Nelle mani teneva con dolcezza l’allegro pisellotto
e tintinnatolo sorridente fra suoi nasino ed occhi,
con lui ha gentilmente giocato finch’è, ormai cotto,
gli si rivolge: adesso ti farò un discorsetto con i fiocchi
Ha così voluto intrattenerlo, la Donzella
spiegandogli che il problema non sta nell’Asta
Soprattutto se ella è grande quanto basta
Perché per lei è cosa, sempre, misteriosa e bella
Se piccina, non fa schioccar la scossa
Se grossona, fa piuttosto male
Ci vuole un membro che sia normale
Per poter raggiungere Canossa
Quando mattarello è lungo e grosso
il culetto oppone il suo “sonor” rifiuto
lamentandosi: io con lui non posso
e alla tecnica deve ricorrer per trovar aiuto
Purché il Ritmo sia moderato,
anche se lungo e non tanto sottile
dall’anfratto sì tanto agognato
può ottenere accoglienza assai servile
Tuttavia, con Lento e Cauto appoggiare
nel pertugio egli può approdare
Grande o piccolo che il menbro sia
Per apprezzarne e degustarne Cortesia
E’ ormai da tempo che ho anal_izzato
Il fantastico, erotico ed intimo giochetto
Ma alla tanto desiderata sigla del buchetto
Spesso, troppo spesso ho rinunciato
Il mio non vuol essere il solito lamento
Trattasi di sempliciotta e banal considerazione
e, ciò posto, conscio che queste son parole al vento
Sappiate che, del femminil culo ho tanta devozione
“Pietas, summa Pietas”
Bucanero
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