Nella tua esperienza Stecchino, delle otr italiane che mi dici?
Parlo di notturne
Ciao
Lele
Parlo di notturne
Ciao
Lele
Egregio Francostar, non ti offendere, ma o tu sei cieco, o sei uno di quei punters che fanno finta di non vedere le cose, oppure sei uno sfruttatore che difende i propri interessi
In primo luogo, bisogna distinguere la schiavitù dallo sfruttamento in collaborazione. In secondo, si deve notare che anni fa l'ultima condizione era diffusa con le straniere, in considerazione del fatto che l'UE non si era ancora allargata ad Est del suo Continente e non era molto facile per le extracomunitarie ottenere dei permessi di soggiorno e quindi spesso queste dovevano restare in una situazione di soggiorno illegale. A volte i patti non venivano rispettati e da ciò nasceva la schiavitù. Oggi le condizioni sono cambiate. Un'immigrata clandestina che si prostituisce sulla strada non può restare su tale zona per più di due giorni, poiché in questo caso si viene facilmente intercettati ed espulsi.
Inoltre sul mio discorso, ho affermato che con le stesse donne italiane, in quanto donne umane, non capisco il motivo per il quale esse stesse non possano essere trattate al medesimo modo rispetto alle straniere, ovviamente regolari come le rumene e le altre cittadini UE ed addirittura non subiscano all'estero i medesimi trattamenti. La risposta è che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa. In effetti, al fine di truccare la realtà dei fatti, i media bigotti prendono i pochi casi rilevati e spacciano questi per l'unanimità. Ulteriormente, bisogna rilevare se tali fatti sono millantati dalle stesse meretrici, al fine di non essere accusate di favoreggiamento reale di reato a causa della corrispondente collaborazione.
In primo luogo, bisogna distinguere la schiavitù dallo sfruttamento in collaborazione. In secondo, si deve notare che anni fa l'ultima condizione era diffusa con le straniere, in considerazione del fatto che l'UE non si era ancora allargata ad Est del suo Continente e non era molto facile per le extracomunitarie ottenere dei permessi di soggiorno e quindi spesso queste dovevano restare in una situazione di soggiorno illegale. A volte i patti non venivano rispettati e da ciò nasceva la schiavitù. Oggi le condizioni sono cambiate. Un'immigrata clandestina che si prostituisce sulla strada non può restare su tale zona per più di due giorni, poiché in questo caso si viene facilmente intercettati ed espulsi.
Egregio Francostars, forse non l'hai notato o non te ne sei ancora accorto, ma oggi (rispetto al passato), si trovano sempre piu' Girls italiane che si trasformano in Loft o Escort, a causa della crisiDonne che hanno perso il proprio posto di lavoro a causa della crisi, e che non riuscendo piu' a trovare una nuova occupazione, e dovendo mandare avanti la famiglia (a volte madri sole) finiscono per fare le prostitute
So che non e' semplice una scelta del genere, ma le donne hanno sempre questa loro ultima risorsa personale, per fare soldi (mentre noi uomini ci suicidiamo o andiamo a delinquere)
La cosa e' molto diversa per le pay straniere, perche' hanno sempre qualcuno alle loro spalle (papponi, strozzini, ecc.) che cura la logistica (viaggio verso l'Italia, abbigliamento, vitto e alloggi) e che di tutto questo alla fine ne richiede la restituzione con gli interessi, facendo battere le Girls sui marciapiedi o in appartamento!
Egregio Francostars, forse non l'hai notato o non te ne sei ancora accorto, ma oggi (rispetto al passato), si trovano sempre piu' Girls italiane che si trasformano in Loft o Escort, a causa della crisi
Non è così. Si possono incontrare anche OTR rumene, slave, anche albanesi, di altri Stati UE e non con l'autovettura. In più, quale sarebbe il motivo che renderebbe immuni le italiane, anche donne semplici, che non si sognerebbero mai di prostituirsi senza forzatura di qualcuno?
Come puoi vedere la logicità dei fatti è ben visibile.
Mai credere alla mistificazione bigotta in atto, la quale non riesce mai a smentire tali rilevanze, scritte in Rete proprio dal sottoscritto.
Non è così. Si possono incontrare anche OTR rumene, slave, anche albanesi, di altri Stati UE e non con l'autovettura. In più, quale sarebbe il motivo che renderebbe immuni le italiane, anche donne semplici, che non si sognerebbero mai di prostituirsi senza forzatura di qualcuno?
Egregio Francostars, pur condividendo il tuo post, bisogna fare una bella distinzione tra OTR italiane (di cui hai parlato tu nel tuo post) e OTR straniere.
