Linea E
La mia adolescienza è scorsa in maniera abbastanza felice, solo una timidezza a volte fastidiosa ha provato a mettermi il bastone tra le ruote... timidezza che a volte appare anche oggi, ma che non mi infastidisce più di tanto, perchè gli annetti sulle spalle mi hanno insegnato che l'onestà la ritrovi anche nell'essere ciò che si è, senza mascherarlo... soprattutto a se stessi... ed è bello non sentirne la necessità...
Avevo dodici anni, vivendo in una cittadina di mare l'estate era sinonimo di sole, bagni e centimetri di pelle in vista che, pur ragazzino, cominciavano ad interessarmi anche se il "pallone" veniva prima... e la mia latente timidezza non aiutava di certo...
Le rive prospicienti la città sono caratterizzate da un mare di scoglio e per assaggiare la comodità della sabbia ogni tanto con la bandaccia di amici si partiva alla conquista della spiaggia più vicina, a circa tredici chilometri. Il traffico e la spensieratezza del tempo ci permettevano di andarci in bicicletta, ma qualche volta non disdegnavamo di andarci con il pulman, la LINEA E...
... una piccola sacca con dentro un paio di panini, una bottiglia di acqua, un telo da mare e qualche spicciolo (in lire...) in tasca per un gelatino era tutto quello di cui avevamo bisogno... tefonino, chat, videogiochi neanche Giulio Verne li avrebbe immaginati... un "supertele" era la nostra dotazione ludica, attore principale di interminabili giornate passate a calciarlo sulla sabbia e smanacciarlo dentro l'acqua, con l'ovvia "soddisfazione" delle famigliole nelle nostre vicinanze che con il coltello in mano ci minacciavano di "squartarlo" (!) qualora fosse capitato nelle loro vicinanze...
... il pulman era sempre pieno di gente e il viaggio ce lo facevamo sempre in piedi, i posti a sedere erano riservati alle persone anziane e pur scapestrati, l'educazione al sacro rispetto per chi era più grande di noi inculcataci dai nostri genitori, mai ci avrebbe permesso di sederci...
... reggersi bene su quel pulman era fondamentale... vuoi la rigidità delle sospensioni dei mezzi di allora, vuoi le strade spesso dissestate (tutto sommato, non troppo diverse, purtroppo, da quelle odierne...), il rischio di "scapocciare" a destra e sinistra era tutt'altro che remoto e non era raro che ogni tanto, tra le immancabili risate, qualcuno di noi finiva in braccio a qualcuno seduto o atterrava rovinosamente in terra... niente di grave, intendiamoci, quanto bastava per coltivare la nostra collezione di bozzi ed escoriazioni...
... da qualche giorno sul pulman salivano due ragazzine, nostre coetanee, nessuno di noi le conosceva, ma di certo tutti le avevamo notate... le risatine si sprecavano, ma l'ingenuità tipica dei ragazzini di allora (all'incira la metà degli anni '70...), accompagnata dall'ancora scarso interesse per l'altro sesso, ci impedivano di fare commenti di qualsiasi tipo... al più qualche sorriso abbozzato che raramente veniva contraccambiato... non per scontrosità, le ragazze, anche allora, a quell'età erano più sveglie di noi e già ci guardavano con un occhio diverso dal nostro... è la dura realtà, eravamo solo dei bamboccetti con la testa confusa dalle prime avvisaglie ormonali, che se da una parte ci "costringevano" in inesauribili sessioni onanistiche chiusi nel bagno in compagnia del Lanciostory e/o Skorpio (giornalini a fumetti dell'epoca, dove di tanto in tanto si affacciava qualche seno scoperto...) e del mai tanto ringraziato e mitico "postalmarket", dall'altra eravamo ancora troppo presi dalla voglia di giocare...
