Ciao Franceschino! Ho colto il senso di nostalgia per un passato che non esiste piu', o almeno, rivivrebbe volentieri in me giorno per giorno ma attorno non c'e' piu' chi e' disposto a portare avanti lo zeitgeist. Quel maledetto giorno ero a Imola in Tosa. Mi pare che per la Ferrari corresse Larini e si stava affacciando al mondo della formula 1 un certo Michael Schumacher che adesso ha il suo calvario.Il giorno prima fu fatale a Roland Ratzemberger e anche Barrichello ne usci per il rotto della braga. All'epoca ero un presenzialista puro non mi facevo mancare niente in fatto di eventi mediatici. Dal giro D'italia in cui potei vedere Gianni Bugno e incrociarne le pupille, al Pistoia blues,alla sagra dello gnocco fritto. Ricordo lo schianto di Ayrton, l'eliambulanza che lo porto' all'ospedale maggiore di Bologna in una corsa indietro nel tempo stesso pur di salvarlo. Ricordo i giornali in edizione straordinaria nonostante il 1 maggio e la camera ardente in medicina legale, luogo che poi avrei rivisitato in occasione della morte di un mio compagno di scuola 5 anni piu' tardi. Di quel gran premio ricodero' il rumore assordante ai limiti dell'emorragia cerebrale ( e' diverso da come lo si sente in tv) e la vibrazione tellurica cosi' forte che faceva prudere il culo. Mi ricodero' la gente soprattutto ferraristi che esultarono alla sua uscita di gara con commenti del tipo : " Non si e' fatto niente tanto e' ignorante che cricca lu le'!" Con qualcuno che accennava a un calcistico "devi morire!" . Non andai piu' a vedere un gp perche' per me fu quello definitivo. In qualche modo ero stato testimone della storia che si stava scrivendo e sinceramente non mi piacque. Qualcuno mi disse che portavo proprio sfiga! Vado ad un gran premio e mi muore Senna. Dulcis in fundo torno a casa vedo una tipina fighina della mia scuola in bicicletta e mi sbraccio per salutarla ma questa non mi degna di striscio. Fu una bella giornata di merda quel 1maggio 1994. Con i timpani stuprati all' andata dall' ascolto di Far beyond driven dei Pantera e dei motori delle Williams durante il gran premio di S.Marino e le urla di giubilo del pubblico per l'uscita di scena di uno dei piu' grandi e temuti e quindi antipatici poi le lacrime di coccodrillo, il nubifragio che si abbatte' quella notte quasi come Ayrton volesse gridare la sua rabbia come il grido di Five minutes alone.