Un giovane avvocato 28/30enne, “Avvocatino”, piccolo e smilzo, era entrato in simpatia di imprenditore piacentino sessantenne, alto, grosso, di carnagione scura, bonaccione ma dal ghigno poco rassicurante, burbero, di origini contadine, uomo che si svegliava con le galline e chiudeva la giornata con i pipistrelli “Piacentinone”.
Piacentinone non mancava occasione per donare a Avvocatino, succedeva un paio di volte all’anno, un grosso salame, preparato con cura e sapienza, appunto, piacentina: dieci cm di diametro e quaranta di lunghezza!
Avvocatino, allora, era poverello: guadagnava ottocentomilalire al mese e con la moglie, che ne guadagnava altrettanti, viveva in modo semplice, decoroso ed era felice, pieno di speranza, guardando, ottimisticamente, nel proprio futuro.
Un giorno Piacentinone chiede ad Avvocatino assistenza legale:
Il proprietario dell’appartamento al suo sovrastante, “Piscione”, non voleva risarcirgli il danno provocatogli da infiltrazioni provenienti da usurata braga del cesso.
Avvocatino ha dunque promosso, contro Piscione, azione giudiziaria per ottenere, a favore di Piacentinone, risarcimento dei danni … e si è prodigato per far comprendere a Piacentinone che all’esito del giudizio, che sarebbe stato lungo, Piscione avrebbe dovuto, senz’altro, risarcire tutti i danni.
Passano gli anni (il processo civile allunga la vita) e, nel mentre, Piacentinone e Piscione si incontrano quotidianamente all’ingresso/uscita dell’edificio, l’uno ringhiando contro l’altro.
Avvocatino insiste nella propria opera tesa a convincere Piacentinone di non mettere le manone al collo di Piscione, soggetto che Piacentinone quotidianamente apostrofava “Il Maialone”!!!
Un dì, Piacentinone si presenta, senza appuntamento, nello studio di Avvocatino e chiede alla segretaria se l’avvocato fosse disponibile: “Sì certo, vada pure, è libero”.
Nel percorso tra la segreteria e la stanza di Avvocatino, dieci metri, Piacentinone urla: “l’ho ammazzato il Maiale!!!!”.
Avvocatino sente le urla di Piacentinone, si mette le mani in testa e, sconsolato, pensa: “Cazzoooooo, ho fatto di tutto per incanalare civilmente la controversia!!! Ho spiegato a Piacentinone che prima o poi avrebbe avuto soddisfazione!!! Ho fatto tutto il possibileeee”, quindi si alza e corre in bagno dove vomita, come una gravida al quarto mese, tutto il vomitabile!!!
Torna nella propria stanza dove Piacentinone, ancor più corpulento del solito, gli stringe la mano, spezzandogliela.
Avvocatino pensa. “…e adesso come lo difendo?” … “Scusi”, domanda Avvocatino: “come l’ha ammazzato?”, Piacentinone, con tono sopra le righe, con calcato accento emiliano e con labbro superiore sinistro alzato, risponde: “l’ho prima legato e poi col coltello gli ho tagliato la gola”.
Avvocatino è corso nuovamente in bagno: “Noooooooooooo!!!!!”, quindi torna nella propria stanza e Piacentinone continua …. “ avvocato, quest’anno il salame è migliore di quello degli anni precedenti” e gli porge, augurandogli ogni bene, un bel salamone e due bottiglie di lambrusco.
“Scusi?” domanda Avvocatino, “ma, Piscione come sta?”
“….Aspetto la sentenza, vero avvocato che avrò ragione?”
Avvocatino prende una sedia, ci sale sopra e abbraccia Piacentinone, ridendo e piangendo insieme!!!
Morale: ci vuole niente ad essere fraintesi!!!
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