Ogni epoca, ogni regione hanno parole particolari e, a volte molto gustose per definire le cose e succede particolarmente nelle cose del sesso e con questo 3D desidero stimolare i colleghi a raccontarle, queste parole.
Ho imparato dai punter torinesi che da loro, col termine Picia si definisce la prostituta, picia come femminile di piciu, il pisello, il caz..., il picio di noi milanesi.
Mi ha sempre divertito " la bregna " con la "e" chiusa che tende a una "u", la prugna, la patata....sempre in Piemonte.
Anche il bresciano "la mahola", con la h aspirata, la fragola mi ha sempre fatto ridere col suo corrispettivo maschile " al smenzol ", lo smenzolo che si mima allungando un braccio....
Quando ero ragazzino, fine anni '50 inizio '60 non conoscevamo il termine "orgasmo" e neanche "piacere" era utilizzato a questo scopo bensì " gustare " e questa cosa misteriosa che era una donna coinvolta nel sesso - che non si sapeva neanche bene come funzionasse - era " lei stava gustando" nelle barzellette, nelle fantasie, ecc....
Sono gradite integrazioni e contributi.
PS: " Le Parole per Dirlo " è il titolo di un libro di Marie Cardinal.
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