ziocarlino:
Sembrerebbe che il link che ho messo non funzioni.
L'ho preso dal sito dell'ANSA.
Qualcuno più bravo di me può darmi una mano ad inserire un link valido?
Certo che la notizia fa un pò pensare...
Direi che un copia e incolla dell'articolo sia meglio........
Il cancro alla gola e il sesso orale
C’è chi fatica perfino a parlarne. Magari per riservatezza, a volte per motivazioni morali o addirittura religiose. Che siate più o meno bacchettoni, in questo momento il tema del rapporto tra il cancro e il sesso orale è al centro dell’interesse. Ad accendere i fari sull’argomento è stato Michael Douglas. Il famoso attore americano, parlando del tumore alla gola che lo ha colpito tre anni fa, ha collegato la malattia proprio al sesso orale, pratica da lui messa in atto con una certa frequenza. Anche se la sua dichiarazione, rilasciata in un’intervista al giornale inglese Guardian, è stata poi smentita dall’agente di Douglas, Allen Burry, una scottante domanda resta sul tappeto: c’è un legame tra il cunnilinguo e il cancro alla cavità orale e alla laringe, causati dall’Hpv (il Papilloma virus umano), che è anche trasmesso proprio attraverso certi comportamenti intimi sopra e sotto le lenzuola? La risposta della scienza a questo interrogativo è decisamente affermativa. La questione, però, è più complessa di quanto sembri. E sono necessari alcuni distinguo.
Numerose ricerche, tra cui quella pubblicata nel 2007 sul New England Journal of Medicine, hanno dimostrato che la fellatio, soprattutto se praticata con più partner, favorisce il contagio da Hpv, di cui, però, esistono ben 100 diversi tipi, divisi in 16 gruppi in base alle omologie di sequenza del DNA. Questo virus, che può essere trasmesso alle mucose della bocca via sesso orale o essere trasferito anche alla zona anale, è responsabile anche di malattie della pelle. Ma soprattutto il Papilloma sembra essere il principale fattore di rischio per alcuni tipi di tumore alla gola. Secondo alcuni studiosi anche più del fumo e del consumo eccessivo di alcol, che sono, comunque, la causa del 90 per cento dei cancri alla laringe e alla faringe. I dati parlano chiaro. Chi ha un’infezione da Hpv in gola ha una probabilità di andare incontro al cancro 32 volte superiore rispetto a chi non ce l’ha.
Il tema sta diventando sempre più preoccupante. Del resto sono in aumento, soprattutto tra i giovani, i tumori della faringe e della cavità orale, causati da questo terribile e resistente virus, un killer in grado di aspettare venti anni prima di colpire con tragica precisione. E la situazione è in allarmante evoluzione anche in Italia. Lo dicono i numeri diffusi dal presidente della Società italiana di ginecologia (Sigo) Nicola Surico. Le sue parole, pubblicate sul sito blitzquotidiano.it, non lasciano spazio a molti dubbi. “I tumori alla cavità orale in Italia contano 10-12 mila casi nuovi l’anno – afferma Surico - si stima che ben il 50 per cento dei tumori dell’orofaringe siano attribuibili al virus Hpv trasmesso via sesso orale, così come il 15 per cento dei tumori del cavo orale e il 21 per cento di quelli alla laringe”. L’ampiezza del fenomeno riguarda sempre più da vicino i maschi. Ormai il sesso forte è diventato il maggiore soggetto a rischio, secondo il presidente della Società italiana di ginecologia, che, sempre su blitzquotidiano.it, si sofferma anche sugli omosessuali, tra i quali si registra una crescita dei tumori retto-anali.Il caso di Michael Douglas ha portato la comunità scientifica internazionale a porre anche un’altra questione. Cosa si può fare per prevenire e contrastare l’infezione da Papilloma virus? Alcuni studiosi promuovono l’uso del preservativo, soprattutto in caso di fellatio. Ma il tanto discusso condom non è apprezzato da tutti e, per i tumori del sesso orale, non sempre costituisce una vera protezione. Ecco perché i ricercatori stanno sfruttando il clamore suscitato dal 68enne attore americano, due volte premio Oscar per “Qualcuno volò sul nido del cuculo” nel 1976 e per “Wall Street” nel 1988, per sottolineare l’importanza del vaccino anti Hpv. Questo strumento, oggi previsto solo per le ragazzine, anche secondo gli oncologi americani riunitisi recentemente a Chicago, dovrebbe essere esteso ai maschietti. Prevenire, insomma, nei primi anni di vita per evitare di curare in età adulta. Il vaccino anti-Papilloma si sarebbe rivelato decisivo soprattutto per contrastare i tumori al collo dell’utero, mentre l’efficacia è più incerta per l’infezione alla gola e le neoplasie correlate.
La lotta contro la diffusione al cancro alla gola dovuto al sesso orale non passa soltanto attraverso il vaccino. “E’ utile il controllo periodico dall’otorino – spiega ancora Surico al sito blitzquotidiano.it - in modo da cogliere l’eventuale presenza di lesioni cancerose e precancerose alla laringe o al cavo orale quando sono ancora ad uno stadio iniziale”. Accanto a questo non guasta certamente una estesa campagna di informazione, rivolta soprattutto ai più giovani, per affrontare correttamente il tema delle malattie sessualmente trasmesse. Un argomento di cui spesso si parla poco e male. Ed è un peccato a cui bisogna porre rimedio. Anche perché la fame di conoscenza e di prevenzione su questa materia è notevole. Basti pensare che soltanto le parole di Douglas, arrivate in occasione dell’uscita del film ”Behind the candelabra”, hanno provocato un sensibile aumento delle richieste di vaccino anti-Papilloma nelle cliniche. La scienza, insomma, ha sempre più bisogna dei personaggi dello spettacolo per raggiungere l’opinione pubblica. Lo ha dimostrato meno di un mese fa anche l’annuncio che Angelina Jolie si è sottoposta ad una doppia mastectomia preventiva. Quando si dice il potere dello star system