Mentre le OTR italiane, battono i marciapiedi munite anche delle proprie auto per ripararsi anche dal freddo e dalle intemperie del tempo, sono totalmente libere professioniste, senza nessuno che le sfrutta o le obbliga a fare questa cosa, le OTR straniere (albanesi, rumene, slave, africane, ecc.) non dispongono di tutta questa comodita' delle OTR italiane e le vedi battere anche sotto 1 metro di neve, la pioggia battente, il gelo e il freddo, perche' dietro di loro ci stanno sempre degli aguzzini e PAPPONI, che se sbattono del tempo e dei disagi meteorologici che trovano le Girls sulla strada, dato che loro vogliono solo i $$$$ che le loro Girls portano a casa ogni notte, e se non lo fanno a volte sono botte per le Girls
Egregio Francostars, pur condividendo il tuo post, bisogna fare una bella distinzione tra OTR italiane (di cui hai parlato tu nel tuo post) e OTR straniere.
Secondo una certa stima, dichiarata dal Vicecapo della Polizia e ripresa dallo stesso Ministero delle Pari Opportunità, in Italia su tutte le meretrici (comprese i trans, quelle al chiuso e le donne di colore) solo il 10% è ridotto nello status di schiavitù. Da quest'ultimo bisogna distinguere la condizione di sfruttamento in collaborazione. Esistono anche prove visibili e pratiche, rilevabili da chi frequenta le dette professioniste. In effetti, se le donne italiane quasi mai cadono vittime della tratta a sfondo sessuale, sia in Italia, sia all'estero, i marciapiedi del sesso si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali e le stradali si notano con un telefonino in mano ed addirittura un'autovettura a disposizione (quest'ultimo caso tutt'ora è molto numeroso, almeno in Lombardia), significa che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa; altrimenti queste con i detti mezzi potrebbero più facilmente fuggire al controllo dei propri aguzzini. Quindi, se io fossi uno schiavizzatore di prostitute non metterei certo questi strumenti in mano alle mie sfruttate, visto che tali non sono indispensabili per il rispettivo operato.
Inoltre, rivelo che dalla cronaca sono quasi sparite le donne albanesi vittime di tratta di persone ed il tutto è successo in maniera misteriosa ed improvvisa da giugno 2006.
In più, bisogna anche calcolare che queste dichiarate schiave non è sicuro che lo siano. Esse spesso si dichiarano falsamente tali, per evitare di essere accusate di associazione per delinquere e favoreggiamento reale quando le Forze di Polizia scoprono e sgominano le organizzazioni criminali che sfruttano il loro mestiere.
Su questi argomenti Franco e' il maestro.
Secondo una certa stima, dichiarata dal Vicecapo della Polizia e ripresa dallo stesso Ministero delle Pari Opportunità, in Italia su tutte le meretrici (comprese i trans, quelle al chiuso e le donne di colore) solo il 10% è ridotto nello status di schiavitù. Da quest'ultimo bisogna distinguere la condizione di sfruttamento in collaborazione. Esistono anche prove visibili e pratiche, rilevabili da chi frequenta le dette professioniste. In effetti, se le donne italiane quasi mai cadono vittime della tratta a sfondo sessuale, sia in Italia, sia all'estero, i marciapiedi del sesso si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali e le stradali si notano con un telefonino in mano ed addirittura un'autovettura a disposizione (quest'ultimo caso tutt'ora è molto numeroso, almeno in Lombardia), significa che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa; altrimenti queste con i detti mezzi potrebbero più facilmente fuggire al controllo dei propri aguzzini. Quindi, se io fossi uno schiavizzatore di prostitute non metterei certo questi strumenti in mano alle mie sfruttate, visto che tali non sono indispensabili per il rispettivo operato.
Inoltre, rivelo che dalla cronaca sono quasi sparite le donne albanesi vittime di tratta di persone ed il tutto è successo in maniera misteriosa ed improvvisa da giugno 2006.
In più, bisogna anche calcolare che queste dichiarate schiave non è sicuro che lo siano. Esse spesso si dichiarano falsamente tali, per evitare di essere accusate di associazione per delinquere e favoreggiamento reale quando le Forze di Polizia scoprono e sgominano le organizzazioni criminali che sfruttano il loro mestiere.
...francamente non mi faccio questa domanda, quando vado con una puttana, lascio sempre il mio cuore a casa.
ciao, una curiosità: Ci siamo chiesti, qualche volta, se la ragazza che scegliamo sia libera o costretta? io si, sempre. Ovvio, non faccio mai domande in merito e penso che a nessuno di noi piaccia la tratta delle schiave, ma mi sento comunque compiacente e so che le "nostre" ragazze non hanno stampato in fronte free slave. scusate l'esternazione. ciao.
