Qualche pomeriggio fa, ore 18.15, fermo in colonna semaforica tra via Principe Eugenio e Viale Manzoni direzione Porta Maggiore. La mia attenzione è presa da una quarantenne con giacca rossa, stivali rossi, leggings di pelle, mora, alta, viso porcello. Cammina, guarda una vetrina, saluta qualcuno in un negozio, poi si ferma appoggiata a un palo come ad aspettare qualcuno. La guardo, ricambia, sorride, le mando un bacio e lei mi fa cinque con la manina facendo l'occhiolino. Sono andato oltre perché andavo di fretta, ma era evidente che fosse una stradale. Tant'è.