Nell'aprire questo topic, mi domandavo se farlo qui o in "varie".
Normale, per me, pensare a una cosa derivata da un thread molto seguito (essenzialmente pensavo al ricordo di canzoni con prostitute come soggetto, alle citazioni dei testi, ecc.) e poi farne derivare un altra... Non sono come mio padre che arriva ad aprire parentesi su parentesi senza chiuderne alcuna, ma sono suo figlio (almeno credo) e quindi...!!!
Aldilà di canzoni storiche (mi sovviene subito De André
o attuali (che ho letto in internet, ma non cito perché non le conosco di mio..), sono 2 quelle che direi di getto.
http://www.youtube.com/watc… "Veronica" del povero Jannacci...giocosa descrizione di una pay...la cantavo in un gruppetto da cantine, la urlo in auto...troppo simpatica!
http://www.youtube.com/watc…
"Tra la stazione e le stelle" dei Pooh è invece un affresco delicato di una pay...e dal testo mi nascevano quelle derivanze di cui sopra. Trovo molto diverso ciò che si descrive, siamo negli anni '70, "che con il giorno nessuno la conosce, nessuno si ricorda di lei, e che lei stessa vive solo la notte nel momento in cui esce", rispetto ad adesso. Credo che allora fosse davvero cosi, ma oggi mi pare che ci sia una relazione punter-pay piu sviluppata, piu "profonda", articolata, comunque meno asettica, e che la pay non sia cosi "emarginata" all essere un qualcuno che inizia e finisce a tot ore, nè cosi tristemente legata ella stessa a quei momenti, come se le sue giornate durassero meno di 24 h. e non proponessero nulla di alternativo o di interessante da esser vissute interamente. Forse è merito dello sviluppo dei mezzi comunicativi, degli sms, dei social..o siamo cambiati noi o loro nelle vesti di punter/pay..o le donne free, o le nostre donne, o noi, nei rapporti interpersonali free? O forse sono solo cambiati i tempi e noi piu o meno forzatamente, ma "normalmente", con loro e quindi anche col mondo pay?
Cosa ci direbbe Freud se fosse ancora vivo? "Soccmel, ah son ben longevo..."!
Normale, per me, pensare a una cosa derivata da un thread molto seguito (essenzialmente pensavo al ricordo di canzoni con prostitute come soggetto, alle citazioni dei testi, ecc.) e poi farne derivare un altra... Non sono come mio padre che arriva ad aprire parentesi su parentesi senza chiuderne alcuna, ma sono suo figlio (almeno credo) e quindi...!!!
Aldilà di canzoni storiche (mi sovviene subito De André
http://www.youtube.com/watc… "Veronica" del povero Jannacci...giocosa descrizione di una pay...la cantavo in un gruppetto da cantine, la urlo in auto...troppo simpatica!
http://www.youtube.com/watc…
"Tra la stazione e le stelle" dei Pooh è invece un affresco delicato di una pay...e dal testo mi nascevano quelle derivanze di cui sopra. Trovo molto diverso ciò che si descrive, siamo negli anni '70, "che con il giorno nessuno la conosce, nessuno si ricorda di lei, e che lei stessa vive solo la notte nel momento in cui esce", rispetto ad adesso. Credo che allora fosse davvero cosi, ma oggi mi pare che ci sia una relazione punter-pay piu sviluppata, piu "profonda", articolata, comunque meno asettica, e che la pay non sia cosi "emarginata" all essere un qualcuno che inizia e finisce a tot ore, nè cosi tristemente legata ella stessa a quei momenti, come se le sue giornate durassero meno di 24 h. e non proponessero nulla di alternativo o di interessante da esser vissute interamente. Forse è merito dello sviluppo dei mezzi comunicativi, degli sms, dei social..o siamo cambiati noi o loro nelle vesti di punter/pay..o le donne free, o le nostre donne, o noi, nei rapporti interpersonali free? O forse sono solo cambiati i tempi e noi piu o meno forzatamente, ma "normalmente", con loro e quindi anche col mondo pay?
Cosa ci direbbe Freud se fosse ancora vivo? "Soccmel, ah son ben longevo..."!
