È in corso una maxi operazione anti prostituzione della polizia di Roma Capitale. Gli agenti del gruppo Sicurezza Pubblica in collaborazione con il primo gruppo di polizia municipale di Roma Capitale, per un totale di circa cinquanta agenti, guidati dal vice comandante del corpo Antonio Di Maggio, stanno passando al setaccio diversi locali della Capitale, nelle circoscrizioni I, II, III, IV, VI, X e XVII dove, dietro apparenti attività di centri massaggi gestiti da cinesi, si nasconderebbe un vero e proprio giro di prostituzione.
I centri, tutti a luci rosse, composti da alcune stanze dotate di letti e pubblicizzati su internet in cinese con immagini piuttosto esplicite, vengono frequentati sia da cittadini cinesi che da italiani, prevalentemente anziani. L'operazione è il frutto dell'attività di osservazione degli agenti, intervenuti in seguito alle denunce dei residenti, insospettiti dal continuo via vai dei clienti. La polizia sta effettuando i controlli sia dal punto di vista amministrativo, per verificare la presenza di opportune condizioni igienico-sanitarie, sia sul versante dei reati del favoreggiamento e dello sfruttamento della prostituzione.
Agli agenti è stato richiesto da Di Maggio di verificare l'identità dei clienti e delle lavoratrici dei centri nonché il controllo, determinante per le indagini, dell'eventuale presenza di profilattici che renderebbe palese la presunta attività di prostituzione. Come ha sottolineato il vice comandante Di Maggio "si tratta della prima operazione che va ad indagare su questa nuova frontiera dello sfruttamento e del favoreggiamento della prostituzione
I centri, tutti a luci rosse, composti da alcune stanze dotate di letti e pubblicizzati su internet in cinese con immagini piuttosto esplicite, vengono frequentati sia da cittadini cinesi che da italiani, prevalentemente anziani. L'operazione è il frutto dell'attività di osservazione degli agenti, intervenuti in seguito alle denunce dei residenti, insospettiti dal continuo via vai dei clienti. La polizia sta effettuando i controlli sia dal punto di vista amministrativo, per verificare la presenza di opportune condizioni igienico-sanitarie, sia sul versante dei reati del favoreggiamento e dello sfruttamento della prostituzione.
Agli agenti è stato richiesto da Di Maggio di verificare l'identità dei clienti e delle lavoratrici dei centri nonché il controllo, determinante per le indagini, dell'eventuale presenza di profilattici che renderebbe palese la presunta attività di prostituzione. Come ha sottolineato il vice comandante Di Maggio "si tratta della prima operazione che va ad indagare su questa nuova frontiera dello sfruttamento e del favoreggiamento della prostituzione