Gnocca forum
Moscarossa
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pm150
Sr. Member (456 post)
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jellyroll:

… a meno che non decida di spenderli tutti in shopping o simili..
certo certo
spetr72
Sr. Member (245 post)
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purtroppo la maggioranza delle pay OTR italiane sono tossicodipendenti e quindi a spendere il (poco) contante racimolato non hanno problemi.
le altre penso che nemmeno li abbiano...

d'altra parte il limite ai pagamenti in contanti c'è sempre stato ma mi sembra che nessuno nemmeno in passato si sia fatto problemi a scambiarsi tangenti in contanti di diversi milioni di euro , o miliari di lire. i problemi ci sono soltanto per chi lavora onestamente, chi vuol tenere i soldi sottobanco lo fa.
JoeyRambone
Super Hero (999 post)
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La questione penso sia poco incisiva... in fondo il 95% delle pay che ho incontrato, contattato o solo visto in un annuncio non è italiana, e non avendo beni al sole nel paese del sole anche in caso di accertamento fiscale non avrebbero alcun problema a cambiare stato europeo.
Questo meccanismo tuttavia potrebbe rendere la pay italiane ad essere più costose delle controparti romene, russe, albanesi ecc. (qualora già non lo fossero) e avere di fatto una situazione di concorrenza sleale. Non avrebbe neppure effetto la possibilità di scaricare le spese punteristiche dal reddito, chi potrebbe mai scaricare spese del genere nella italica terra del perbenismo?
Forse la situazione sarebbe diversa nel caso di riapertura delle case chiuse e contestuale divieto di prostituzione al di fuori di esse (otr o loft che siano)... ma anche qui non mi pare di facile controllo.
Tuttavia qualcosa deve essere escogitato, ma il primo passaggio dovrebbe essere culturale (cioè il riconoscimento della dignità della prostituzione a tutti gli effetti) e solo dopo fiscale. Ma il primo passaggio penso proprio che richieda anni se non generazioni... tuttavia se non si inizia mai... ma certo non sarò io il primo a fare outing
jellyroll
Sr. Member (480 post)
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Il contante (i nostri simpatici VU) è oggi sotto tiro: viene infatti considerato a) come veicolo di evasione b) legato –come riciclaggio- ad attività illecite.
Come sempre sul punto il pensiero varia da destra a sinistra: a destra si sostiene che ognuno deve farsi i cazzi suoi, e pertanto lo stato non deve interferire, a sinistra che chi usa il contante è criminale per definizione e evasore fiscale.
Il limite di pagamento come sapete, per l’ Italia è di mille euro(20 VU) in altri paesi è assai superiore ( tanto per dire, Francia 3.000,00=, Spagna 2.500,00= USA $10.000,00=).
Pacifico che anche sopra la soglia il contante gira (artigiani, professionisti ecc.): pacifico pure che le difficoltà aumentano nell’ utilizzo dei contanti nella fase successiva a quella dell’ incasso, specialmente per quanto riguarda il deposito del contante in banca.
Attualmente, se non sbaglio, non vi sono limiti a prelievi e/o a depositi di somme ma è abbastanza evidente che se un soggetto deposita continuativamente contante senza avere un titolo (lo avrebbe un negoziante che per mestiere è “obbligato” a utilizzare contante) è facilmente soggetto ad accertamenti di tipo fiscale, derivanti dall’ inevitabile segnalazione che prima o poi l’ istituto bancario è tenuto a fare.
Questa la premessa. Ma veniamo a noi, e a loro, le nostre dolci e care amiche.
In diversi td si è affrontato il tema di quanto guadagnano le pay, arrivando a differenti conclusioni: non interessa qui.
Interessa invece il fatto che i giudici italiani hanno stabilito che i proventi dell’ attività di prostituzione debbano essere sottoposti a tassazione, non essendo questa un’ attività di per sè illecita.
Ora, se di conseguenza una pay versa con certa continuità contanti in banca rischia di esser individuata come evasore fiscale con le conseguenze del caso.
No problem, ovviamente, per chi i contanti si limita a spenderli e non li versa in banca, è il caso di chi guadagna somme poco significative, penso soprattutto a no prof.
Ma se una lo fa di mestiere e incassa somme rilevanti, il rischio c’è.
E del resto, se una i soldi se li vuol tenere nel cassetto non potrà poi utilizzarli per acquistare beni per i quali l’ utilizzo del contante non è certo possibile: si pensi alla casa, all’ automobile tanto per esemplificare…non si può certo andar dal notaio o dalla concessionaria con il rotolo di banconote.
Dunque,una pay che guadagna importi superiori ai 3-5.000,00= euri deve ormai entrare nell’ ottica di dichiarare i redditi derivanti dalla sua attività… a meno che non decida di spenderli tutti in shopping o simili.
L’ utilizzatore punter di norma è indifferente al problema:di fatto si comporta come quando porta l’ auto dal meccanico e paga “in nero”.
Ciò perché non potrà mai (in Italia è impensabile anche in lontano futuro) scaricare il costo del suo preferito divertimento come può fare per certe spese (mediche e/o di lavoro-rappresentanza se soggetto iva).
In tal modo però anche il punter si presta a agevolare una non indifferente evasione di tributi.
E non solo.
In caso di redditi molto elevati (sopra per esempio i 10.000,00= € mese) il soggetto pay potrebbe avvalersi di strumenti di vera e propria pulizia del denaro ricorrendo a soggetti terzi per legittimare in qualche modo i proventi non dichiarati: in tal caso ci troveremmo a una vero e proprio incoraggiamento al riciclaggio.
Non tanto perché il denaro derivi da attività illecita (non lo è, questo è pacifico) ma potrebbe esserlo lo strumento con cui i proventi vengono ripuliti.
Cosa ne pensate?
Meglio parlar di figa eh…però quando la figa si paga, qualche riflessione ci sta.
racconto sogni o fantasie, il realismo se c'è è forma letteraria
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Moscarossa