I 35 gradi non riescono a mitigare le mie pulsioni recondite. Trovano manforte nella giornata piena di inconvenienti lavorativi e nella constatazione che, una volta rientrato a casa, l'atmosfera sarà glaciale: dopo anni e anni anche l'acciaio mostra segni di stanchezza...
Cosa fare per aggiustare una giornata che tende a peggiorare a vista d'occhio?
Un bella visita al fresco Museo della Scienza e della Tecnica?
Un po' di shopping?
No! La soluzione, già lo sapete, è una e una sola: abbassare i livelli di testosterone sperando che questo induca un certo stato di relax e positività.
Mi si aprono gli occhi di colpo: devo dargli di punta!
Per farlo, oggi, ho voluto testare il plurirecensito duo in questione.
Ed ecco come è andata.
IL CONTATTO
Ancora una volta bella voce. Non una di quelle smozzicate che non si capisce che dicono ma che, in realtà, poi una cosa la dicono: "missilone!". Questa è una voce fresca, chiara, determinata. E precisa: dopo avermi passato le informazioni per la localizzazione e quelle sui programmi trasmessi, al mio: "Arrivo in 20 minuti" mi viene cortesemente risposto che non saranno disponibili prima di un'ora abbondante. Bene.
PRIMO APPROCCIO
Passata un'ora sonante in cui ho approfittato per visitare un cliente, arrivo con qualche minuto di anticipo e approfitto per un giro di ricognizione della location. Dato il mese il luogo è tranquillo e parcheggiabilissimo. Noto una vagonata di macchine popolate dal solo guidatore con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così che abbiamo noi punter...Pare l'entrata del Bilionaire ai tempi d'oro...
Terminata la ricognizione e deciso che il luogo è adeguatamente frequentabile faccio la canonica telefonata per le indicazioni finali con le coordinate minute. "Amore, 5 minuti che esce una persona e poi sali". Eccolo: l'impressione sulle numerose macchine non era campata per aria. Non è una via, questa: è un trombodromo!
Ulteriore telefonata e salita verso la vetta.
TRATTATIVA
Vengo ricevuto dalla Nera. Gradevolissima, per i miei standard. Per carità: non è Naomi Campbell, certo. Ma, ribadisco per i miei standard, è attizzante quanto basta. La cosa più gradevole, comunque, è che è gentile e sorridente. La cosa mi piace. Mi accompagna alla volta del "tavolo da gioco" dove mi si dischiude il piatto forte: la Bianca!
Signori, gusto personalissimo ci mancherebbe, la Bianca mi attizza da paura.
E non saprei nemmeno spiegare il perchè.
Probabilmente il potenziale della situazione, non disgiunto dal ricordo dell'Architetto Melandri mentre dice al Conte Mascetti, che ha appena scoperto la sua amante in compagnia di una meravigliosa bionda, che "...l'opportunità di imporre la mia virilità, contemporaneamente, a due donne ecco...io mi ci fionderei..." (Amici Miei, Atto I, 1975) fa si che, appunto, il controllo delle mie azioni passi alla CPU bassa e non riesca a dire altro che "va bene il numero da 50"...
Il "numero da 50", come già ampiamente descritto in questo thread, è quello in cui puoi toccare e leccare ampiamente le due pulzelle e finire con un BJ a cura della Nera. La Bianca, ci tiene a precisarlo, non gradisce essere digitalizzata ma gradisce la lingua nei luoghi topici.
Staccato il biglietto si inizi dunque il Circo, non prima della canonica offerta di abluzioni.
OPERATIVITA'
Beh, che dire: poche volte, personalmente, mi è capitato di giocare con due pulzelle si deliziose ed attive tra loro. Vedere la Bianca mangiarla alla Nera mentre la mia lingua corre in ogni dove delle due giovini è esperienza di peso.
Quindi dopo aver erogato suzioni sparse alle due la Nera mi ha inguainato TheSmallOne, appunto, che tanto small non era più, e mi ha fatto terminare dopo pochi colpi di lingua mentre ero impegnato nel classico triangolo di me che lecco la Bianca che lecca la Nera che lecca me e via così in un delirio di passione interrotto solo dal mio prevedibile finale a getto.
Social time e rivestimenti assortiti, baciamano alle Signore e via nel solito, abituale, flusso di questa vita di merda!
Signori, anche per oggi è tutto.
A voi ogni considerazione.
Stay Tuned.
"Ognuno fa quello che può con i neuroni che ha..."
"Frechete!"