“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, anzi “non c’è peggior fesso di chi non vuol capire”, quindi è inutile nascondersi dietro a un dito o fare finta di niente, è lampante che questo malessere che mi accompagna da giorni non è altro che il rimorso della mia coscienza.
Dannazione, è tutta colpa dell’ing. Trombetti e delle sue caxxo di ramanzine.
Chi é l’ing. Trombetti?? Ma come, sono io quando recito nell’altro film, quello in 3D ….. nella vita reale insomma.
Ma andiamo con ordine.
L’altro giorno l’ingegnere ha letto le cazzate che scrivo su GF e in un attimo è successo un putiferio.
Improvvisamente lo st….zo è diventato tutto viola e come un pazzo furioso si è messo ad urlare: DRILLY , MLEDETTO!!!! VIENI SUBITO A RAPPORTO!!!!!!
Come lo odio quando mi chiama così, ma il capo è lui e quindi mi precipito al cospetto di quella emerita testa di caxxo mettendomi sull’attenti e battendo pure i tacchi.
Sbavando come un cane rabbioso il Trombetti mi apostrofa: cos’e questa schifezza immonda che hai scritto? E poi quella povera Irina………. non è mica uno dei personaggi creati dalla tua mente malata ma una persona reale. Come ti sei potuto permettere di umiliarla in quel modo.
VERGOGNATI!
Lo guardo negli occhi con rabbia e gli vomito addosso tutto il mio disprezzo: “Ascolta caxxxne, innanzitutto se hai letto le mie storielle su GF vuol dire che non sei l’uomo tutto casa e chiesa che vuoi far credere, ma un patetico ed ipocrita puttaniere, proprio come me! Se poi ti comportassi da persona normale forse io non esisterei neanche, così tutte le Irina del mondo non correrebbero più alcun pericolo.”
Ecco, questo è quanto si meritava e quello che avrei voluto dirgli…… ma come ho già detto il capo è lui, così la mia risposta è stata questa: “mi scusi ingegnere, sono veramente mortificato per il mio imperdonabile comportamento, le giuro che cercherò di porre rimedio.”
Beh ragazzi, è risaputo che noi beceri puttanieri amiamo spararle grosse, come è vero che l’unico momento in cui (quelli seri) siamo sinceri è la recensione, quindi recensirò Irina!
Prendo il puttancell e la chiamo……., mi risponde una voce calda e sensuale che mi da l’indirizzo della location.
Non chiedo altro, ne sigle ne rate, tanto il mio unico scopo é fare giustizia e restituirle la dignità che le ho brutalmente sottratto.
Salto sulla mia gnoccamobile, accendo il "tromb tromb" e vi inserisco le coordinate di Irina: “seconda stella a destra poi dritti sino al mattino”.
Azz……. 372 Km, un bel viaggetto ……… ma il perdono non ha prezzo.
Solo ora mi rendo conto che la conversione a metano della mia SW blindata ha un po’ compromesso le sue prestazioni infatti, dopo “soltanto” 8 ore di viaggio, arrivo finalmente a destinazione.
La chiamo e pronuncio la fatidica frase : “sono sotto. Mi apri?”
Entro in quel meraviglioso e modernissimo grattacielo, l’ascensore, simile ad una astronave cromata, è lì ad attendermi. Pigio il pulsante ed in 5 secondi netti vengo catapultato al trentaduesimo piano ….. l’attico!
Si apre una porta, entro…… e la vedo……. Una creatura meravigliosa ora è lì davanti ai miei occhi. La sua bellezza mi acceca ed il suo dolce profumo mi stordisce.
L’intesa è immediata.
Le lancio il portaVU e le dico: prendi quello che vuoi……….
Ardenti di desiderio, ci strappiamo le vesti di dosso. I nostri corpi nudi finalmente s’incontrano.
La stringo a me, la bacio….. le nostre lingue frementi cominciano a disegnare guizzanti intrecci nelle nostre voluttuose bocche.
Pazzo di desiderio la sollevo e l’adagio sul nostro talamo “nuziale”.