... quel giorrno sul pulman eravamo particolarmente pressati e caso volle che mi ritrovassi a pochi centimetri da una delle due ragazzine, quella che più mi attirava... la cosa un po mi turbava, ma come ho già detto, la testa ce l'avevo da altra parte... non vedevo l'ora di arrivare in mare a scalciare il pallone insieme agli altri... mi tenevo ad uno dei tubolari posto in basso, vicino allo schienale di una sedia quando uno scossone, più forte degli altri, ci fece sobbalzare tutti e Lei, sbilanciata, si mise a "sedere" sulla mia mano... ebbi l'impeto di toglierla, ma un altro scossone mi costrinse a non mollare la presa... Lei non si è spostata... ed io non ho tolto la mano... sentivo sulla mia mano un calore strano... sconosciuto... solo quando il pulman era nei pressi della spiaggia si è alzata... e senza voltarsi e scesa... sono rimasto attaccato a quella sbarra, fino a che uno scappellotto di un amico mi ha tirato fuori da quello stato di trance in cui ero caduto... quando sono sceso ormai l'avevo persa di vista... quel giorno a mare non ho potuto fare a meno di pensare alla sensazione che mi portavo addosso... a "quell'incontro" così inaspettato, ma piacevole... sconosciuto... al ritorno Lei non c'era... inutile dire che quando sono arrivato a casa per la mia "ispirazione" non ho avuto necessità di nessun giornalino...
... nei due giorni successivi nessuna traccia di Lei, la mia mente lentamente stava lasciando cadere quel pensiero per tornare alla sua spensieratezza... meno male...
... il terzo giorno, invece, eccola di nuovo sul pulman... questa volta sola, senza la sua amica... l'ho guardata senza riuscire a reggerne lo sguardo... la mia timidezza me lo impediva... ma anche Lei, almeno mi sembrò, non mi guardava... in fondo eravamo due ragazzini davanti a qualcosa di "misterioso" per entrambi... rimase lontana da me per tutto il viaggio e all'arrivo a mare c'era la sua amica ad aspettarla, si diressero lontano da noi... il pallone "miracoloso" distolse i miei pensieri per tutto il giorno, facendo sciogliere questo episodio come un gelato al sole... almeno credevo... al ritorno me la ritrovo sul pulman... soliti sguardi abbassati... ma quella sensazione dentro di me che non riuscivo a capire mi tormentava... inaspettatamente si avvicinò... la mia mano era sulla sbarra bassa... lentamente si è avvicinata... e si è "seduta" sulla mia mano... mi è praticamente esplosa la testa... non capivo più niente... sapevo solo che quel calore che sentivo sul dorso della mia mano non era un caso... lo voleva... voleva farmelo sentire... inavvertitamente mossi un dito... ma Lei non si spostò... anzi... si appoggiò ancora di più... ho continuato a muovere le dita senza che lei si spostasse fino a che non siamo arrivati a destinazione... Lei scende senza voltarsi a guardami... riesco a vedere il rossore del suo viso... mi serve un altro scappellotto per svegliarmi da quel sogno... ho le gambe pietrificate... tanto sono irrigidito... corro a casa e mi chiudo nel bagno... sono stravolto e sconvolto... sono entrato ed uscito non so quante volte quella sera... mia madre pensava stessi male...
... i giorni successivi avevo in mente solo quello che era successo... il Dio pallone aveva perso ogni attrattiva... ma di lei neanche una traccia...
... ormai l'estate stava volgendo al termine, il pensiero di Lei lentamente stava annebiandosi, anche se quella sensazione così forte, quel "contatto" così meraviglioso, ancora erano potenti dentro di me... ci speravo di rivederla...
... e successe... incrociai per un attimo il suo sguardo... riuscendo a non abbassare la testa.... un piccolo sorriso per entrambi...
... appoggiai la mano su quella sbarra... il cuore batteva all'impazzata... lo volevo... si avvicina... e ci siede sopra... leggera... lasciandomi la possibilità di muovere la mano... e lo feci... la mano si fece audace... riusci a scavalcae i suoi pantaloncini ed il costume... e la toccai veramente... per la prima volta.... Dio che sensazione... ancora la ricordo.... fu solo una cosa esterna naturalmente... ma tanto bastò a friggermi il cervello... la mano si impregnarono sempre di più dei suo umori... fino ad essere completamente bagnata... fu un attimo... strinse forte le gambe... poi si allontanò, quasi fuggendo... rimasi attonito... pensavo di aver fatto qualcosa di male... da lontano mi sembrò di scorgere una lacrima rigarle il viso... solo dopo qualche anno capii che non le avevo fatto male... ma che ebbe un orgasmo...
... destino volle che non la vidi più... qualche volta penso a quell'estate... è stato il mio primo incontro con il frutto proibito... non l'ho neanche visto... solo sentito ed assaggiato...
p.s. ... e poi vi meravigliate di come sono diventato?!?
In caso di Necessita' Contattate il Nostro Moderatore GIZUR