronizzatore che induce una subitanea eiaculazione di Latta, subito seguita da quella di Torello nella vagina condivisa con Latta.) Ecco, giovane mignotta, che i potenti getti di questi tre idranti ti aiutino a spegnere il fuoco che t’arde! (Torello e Latta eiaculano nella vagina di Panta, mentre Nanetto comincia ad innaffiarle il culo di ritmici schizzi di sperma artificiale.)

Panta, agitandosi come un’ossessa: Sì, sì, i vostri flutti mi squassano come un relitto in tempesta! Voglio annegare nella vostra sborra! (I tre membri si ritirano, sturando cataratte di sperma dalla vagina e dal culo di Panta.)

G. Latta, strappandosi via il proprio Nanetto ormai deplesso: E ora occupiamoci di Montana e Merulone! (Strappa il morso dalla bocca di Montana.)

M. Rapa d’Angelo, quasi urlando preceduta da un profondo respiro: Merulone, grande cazzone mio, non t’ho mai goduto così tanto e così lungo, il tuo gran cazzo duplicato e che dura così a lungo! Latta, principe delle tenebre, signore dei cazzi, a te devo questo insperato godimento, a te dedico questa mia venuta, ti prego, fallo venire, fallo venire adesso davanti e dietro! (Latta s’avvicina, e aziona il comando per l’eiaculazione sul Nanetto indossato da Merulone.)

Merulone, stravolto: Godo! Godo! Non sono mai durato tanto! (Eiacula generosamente nella vagina di Montana, mentre il Nanetto comincia a schizzare ritmici getti di sperma artificiale nel culo.)

M. Rapa d’Angelo, in delirio: Ah, che cazzi, che schizzi, che godo, che sbrodo! Vengo, vengo tanto, vengo ancora e sempre, son sciolta come un candela troppo accesa! (Merulone sfila i due attrezzi dai buchi di Montana boccheggiante: mentre il suo membro comincia ad afflosciarsi , il Nanetto continua a restare rigido ed eretto come di marmo ed a sputare sperma con getti regolari sulle natiche di Montana.)

Merulone, spaventato, rivolgendosi a Latta: Aho, vedi un po’ che c’ha st’attrezzo, che s’è bloccato… (Così dicendo l’impugna e si sposta un po’ più indietro, e Nanetto lungi dal cessare i getti riprende vigore e comincia schizzare sempre più violentemente scaracchi bianchi sulla schiena di Montana.)

G. Latta, cercando di intervenire sul frontalino del Nanetto: Non capisco, fammi vedere, non mi era mai successo… (Ne frattempo i getti aumentano ancora di potenza, come un cannone ad acqua mitraglia schizzi di sperma verso Panta e Torello che gi gettano a terra tra le risate,) Ma che cazzo gli ha preso a st’aggeggio, lunedì mi sente l’assistenza! (Ormai gli schizzi raggiungono la parete di fronte, colpiscono i tavoli e le scrivanie, i dorsi dei libri in libreria, i video spenti… improvvisamente il serbatoio si svuota, il Nanetto si spegne e s’affloscia.) S’è spento infine, perdio! (Lo sfila da Merulone, ancora scosso, osservando che l’anello alla base del membro di Merulone è deformato.) Mio caro, sono convinto che sia stato tu la causa involontaria di questo incidente! Il tuo poderoso attrezzo ha mandato in tilt il sincronizzatore di eiaculazione… questo particolare mi eccita da morire e mi suggerisce un numero che vorrei organizzare subito subito con te a quattr’occhi! Cara Montana, in nome del piacere che ti ho procurato oggi, mi prendo la licenza di appartarmi con Merulone.

M. Rapa d’Angelo, ormai ripresasi: Non potreste farlo davanti a noi? Mi sembra che ne abbiamo viste già di tutti i colori, non potrà che concludere in bellezza il seminario per Panta!

G. Latta, misterioso: Purtroppo ci sono piaceri che sono tali solo al riparo da sguardi indiscreti…

M. Rapa d’Angelo: Almeno raccontaci di che si tratta, altrimenti giuro che non ti lascerò uscire!

G. Latta, esitando: E d’accordo, si tratta di… No, mi spiace, non posso dirlo!

Panta, insofferente: Ma possibile, proprio tu non hai il coraggio di rivelarci cosa vuoi fare con Merulone! E che sarà mai dopo tutto ciò che abbiamo visto oggi!

Torello: Credo di sapere cos’abbia in mente Latta, e ve lo rivelerò in un orecchio, in modo da non metterlo in imbarazzo (Si avvicina alle due donne e parla loro a bassa voce.)

Panta, con aria di ribrezzo: Assolutamente ripugnante!

M. Rapa d’Angelo: Non cessi di stupirci con l’abisso della tua turpitudine!

G. Latta: Ne convengo!

Panta: Non posso venire anch’io? Potrei masturbarvi durante i preliminari.

G. Latta, risoluto: No, questa è una storia per soli uomini, una donna non può che disturbare. (Si infila nel bagno privato trascinandosi dietro un Merulone inebetito. Il Gloria Patri termina.)
non pago per fare sesso: pago per essere libero un minuto dopo.
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