Sono sopra di lei……., la mia lingua scivola su quella pelle di luna, assaporo ogni centimetro di quel corpo di dea. Ora sono lì, dinnanzi al suo frutto proibito, affondo le labbra su quella carnosa primizia e avidamente comincio a suggere il nettare che gelosamente conserva.
Sono fuori di me…….
La desidero più di ogni altra cosa al mondo…….
Con un balzo felino sono finalmente dentro di lei ……….. ora geme, inarca la schiena sotto i miei vigorosi affondi.
Le nostre mani si cercano, si trovano ……. e si uniscono in una stretta impetuosa.
Non resisto più …….. sento i fluidi vitali abbandonare il mio corpo, risucchiati da quella dolce creatura, figlia del Volga.
Se il paradiso esiste, ora so dov’é….
Pssss psssss, Amici, non é vero nulla, sono tutte cazzate. Questa è la rece che farò leggere al Trombetti, così forse non mi punirà.
Ora però vi racconto come sono andate realmente cose.
Dopo un lungo e penoso viaggio arrivo sotto casa di Irina: una stamberga che a confronto le favelas di Rio sono un castello.
Lei è già li alla finestra ad attendermi, con un fischio poderoso attira la mia attenzione e poi urla: trentaduesimo piano!!!!
Azz…. nonostante i 32 piani che ci dividono, percepisco chiaramente il suo "alitino" alla vodka.
La sua voce non è certo melodiosa, bensì roca come quella di un granatiere: un’ottava sotto a un “peto”, direi.…….
Ma devo espiare i miei peccati, quindi salgo.
Inutile dire che dell’avveniristico ascensore, ora, non v’è più traccia.
Gradino dopo gradino comincio la scalata alla mia redenzione.
Dopo 2 ore di arrampicata arrivo distrutto al 32° piano. Busso, ma al primo tocco la porta cade rovinosamente a terra e, come per magia, mia appare Irina in tutto il suo “splendore”.
Entro e comincio ad analizzarla pian piano.
Beh che dire, il viso non è malaccio, almeno fino a quando è coperto da quella frangettona frutto di anni di studi nella galleria del vento della Ferrari.
Ma almeno il fisico c’é…….
Beh, anche qui qualche cosina da dire ci sarebbe, diciamo che la pancia non è certo piatta come il culo di una cinesina (ecco, la solita testa di caxxo, lo stereotipo sulle cinagirls ce lo dovevi proprio infilare&hellip

, e le gambe forse non sono proprio da velina ma…….. ma………..
MA BASTA!!!!!!
Sempre con questo solito atteggiamento politically correct: Irina è veramente un “sanitario di ceramica” pazzesco! (lo so che “l’altra parola” avrebbe fatto più ridere, ma pure i “trapanatori” hanno un cuore, anche se lo nascondono molto bene)
Una volta tanto diciamo le cose come stanno!
Ma che “maniglie dell’amore”…….. qui sono davanti a dei maniglioni antipanico esagerati, e poi quelle cose bitorzolute …… più che due gambe sembrano due sacchetti di castagne……….
Sui polpacci però non avrei nulla da dire…… se avessi di fronte un centrocampista della Nazionale ….. ma su una escort sono una vera tragedia.
Noncurante delle mie smorfie, la zarina mi elenca comunque il menù della casa….. Che dire, le sigle ci sono proprio tutte.
Decido di optare per il menù all inclusive, ma con una “piccola” variante.
“Famolo strano”, le dico, e avvicinandomi le sussurro all’orecchio le mie nuove intenzioni.
Irina sorride e si mette subito all’opera.
Per 2 VU ho ricevuto:
insalata russa
zuppa bortsch
vitello alla Stroganoff
Chak-Chak
Il tutto innaffiato con l’ottima vodka che le ha regalato suo zio ex generale del KGB, il pericolosissimo Ivan Bastardov.
Finalmente redento riprendo la via di casa.
Il malessere persiste, ma questa volta è chiaramente lo stomaco.