Assolutamente no. Si ha la schiavitù, quando una persona viene costretta da una terza a svolgere un determinato mestiere, in condizione si soggezione continuativa e senza alternative.
A Genova molte OTR (non dell'est, parlo di italiane o straniere che vivono qui in pianta stabile) lavorano per pagarsi un certo vizio. Non saprei dire se sia schiavitù
Esatto. Quello che ho affermato. L'unico modo per individuare questi criminali del pizzo, sarebbe quello di mettere una poliziotta in borghese che si finge prostituta sulla strada oppure in un normale appartamento e cogliere sul fatto i malfattori in merito. Già è avvenuto questo tipo di operazione.
Ultimamente, almeno nel Milanese, si è sviluppato un fenomeno di 'sfruttamento soft', tra virgolette, ovvero la pay sta in strada (in auto o a piedi) liberamente, ma deve pagare una quota giornaliera, settimanale o in rari casi mensile a qualcuno per il posto che 'occupa'.
Una specie di tassa di occupazione di suolo pubblico, riscossa illegalmente da un privato cittadino che si fregia del fatto che la pay ne ha bisogno per lavorare.
La pay resta totalmente libera per tutti gli altri aspetti. In questo modo è anche più complicato per le forze dell'ordine individuare lo 'sfruttatore'.
Ricordo sempre che un conto è la schiavitù, un altro lo sfruttamento a collaborazione.
mi piace pensare che che sono libere, che lo fanno per soldi ovviamente ma libere...però non credo. soprattutto quando vedi la 19-enne che dalla favelas brasiliana o dalla fredda russia che non conoscono la lingua ec ecc... vengono in Italia con tanto di appartamento bell'arredato...ma va là.. io italiano a stento trova na stanza a 250euro in periferia. La famosa traversa a Viale certosa ...troppo organizzata per pensare che si tratta di semplice autogestione tra connazionali..ma va là.
Nulla di nuovo per il sottoscritto. Non è possibile che dopo ben 23 anni dalla caduta del muro di Berlino, le donne dell'Est Europa, soprattutto della Romania, possano pensare che si può stare meglio in Italia con un lavoretto pagato al minimo.
Bisogna aggiungere che con tutti i vari motori è facile trovare le tracce di una persona, quindi molte, specie dell'est, si dichiarano schiave quando finiscono sul giornale e diventano quindi sgamabili nel loro paese. Una amica romena pay anni fa mi aveva detto che TUTTE quelle che vengono qui a fare la pay ci vengono apposta, e la tesi "io sono venuta per fare la cameriera, poi mi hanno obbligato a vendermi" è appunto buona per eventuali parenti che vengano a sapere cosa fanno. Sempre lei mi aveva detto questo: coloro, in genere albanesi, che "affittano" alle ragazze la mattonella, sono in zona non a controllare che la ragazza lavori (non avrebbe senso, visto che la ragazza paga il posto è ovvio che ci vuole lavorare) ma ad impedire ad altre di mettersi nello stesso posto.
Interessanti riflessioni a cui non avevo mai pensato
Secondo una certa stima, dichiarata dal Vicecapo della Polizia e ripresa dallo stesso Ministero delle Pari Opportunità, in Italia su tutte le meretrici (comprese i trans, quelle al chiuso e le donne di colore) solo il 10% è ridotto nello status di schiavitù. Da quest'ultimo bisogna distinguere la condizione di sfruttamento in collaborazione. Esistono anche prove visibili e pratiche, rilevabili da chi frequenta le dette professioniste. In effetti, se le donne italiane quasi mai cadono vittime della tratta a sfondo sessuale, sia in Italia, sia all'estero, i marciapiedi del sesso si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali e le stradali si notano con un telefonino in mano ed addirittura un'autovettura a disposizione (quest'ultimo caso tutt'ora è molto numeroso, almeno in Lombardia), significa che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa; altrimenti queste con i detti mezzi potrebbero più facilmente fuggire al controllo dei propri aguzzini. Quindi, se io fossi uno schiavizzatore di prostitute non metterei certo questi strumenti in mano alle mie sfruttate, visto che tali non sono indispensabili per il rispettivo operato.
Inoltre, rivelo che dalla cronaca sono quasi sparite le donne albanesi vittime di tratta di persone ed il tutto è successo in maniera misteriosa ed improvvisa da giugno 2006.
In più, bisogna anche calcolare che queste dichiarate schiave non è sicuro che lo siano. Esse spesso si dichiarano falsamente tali, per evitare di essere accusate di associazione per delinquere e favoreggiamento reale quando le Forze di Polizia scoprono e sgominano le organizzazioni criminali che sfruttano il loro mestiere.